Influenza, raddoppiati i casi tra i bimbi dagli 0 ai 4 anni
Allarme lanciato anche dai presidi su possibili disagi
martedì 6 dicembre 2022
Sono in netto aumento i casi di influenza stagionale in Italia ed in tutta la Puglia, come attestano anche i numeri dell'Istituto Superiore di Sanità. In poche settimane sono stati riscontrati oltre 2 milioni e mezzo di casi, 800mila solo nella settimana appena trascorsa, con una incidenza di 40,8 casi ogni mille abitanti nei bimbi e nelle bimbe nei primissimi anni di vita.
Non fa eccezione la nostra regione, dove l'incidenza media fra i cittadini pugliesi a fine novembre era di di 7,68 casi ogni mille abitanti, con ulteriori incrementi probabili ad inizio dicembre. Sostanzialmente raddoppiati i casi tra i bimbi dagli 0 ai 4 anni d'età, i più colpiti. Una delle cause, rispetto al 2020 ed al 2021, è stata inevitabilmente l'abbandono dell'uso costante delle mascherine.
La conferma di Matteo Bassetti
A dare conferma di questo andamento era stato nei giorni scorsi il virologo Matteo Bassetti all'Adn Kronos: «L'influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019 ed è partita a razzo, siamo tornati alla forza propulsiva dell'influenza del 2009 con numeri alti anticipati rispetto alla stagione», aveva affermato. Bassetti aveva inoltre messo in guardia da allarmismi eccessivi: «Abbiamo numeri importanti già a fine novembre. Sicuramente oggi fa paura anche per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus paninfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti - aveva aggiunto -. Questi microorganismi devono circolare e hanno sempre circolato, ci dobbiamo proteggere, ma come? Ad esempio, abbiamo perso molto la copertura per lo pneumococco, la vaccinazione da polmonite, ma anche quelle per l'influenza».
Il comunicato dei presidi pugliesi
Sulla diffusione dei contagi da influenza stagionale è anche intervenuta l'Associazione Nazionale Presidi della Puglia attraverso l'Ansa: «Tutte le informazioni che ci giungono in questi giorni ci fanno intravedere come sia alle porte, anche con anticipo rispetto al previsto, un aumento esponenziale dei contagi da virus influenzale, in particolare tra i bambini e ragazzi in età scolare. Vengono segnalate situazioni critiche in Lombardia da parte dei medici di base, ma anche in altre regioni. Con le conseguenze e i disagi che si possono immaginare per molti di loro e per le loro famiglie, nonché per l'attività didattica delle scuole e la loro organizzazione».
Lo afferma Roberto Romito, presidente dell'Associazione nazionale Presidi della Puglia, secondo il quale il rischio è quello «di produrre ulteriore deficit di apprendimento nei nostri più giovani alunni come conseguenza delle presenze saltuarie a scuola causate dalla malattia; deficit che si andrà ad aggiungere a quello già accumulato durante la pandemia da Covid19, particolarmente nella nostra regione».
Anp Puglia ha promosso azioni di sensibilizzazione e di promozione delle vaccinazioni nelle scuole e nei territori, con la collaborazione del professor Nicola Laforgia, ordinario di Pediatria all'Università di Bari e direttore dell'Unità operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico e dei pediatri del suo staff.
Non fa eccezione la nostra regione, dove l'incidenza media fra i cittadini pugliesi a fine novembre era di di 7,68 casi ogni mille abitanti, con ulteriori incrementi probabili ad inizio dicembre. Sostanzialmente raddoppiati i casi tra i bimbi dagli 0 ai 4 anni d'età, i più colpiti. Una delle cause, rispetto al 2020 ed al 2021, è stata inevitabilmente l'abbandono dell'uso costante delle mascherine.
La conferma di Matteo Bassetti
A dare conferma di questo andamento era stato nei giorni scorsi il virologo Matteo Bassetti all'Adn Kronos: «L'influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019 ed è partita a razzo, siamo tornati alla forza propulsiva dell'influenza del 2009 con numeri alti anticipati rispetto alla stagione», aveva affermato. Bassetti aveva inoltre messo in guardia da allarmismi eccessivi: «Abbiamo numeri importanti già a fine novembre. Sicuramente oggi fa paura anche per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus paninfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti - aveva aggiunto -. Questi microorganismi devono circolare e hanno sempre circolato, ci dobbiamo proteggere, ma come? Ad esempio, abbiamo perso molto la copertura per lo pneumococco, la vaccinazione da polmonite, ma anche quelle per l'influenza».
Il comunicato dei presidi pugliesi
Sulla diffusione dei contagi da influenza stagionale è anche intervenuta l'Associazione Nazionale Presidi della Puglia attraverso l'Ansa: «Tutte le informazioni che ci giungono in questi giorni ci fanno intravedere come sia alle porte, anche con anticipo rispetto al previsto, un aumento esponenziale dei contagi da virus influenzale, in particolare tra i bambini e ragazzi in età scolare. Vengono segnalate situazioni critiche in Lombardia da parte dei medici di base, ma anche in altre regioni. Con le conseguenze e i disagi che si possono immaginare per molti di loro e per le loro famiglie, nonché per l'attività didattica delle scuole e la loro organizzazione».
Lo afferma Roberto Romito, presidente dell'Associazione nazionale Presidi della Puglia, secondo il quale il rischio è quello «di produrre ulteriore deficit di apprendimento nei nostri più giovani alunni come conseguenza delle presenze saltuarie a scuola causate dalla malattia; deficit che si andrà ad aggiungere a quello già accumulato durante la pandemia da Covid19, particolarmente nella nostra regione».
Anp Puglia ha promosso azioni di sensibilizzazione e di promozione delle vaccinazioni nelle scuole e nei territori, con la collaborazione del professor Nicola Laforgia, ordinario di Pediatria all'Università di Bari e direttore dell'Unità operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico e dei pediatri del suo staff.