Indennità Sollecito, le opposizioni all'attacco
Un errore di calcolo scatena le accuse sul web. E l'agone politico si infiamma
giovedì 23 febbraio 2017
I FATTI: Sabato scorso, durante le comunicazioni periodiche del Sindaco, sfociate nel dibattito tra Tommaso Depalma e Daniele de Gennaro, il Vicesindaco, Michele Sollecito, ha annunciato alla platea presente l'uscita di una determina dirigenziale del Settore Economico-Finanziario, in cui si fa riferimento alla sua autodenuncia per aver percepito una indennità superiore a quella che gli doveva essere corrisposta. Michele Sollecito, da tanti visto come riferimento per il suo spessore umano e per la nettezza del suo operato da amministratore, in data 8 agosto 2016 aveva comunicato al funzionario di riferimento A) di essere titolare di un rapporto di lavoro dipendente a far data dal 6 agosto 2013 e di non aver richiesto alcuna aspettativa a partire da quella data; B) di essere stato collocato in aspettativa non retribuita per mandato amministrativo solo dal 4 agosto 2016. In buona sostanza, ciò che dirigenti e funzionari comunali, commercialisti e consulenti del lavoro non avevano scorto tra gli errori, egli stesso aveva denunciato.
Pertanto egli dovrà restituire metà dell'indennità di funzione piena (pari a 22.258,08 euro) , acquisita in questi anni, poiché avrebbe avuto diritto solo a quella dimezzata. Sta di fatto che, dal settembre dello scorso anno, Sollecito non percepisce più nulla e sta così vedendo trattenuta alla fonte la cifra che dovrà restituire per tale errore.
LE ACCUSE - Tutte o quasi le opposizioni cittadine si sono scatenate sui social network. Sollecito è divenuto facile preda di ironia, essendo lui Assessore alla Legalità e Trasparenza ed essendo sempre stato ritenuto l'uomo tutto d'un pezzo della maggioranza. Si è trattato di un mero errore, ma per tanti oppositori questo non basterebbe a giustificare il suo silenzio di questi mesi, la sua tardiva presa di coscienza. Ecco nel dettaglio alcune delle posizioni espresse a vario titolo dalle forze politiche o da movimenti, ripercorrendone i passaggi salienti ed il cui intero contenuto è leggibile sulle rispettive pagine social.
GIOVINAZZO POPOLARE- Antonio Galizia: «A nome del movimento politico Giovinazzo Popolare rivolgo attraverso GiovinazzoViva alcune domande che non possiamo rivolgere direttamente al Vicesindaco Michele Sollecito, Assessore anche alla Legalità e Trasparenza. Come tutti ben sanno al sottoscritto e a Giovinazzo Popolare è inibito l'accesso alla pagina Comune di Giovinazzo Cittadini in rete. Le nostre domande sono per capire e soprattutto per avere spiegazioni dal Vicesindaco e dal Sindaco su questa brutta vicenda della doppia indennità percepita per anni in maniera arbitraria ed illegale. Come mai il Vicesindaco ha percepito la doppia indennità? Chi ha scoperto l'anomalia e ha denunciato il fatto? È vero che per non perdere la doppia indennità ha chiesto l'aspettativa e da dove? Quanti altri Assessori percepiscono la doppia indennità illegalmente? Come mai il Dirigente preposto alle competenze non si è accorto prima dell'illecito?».
COMITATO "PER LA SALUTE PUBBLICA" - «Solo adesso gli uffici finanziari provvedono a dimezzare l'indennità di funzione impropriamente percepita per anni dal Vicesindaco sulla base di sue comunicazioni dello scorso agosto. Perché solo adesso, a febbraio, a distanza di mesi? Come si legge dagli atti, Sollecito nel 2012 aveva prontamente firmato la dichiarazione di inoccupazione per godere dell'indennità piena. Egli era perciò pienamente cosciente di un possibile contrasto nel momento in cui avrebbe assunto un rapporto di lavoro. Perché al momento della sua assunzione nell'agosto 2013 non lo ha dichiarato? E quando ha firmato e pubblicato online le dichiarazioni dei redditi percepiti nel corso del 2013 e 2014 non si è accorto di nulla? Già allora erano evidenziati redditi da lavoro dipendente eccedenti la quota di compensi percepiti per la carica pubblica di vice-sindaco. Come mai solo ad agosto 2016 Sollecito comunica il problema? Quando aveva sottoscritto le dichiarazioni dei redditi non aveva ricordato la dichiarazione solenne sottoscritta nel 2012 sul suo stato di inoccupazione? E gli uffici comunali non si sono accorti di nulla in questi anni?».
SINISTRA ITALIANA E TUTTA LA COALIZIONE A SOSTEGNO DI DE GENNARO - «Da questo pastrocchio vien fuori che il dott. Michele Sollecito deve 22.258,08 euro al Comune di Giovinazzo. Deve 22.258,08 euro di soldi pubblici ad una intera comunità. Somma che lui, da integerrimo cittadino, inizia a rifondere alle casse comunali a partire da settembre 2016, facendosela trattenere dall'indennità che continua a percepire in quanto Vicesindaco e Assessore. Peccato che il dott. Sollecito non sia solo un integerrimo cittadino, ma anche l'Assessore del Comune di Giovinazzo con deleghe alla Legalità e Trasparenza.
