Inferno di fuoco: cinque auto incendiate in via Di Vittorio

Anche in questo caso le vetture erano distanti tra loro. A fuoco anche un armadio dell'Enel

domenica 14 gennaio 2018 09.03
Saranno le indagini dei Carabinieri della Stazione di Giovinazzo a stabilire se quello scoppiato questa notte alle ore 03.00 sia stato un incendio doloso, secondo le testimonianze raccolte sul posto, anche se è difficile individuare le cause di un incendio, perché il fuoco per sua natura tende a distruggere indizi e prove.

Ipotesi al momento suffragata da pochi elementi ma che lascia supporre, vista l'entità e le modalità dell'incendio (simile a quello avvenuto in via Re di Puglia, con le auto parcheggiate tutte lungo il marciapiede), che dietro il rogo avvenuto in via Di Vittorio, al rione 167, e che ha distrutto cinque auto possa esserci la mano dell'uomo. La zona, però, è sprovvista di telecamere di videosorveglianza e sul posto non sono state trovate tracce di liquido infiammabile.

Le cinque autovetture appartengono ad altrettanti nuclei famigliari. Si tratta di una Lancia Lybra, una Seat Leon, due Fiat Punto ed una Ford Escort. Le fiamme, divampate anche in questo caso dal cofano di ognuna di esse (e questo fa pensare che alle auto sia stato appiccato il fuoco singolarmente, ndr), hanno distrutto le vetture, parcheggiate distanti l'una dall'altra. Ecco perché, anche in questa occasione, il rogo non lascia spazio a molte ipotesi​.

Sul posto, allertati dai residenti, svegliati di soprassalto dai rumori di numerosi scoppi soffocati, provocati dagli pneumatici che esplodevano per il calore, sono intervenuti, assieme ai Carabinieri della locale Stazione, i Vigili del Fuoco, mentre lungo l'intera via Di Vittorio si sono alzate altissime lingue di fuoco e nell'aria dell'intero quartiere 167 s'è sparso un acre odore di gomma e plastica bruciata.

Gli uomini del Distaccamento di Molfetta hanno dovuto lavorare a lungo per domare le fiamme e mettere in sicurezza la zona. Una delle cinque auto coinvolte, inoltre, la Ford Escort, si è schiantata contro un armadio stradale dell'Enel che fornisce energia elettrica alle villette a schiera di via don Sturzo e via Di Vittorio. La situazione, grazie all'intervento dei tecnici dell'Enel, è comunque tornata alla normalità nel volgere di poche ore.

Anche in questo caso non sono state trovate tracce di inneschi. Insomma, la natura dolosa non è stata ancora accertata, ma proprio in virtù del fatto che i veicoli si trovassero distanti l'uno dall'altro, fa pensare che il fuoco sia stato appiccato da qualcuno. Le indagini, comunque, proseguono senza sosta. I Carabinieri non stanno tralasciando nessun elemento dopo le nove auto date alla fiamme in sole ventiquattrore, anche se il riserbo sulla vicenda è massimo.

Dagli inquirenti poche le notizie fornite volte a tutelare le inchieste che da tempo sono condotte sull'escalation incendiaria che sta interessando Giovinazzo. Una sequenza criminale che, stando agli ultimi due episodi avvenuti in via Re di Puglia ed in via Di Vittorio, sembra non conoscere sosta e che sta creando non poca preoccupazione all'interno della comunità locale.

La richiesta dei giovinazzesi è unanime: giustizia!
Reazioni forti, figlie del momento difficile che sta attraversando la nostra comunità. Una delle tante verità è che i giovinazzesi si sentono in trappola, quasi impotenti davanti ad un destino che pare ineluttabile.
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