In casa hashish e marijuana, ma non per spaccio. Assolto un 30enne
Lo ha deciso il gup Agnino, secondo il quale «il fatto non sussiste». Accolta la tesi difensiva dell'avvocato Mongelli
giovedì 28 marzo 2019
7.38
Nessuna ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti. Ė stato assolto perché «il fatto non sussiste» un 30enne di Giovinazzo denunciato in stato di libertà nel 2017 dai Carabinieri della locale Stazione con l'accusa di detenere nella propria abitazione hashish e marijuana.
Il 30enne, assistito dall'avvocato Mario Mongelli, ha scelto di essere giudicato col rito abbreviato. Per l'accusa le quantità rinvenute in casa dai militari dell'Arma giovinazzese, al termine di una perquisizione personale e domiciliare, erano «superiori alla soglia della detenzione personale», ma durante l'udienza il legale dell'imputato ha dimostrato che la droga non era detenuta per essere spacciata.
Una tesi condivisa anche dal gup Francesco Agnino, che, in assenza di elementi circostanziali tali da potere avvalorare la tesi accusatoria della detenzione ai fini di spaccio, ha ritenuto di accogliere la tesi difensiva ed ha assolto l'imputato, in linea con l'orientamento giurisprudenziale che ha eliminato ogni tipo di presunzione in materia di reati connessi alla detenzione di sostanze stupefacenti.
Ė dunque possibile ritenere, in base al contesto, che possa trattarsi di sostanze detenute per mero uso personale. Nessun intento di smerciare al dettaglio hashish e marijuana, ma evidentemente la capacità di farne un utilizzo domestico.
Il 30enne, assistito dall'avvocato Mario Mongelli, ha scelto di essere giudicato col rito abbreviato. Per l'accusa le quantità rinvenute in casa dai militari dell'Arma giovinazzese, al termine di una perquisizione personale e domiciliare, erano «superiori alla soglia della detenzione personale», ma durante l'udienza il legale dell'imputato ha dimostrato che la droga non era detenuta per essere spacciata.
Una tesi condivisa anche dal gup Francesco Agnino, che, in assenza di elementi circostanziali tali da potere avvalorare la tesi accusatoria della detenzione ai fini di spaccio, ha ritenuto di accogliere la tesi difensiva ed ha assolto l'imputato, in linea con l'orientamento giurisprudenziale che ha eliminato ogni tipo di presunzione in materia di reati connessi alla detenzione di sostanze stupefacenti.
Ė dunque possibile ritenere, in base al contesto, che possa trattarsi di sostanze detenute per mero uso personale. Nessun intento di smerciare al dettaglio hashish e marijuana, ma evidentemente la capacità di farne un utilizzo domestico.