Con quale coraggio continua a detenere quella carica quando per sei mesi ha taciuto consapevolmente che avesse in tasca dei soldi pubblici che non gli spettavano? Con quale coraggio continua a detenere il ruolo d'amministratore pubblico, in particolare d'Assessore alla solidarietà sociale, un Assessorato con un bilancio di spesa dal peso enorme, economicamente e socialmente, se si è dimostrato incapace di tenere ordinati persino i conti che riguardano la sua persona pubblica?».
Pertanto egli dovrà restituire metà dell'indennità di funzione piena (pari a 22.258,08 euro) , acquisita in questi anni, poiché avrebbe avuto diritto solo a quella dimezzata. Sta di fatto che, dal settembre dello scorso anno, Sollecito non percepisce più nulla e sta così vedendo trattenuta alla fonte la cifra che dovrà restituire per tale errore.
LE ACCUSE - Tutte o quasi le opposizioni cittadine si sono scatenate sui social network. Sollecito è divenuto facile preda di ironia, essendo lui Assessore alla Legalità e Trasparenza ed essendo sempre stato ritenuto l'uomo tutto d'un pezzo della maggioranza. Si è trattato di un mero errore, ma per tanti oppositori questo non basterebbe a giustificare il suo silenzio di questi mesi, la sua tardiva presa di coscienza. Ecco nel dettaglio alcune delle posizioni espresse a vario titolo dalle forze politiche o da movimenti, ripercorrendone i passaggi salienti ed il cui intero contenuto è leggibile sulle rispettive pagine social.
GIOVINAZZO POPOLARE- Antonio Galizia: «A nome del movimento politico Giovinazzo Popolare rivolgo attraverso GiovinazzoViva alcune domande che non possiamo rivolgere direttamente al Vicesindaco Michele Sollecito, Assessore anche alla Legalità e Trasparenza. Come tutti ben sanno al sottoscritto e a Giovinazzo Popolare è inibito l'accesso alla pagina Comune di Giovinazzo Cittadini in rete. Le nostre domande sono per capire e soprattutto per avere spiegazioni dal Vicesindaco e dal Sindaco su questa brutta vicenda della doppia indennità percepita per anni in maniera arbitraria ed illegale. Come mai il Vicesindaco ha percepito la doppia indennità? Chi ha scoperto l'anomalia e ha denunciato il fatto? È vero che per non perdere la doppia indennità ha chiesto l'aspettativa e da dove? Quanti altri Assessori percepiscono la doppia indennità illegalmente? Come mai il Dirigente preposto alle competenze non si è accorto prima dell'illecito?».
COMITATO "PER LA SALUTE PUBBLICA" - «Solo adesso gli uffici finanziari provvedono a dimezzare l'indennità di funzione impropriamente percepita per anni dal Vicesindaco sulla base di sue comunicazioni dello scorso agosto. Perché solo adesso, a febbraio, a distanza di mesi? Come si legge dagli atti, Sollecito nel 2012 aveva prontamente firmato la dichiarazione di inoccupazione per godere dell'indennità piena. Egli era perciò pienamente cosciente di un possibile contrasto nel momento in cui avrebbe assunto un rapporto di lavoro. Perché al momento della sua assunzione nell'agosto 2013 non lo ha dichiarato? E quando ha firmato e pubblicato online le dichiarazioni dei redditi percepiti nel corso del 2013 e 2014 non si è accorto di nulla? Già allora erano evidenziati redditi da lavoro dipendente eccedenti la quota di compensi percepiti per la carica pubblica di vice-sindaco. Come mai solo ad agosto 2016 Sollecito comunica il problema? Quando aveva sottoscritto le dichiarazioni dei redditi non aveva ricordato la dichiarazione solenne sottoscritta nel 2012 sul suo stato di inoccupazione? E gli uffici comunali non si sono accorti di nulla in questi anni?».
SINISTRA ITALIANA E TUTTA LA COALIZIONE A SOSTEGNO DI DE GENNARO - «Da questo pastrocchio vien fuori che il dott. Michele Sollecito deve 22.258,08 euro al Comune di Giovinazzo. Deve 22.258,08 euro di soldi pubblici ad una intera comunità. Somma che lui, da integerrimo cittadino, inizia a rifondere alle casse comunali a partire da settembre 2016, facendosela trattenere dall'indennità che continua a percepire in quanto Vicesindaco e Assessore. Peccato che il dott. Sollecito non sia solo un integerrimo cittadino, ma anche l'Assessore del Comune di Giovinazzo con deleghe alla Legalità e Trasparenza.
Con quale coraggio continua a detenere quella carica quando per sei mesi ha taciuto consapevolmente che avesse in tasca dei soldi pubblici che non gli spettavano? Con quale coraggio continua a detenere il ruolo d'amministratore pubblico, in particolare d'Assessore alla solidarietà sociale, un Assessorato con un bilancio di spesa dal peso enorme, economicamente e socialmente, se si è dimostrato incapace di tenere ordinati persino i conti che riguardano la sua persona pubblica?».