In mostra le fotografie di Valentina Pavone

"Fragili Illusioni" in Sala San Felice dalle ore 17.00

domenica 8 marzo 2015 2.59
A cura di Marzia Morva
Marzo visto con gli occhi delle donne. La Consulta Femminile di Giovinazzo, con il coordinamento dell'Assessora alle Pari Opportunità, Antonia Pansini, tra le iniziative inserite nel calendario "I colori delle donne", presenta quest'oggi il bianco e nero delle fotografie della reporter professionista Valentina Pavone, in esposizione nella Sala San Felice a partire dalle ore 17.00.

Titolo della mostra è "Fragili Illusioni", l'ultimo lavoro fotografico della tarantina, presentato nell'agosto del 2014 per il "PhotoREPORTage International Forum a Matera", sotto la direzione artistica del photoreporter freelance, Leonardo Autera. In un secondo momento, a dicembre dello scorso anno, la mostra è stata allestita presso Palazzo Romano a Gioia del Colle, all'interno dell'evento "Pro-Evocazioni-Storie nel tempo".

Nella giornata della "Festa della Donna", il bianco e il nero emergono come colori forti e decisi, parlano e raccontano di storie di attualità e a volte di cronaca drammatica di violenza sulle donne. Tarantina, classe '82, la fotografa Pavone durante il percorso universitario, che l'ha portata a conseguire la laurea in Pedagogia, ha iniziato lo studio della musica ed è diventata membro dell'Improbabilband. Negli stessi anni universitari si è avvicinata alla fotografia dopo aver ricevuto in dono la sua prima reflex. Dopo l'inizio del suo viaggio all'interno del museo di fotografia del Politecnico di Bari, ha approfondito la tecnica fotografica ed ha iniziato a confrontarsi e a conoscere i grandi maestri italiani della fotografia tra cui Marco Signorini, Giacomo Giannini e Marcello Carrozzo in occasione di workshop tecnici e teorici. Attualmente Valentina Pavone continua a studiare nuovi mondi col filtro della fotografia ed a misurarsi con le tematiche sociali, partecipando a vari concorsi nazionali.

Con la giovane e brava fotografa abbiamo voluto fare una chiacchierata su come nasce la sua mostra fotografica e sul suo significato. Risulta chiaro che il messaggio è rivolto al mondo delle donne, così Valentina Pavone ci ha detto: «Il lavoro è stato concepito come un film, uno di quei film composto da tante piccole storie con un denominatore e un messaggio comune. Raccontare della violenza sulle donne - ha affermato - è estremamente complesso ed allo stesso tempo talmente facile che risulta quasi impossibile. E allora ho pensato - ha proseguito la fotografa - di raccontare l'idea della violenza. Siamo tutti abituati a sentir parlare di "femminicidi", mentre apprendiamo solo più sordamente tutto ciò che è l'anticamera dell'atto efferato. La violenza casalinga, quella fisica, ma più di tutte è grave la violenza psicologica, quella sociale e culturale, la mortificazione del corpo e dell'intelletto. E lo è anche - ha continuato - la repressione della femminilità e della capacità di affermarsi, di esprimere la propria personalità. Ancora oggi esistono gravi problemi da risolvere all'interno delle nostre società. Noi donne - ha concluso - siamo vittime ancora della persona con la quale vogliamo condividere la vita, ancora perse nella convinzione di avere il diritto di piegarci alla loro forza e ostinate a non considerarci degli esseri umani alla pari. Ma come tramandano le storie di un libro sacro, un derivato del loro corpo di cui disporre a proprio piacimento».

Le donne di cui racconta Valentina Pavone nelle sue dodici foto in bianco e nero, stampate su pannelli forex sono da lei paragonate a delle «principesse prigioniere del proprio castello, invisibili, attaccate al proprio sogno d'amore e libertà, che inseguono sino all'estremo, fino alla rassegnazione o alla morte. Purtroppo solo poche volte il fine è lieto». "Fragili illusioni" è una mostra a carattere sociale che darà spunti di riflessione sulla condizione delle donne e sui motivi, non giustificabili, che porta gli uomini ad essere violenti. Una tappa in Sala San Felice è fortemente consigliata.