Indagine sull'ospedale Covid di Bari: perquisizioni a Giovinazzo

Otto indagati - fra cui il 55enne Antonio Illuzzi - dopo l'arresto dell'ex dirigente Mario Lerario

venerdì 24 dicembre 2021 14.30
La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito stamane perquisizioni nei confronti di sette persone, tra i quali imprenditori - fra questi Antonio Illuzzi, di Giovinazzo - e il funzionario della Regione Puglia Antonio Mercurio, indagate in concorso con l'ormai ex dirigente della Protezione Civile regionale Mario Lerario, arrestato ieri, per i reati a vario titolo contestati di corruzione, turbativa d'asta e falso.

L'indagine della Procura della Repubblica del capoluogo, coordinata dal procuratore Roberto Rossi in collaborazione con l'aggiunto Alessio Coccioli, riguarda la realizzazione e l'allestimento della struttura per le maxi emergenze Covid, realizzata circa un anno fa nella Fiera del Levante di Bari. Le perquisizioni sono state eseguite, fra gli altri, nei confronti di Antonio Illuzzi, 55 anni, accusato di corruzione e turbativa d'asta. Perquisito anche il funzionario regionale Antonio Mercurio di Grumo Appula, responsabile unico del procedimento per la realizzazione dell'ospedale Covid nella Fiera di Bari, indagato per turbativa d'asta e falso.

I destinatari delle odierne perquisizioni sono tutti indagati per presunti episodi corruttivi in concorso con Mario Antonio Lerario, in carcere da ieri per corruzione, arrestato in flagranza dopo aver intascato una presunta tangente da 10mila euro da uno degli imprenditori. L'inchiesta sull'ospedale di Bari riguarda la procedura di affidamento dei lavori e i costi di realizzazione, stimati inizialmente in circa 9 milioni di euro, poi lievitati a oltre 17 milioni.

L'ospedale, la cui gestione è affidata al Policlinico di Bari, è stato realizzato un anno fa in 45 giorni all'interno di tre padiglioni della Fiera del Levante, requisiti nel novembre 2020 dalla Prefettura di Bari per accelerare l'iter, e contiene 152 posti di terapia intensiva e sub-intensiva Covid. Nell'ambito di questa inchiesta Lerario era sottoposto da tempo a intercettazioni ambientali audio-video anche nella sua auto ed è così che, ieri, i finanzieri hanno scoperto la consegna di una busta col denaro, che ha poi portato al suo arresto.