"Inondazioni Festival 2015", le novità della seconda edizione
Teatro, danza e tanto altro ancora per la kermesse a cura del “Collettivo Polartis”
martedì 14 luglio 2015
13.06
L'attesa cresce. Il conto alla rovescia è cominciato per "Inondazioni Festival 2015", ideato e realizzato dai poliedrici e creativi artisti del "Collettivo Polartis" con il contributo dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Giovinazzo. Il Festival celebrerà le arti sceniche, inondando di esibizioni di teatro, danza, musica e cinema l'Istituto Vittorio Emanuele II ed il centro storico dal 21 al 26 luglio.
«Il Festival delle Arti Sceniche "Inondazioni" non è un approdo fortuito o un ripiego in attesa di porti più illustri - tiene a precisare il Collettivo -. È uno scalo necessario, anzi desiderato. Lo scorso anno la nostra "barchetta" ha conosciuto l'acqua per la prima volta proprio qui, dove è stata pensata e costruita. Quest'anno riapproderà a Giovinazzo ed invaderà il suo centro storico dal 24 al 26 luglio per farci viaggiare in mondi nuovi ed antichi».
A dare avvio al Festival sarà il laboratorio di danza e movimento scenico O.N.DA, tenuto dal Collettivo dal 21 al 23. Poi, si entrerà nel cuore della manifestazione il 24, con lo spettacolo "Una storia d'amore, di mare e di…lana", che vedrà coinvolti tutti gli artisti del Collettivo e sarà ripetuto tre volte (21.15-22.15-23.15) visti i posti limitati. Il 25 ed il 26, a partire dalle 21.00, "I racconti nella bottiglia" animeranno gli angoli più suggestivi del borgo antico con diverse performance. La chiusura del Festival sarà affidata al concerto del gruppo "Otto Ohm" (realizzato in collaborazione con Radio Vecchio Caffè) che si esibiranno in Piazza Duomo.
Nel 2014 il Collettivo creò per Giovinazzo il "Festival Inondazioni" con lo scopo di far confluire in un unico grande evento, aperto alla cittadinanza, tutte queste esperienze, nel tentativo di rendere le mura dell'Istituto un po' più trasparenti e permeabili e provando a condividere sempre più il sogno di riaprirne i portoni e i cancelli all'intera città a partire dall'"Officina d'Arte e Cultura" che, faticosamente, si è costruita in questi anni.
La speranza resta sempre quella di un "teatro possibile" e diffuso. Nel paese. Per il paese. «Gli appuntamenti di "Inondazioni" si propongono di coinvolgere tutti, dai bambini agli adulti, dagli abitanti ai visitatori, per accoglierli e stimolarli a riscoprire gli angoli più belli della città, attraverso la forza del linguaggio delle arti sceniche. Una missione questa che si è rafforzata ad un anno dalla creazione della rassegna e vuole proseguire la propria strada con determinazione ancora più forte».
Nei prossimi giorni, possibile ma non confermata conferenza stampa ufficiale.
Giovinazzo aspetta con impazienza di essere "inondata" e di perdersi nel mare di arte in programma per questo grande evento. Naufragare, leopardianamente, in quel mare, sarà bellissimo.
«Il Festival delle Arti Sceniche "Inondazioni" non è un approdo fortuito o un ripiego in attesa di porti più illustri - tiene a precisare il Collettivo -. È uno scalo necessario, anzi desiderato. Lo scorso anno la nostra "barchetta" ha conosciuto l'acqua per la prima volta proprio qui, dove è stata pensata e costruita. Quest'anno riapproderà a Giovinazzo ed invaderà il suo centro storico dal 24 al 26 luglio per farci viaggiare in mondi nuovi ed antichi».
A dare avvio al Festival sarà il laboratorio di danza e movimento scenico O.N.DA, tenuto dal Collettivo dal 21 al 23. Poi, si entrerà nel cuore della manifestazione il 24, con lo spettacolo "Una storia d'amore, di mare e di…lana", che vedrà coinvolti tutti gli artisti del Collettivo e sarà ripetuto tre volte (21.15-22.15-23.15) visti i posti limitati. Il 25 ed il 26, a partire dalle 21.00, "I racconti nella bottiglia" animeranno gli angoli più suggestivi del borgo antico con diverse performance. La chiusura del Festival sarà affidata al concerto del gruppo "Otto Ohm" (realizzato in collaborazione con Radio Vecchio Caffè) che si esibiranno in Piazza Duomo.
Nel 2014 il Collettivo creò per Giovinazzo il "Festival Inondazioni" con lo scopo di far confluire in un unico grande evento, aperto alla cittadinanza, tutte queste esperienze, nel tentativo di rendere le mura dell'Istituto un po' più trasparenti e permeabili e provando a condividere sempre più il sogno di riaprirne i portoni e i cancelli all'intera città a partire dall'"Officina d'Arte e Cultura" che, faticosamente, si è costruita in questi anni.
La speranza resta sempre quella di un "teatro possibile" e diffuso. Nel paese. Per il paese. «Gli appuntamenti di "Inondazioni" si propongono di coinvolgere tutti, dai bambini agli adulti, dagli abitanti ai visitatori, per accoglierli e stimolarli a riscoprire gli angoli più belli della città, attraverso la forza del linguaggio delle arti sceniche. Una missione questa che si è rafforzata ad un anno dalla creazione della rassegna e vuole proseguire la propria strada con determinazione ancora più forte».
Nei prossimi giorni, possibile ma non confermata conferenza stampa ufficiale.
Giovinazzo aspetta con impazienza di essere "inondata" e di perdersi nel mare di arte in programma per questo grande evento. Naufragare, leopardianamente, in quel mare, sarà bellissimo.