Inaugurata la mostra di Grazia Salierno nei corridoi del San Martin Hotel
Sarà visitabile fino al 28 febbraio
lunedì 17 febbraio 2020
05.00
Non si è trattato di una vero e proprio vernissage, con interventi ufficiali e presentazione delle opere in forma canonica.
L'apertura della mostra d'arte di Grazia Salierno si è svolto alla presenza dell'artista che ha salutato i visitatori in maniera informale e con loro ha chiacchierato per farsi conoscere. La personale, organizzata dall'Associazione Culturale Artefuori e da Opa Opa srl e curata da Marieclaire Crasto, ha aperto i battenti ieri mattina. 16 febbraio, con la precisa scelta della stessa curatrice di donare un momento di luce naturale all'esposizione che si può ammirare nella sua raffinatezza.
L'allestimento, posto nel corridoio del chiostro del San Martin Hotel, nel borgo antico giovinazzese, propone figure che risultano immediate nelle quindici opere tra olii ed acquerelli perché la pittrice esprime i movimenti del capo e le movenze che il corpo assume nello spazio. La sua passione per la danza, che cresce seguendo spettacoli a teatro, emerge a chiare lettere. Le opere che ritraggono danzatori nascono da fotografie scattate da lei o da fotografi nei teatri oppure nel suo studio ad Adelfia. Si può dire che i corpi dipinti dalla Salierno si "frammentano" nello sfondo base di colore chiaro della tela.
«Si può vedere un corpo che si disperde volutamente nello spazio grazie alle pennellate "trascinate" - ha affermato la pittrice -. Nelle mie opere, da un lato c'è la passione per la danza e per un corpo in movimento, dall'altra il fascino verso il periodo futurista che, emerge dai miei studi, e propone un corpo che si muove. Quando si dipinge, si mette in atto una ricerca interna che va via via ampliandosi».
Laureata all'Accademia di Belle Arti di Bari, Grazia Salierno oltre ad essere un'artista, gestisce un'associazione culturale e organizza corsi di pittura per adulti e bambini. I quadri in mostra al S. Martin Hotel fanno parte di collezioni passate e ci sono anche lavori nuovi, tra cui alcune piccole opere dedicate alla sua famiglia e ai due figli, che per lei sono stati modelli da ritrarre pittoricamente. Corpi morbidi nei graziosi acquerelli dalle piccole dimensioni senza cornice, appoggiati ai libri nella libreria posta nel corridoio dell'antico convento delle Benedettine. In "piccolo fragore" c'è una dedica affettuosa a loro due che la Salierno esprime attraverso la tela. Nel mese di gennaio ha inoltre creato un bellissimo quadro ad olio su tela dal titolo "Ho una palla rossa", che evidenzia l'aderenza alla realtà e che mostra suo figlio Matteo con una sfera di quel colore. Il quadro s'ispira a una foto da lei scattata, per la verità anche volutamente sfocata.
«Lascio più andare la figura, in questo quadro, e gli elementi corporei appaiono un po' più definiti», ha precisato da noi sollecitata.
A far visita all'esposizione all'interno della struttura alberghiera di via San Domenico Maggiore è arrivata anche l'Assessore alla Cultura, Cristina Piscitelli, che si è detta ammirata dalla creatività dell'artista adelfiese.
L'idea di Marieclaire Crasto, curatrice della mostra, di aprire l'iniziativa di mattina è stata opportuna, perché la luce donata a questa personale in determinate fasce orarie ha dato valore alle opere stesse, che si potranno ammirare sino al 28 febbraio, con ingresso libero, ogni giorno dalle ore 10.00 sino alle ore 21.00.
L'apertura della mostra d'arte di Grazia Salierno si è svolto alla presenza dell'artista che ha salutato i visitatori in maniera informale e con loro ha chiacchierato per farsi conoscere. La personale, organizzata dall'Associazione Culturale Artefuori e da Opa Opa srl e curata da Marieclaire Crasto, ha aperto i battenti ieri mattina. 16 febbraio, con la precisa scelta della stessa curatrice di donare un momento di luce naturale all'esposizione che si può ammirare nella sua raffinatezza.
L'allestimento, posto nel corridoio del chiostro del San Martin Hotel, nel borgo antico giovinazzese, propone figure che risultano immediate nelle quindici opere tra olii ed acquerelli perché la pittrice esprime i movimenti del capo e le movenze che il corpo assume nello spazio. La sua passione per la danza, che cresce seguendo spettacoli a teatro, emerge a chiare lettere. Le opere che ritraggono danzatori nascono da fotografie scattate da lei o da fotografi nei teatri oppure nel suo studio ad Adelfia. Si può dire che i corpi dipinti dalla Salierno si "frammentano" nello sfondo base di colore chiaro della tela.
«Si può vedere un corpo che si disperde volutamente nello spazio grazie alle pennellate "trascinate" - ha affermato la pittrice -. Nelle mie opere, da un lato c'è la passione per la danza e per un corpo in movimento, dall'altra il fascino verso il periodo futurista che, emerge dai miei studi, e propone un corpo che si muove. Quando si dipinge, si mette in atto una ricerca interna che va via via ampliandosi».
Laureata all'Accademia di Belle Arti di Bari, Grazia Salierno oltre ad essere un'artista, gestisce un'associazione culturale e organizza corsi di pittura per adulti e bambini. I quadri in mostra al S. Martin Hotel fanno parte di collezioni passate e ci sono anche lavori nuovi, tra cui alcune piccole opere dedicate alla sua famiglia e ai due figli, che per lei sono stati modelli da ritrarre pittoricamente. Corpi morbidi nei graziosi acquerelli dalle piccole dimensioni senza cornice, appoggiati ai libri nella libreria posta nel corridoio dell'antico convento delle Benedettine. In "piccolo fragore" c'è una dedica affettuosa a loro due che la Salierno esprime attraverso la tela. Nel mese di gennaio ha inoltre creato un bellissimo quadro ad olio su tela dal titolo "Ho una palla rossa", che evidenzia l'aderenza alla realtà e che mostra suo figlio Matteo con una sfera di quel colore. Il quadro s'ispira a una foto da lei scattata, per la verità anche volutamente sfocata.
«Lascio più andare la figura, in questo quadro, e gli elementi corporei appaiono un po' più definiti», ha precisato da noi sollecitata.
A far visita all'esposizione all'interno della struttura alberghiera di via San Domenico Maggiore è arrivata anche l'Assessore alla Cultura, Cristina Piscitelli, che si è detta ammirata dalla creatività dell'artista adelfiese.
L'idea di Marieclaire Crasto, curatrice della mostra, di aprire l'iniziativa di mattina è stata opportuna, perché la luce donata a questa personale in determinate fasce orarie ha dato valore alle opere stesse, che si potranno ammirare sino al 28 febbraio, con ingresso libero, ogni giorno dalle ore 10.00 sino alle ore 21.00.