Imprenditori, l’unione è possibile

L’ARAC si complimenta con tre soci che hanno deciso di aprire un unico punto vendita estivo nel centro storico

venerdì 26 giugno 2015 12.10
A cura di Giuseppe Dalbis
Qualcuno avrà pensato al co-marketing, qualcun altro ad un esempio di negozi di vicinato, ma in realtà quello che è stato inaugurato ieri sera in via Cattedrale n. 8 è il risultato di un lavoro di ricerca meticoloso portato a termine con successo da tre imprenditori di Giovinazzo, ovvero i titolari di "Ghirlande", "Salmoiraghi & Viganò" e "Stefy Tours".

Comprensibile l'orgoglio dell'ARAC che «è lieta di portare come esempio di cooperazione vera l'apertura di un nuovo negozio di tre associati molto attivi che hanno deciso di investire nel centro storico di Giovinazzo per una nuova avventura. Non è tanto l'iniziativa commerciale che ci interessa sottolineare, quanto piuttosto le sinergie che si sono create e che quindi si possono creare. L'associazione ha condiviso dall'inizio questo progetto, un po' perché si trattava appunto di associati, un po' perché questo tipo di esperienze sono la testimonianza immediata della valenza dell'associazionismo».

Ad affermarlo è Francesco Pugliese, Presidente dell'Associazione dei Ristoratori Albergatori e Commercianti, «soddisfatti anche perché la scelta è caduta sul centro storico, forse un po' contro-corrente, ma con una prospettiva indiscutibilmente importante: rivitalizzare quell'area del paese, stimolando l'apertura di nuove attività, possibilmente non ristorative, e ricostruire l'interesse per Giovinazzo partendo, ovviamente, dal suo nucleo originario».

L'apertura del nuovo punto vendita, che per la prima volta riunisce tre attività cittadine e che almeno per tutta l'estate accoglierà coloro che passeggeranno per Giovinazzo, suscita una riflessione: «Non ci stancheremo mai di ripetere che la crescita del paese non può essere realizzata con singole iniziative. Deve essere organizzata, progettata, realizzata attraverso un unico progetto culturale, sociale, economico, di sviluppo. È quello che ci chiedono i turisti che vediamo, ancora oggi, rimanere incantati da tanta bellezza e, al tempo stesso, essere stupiti dall'inaccessibilità di alcuni siti di interesse storico, da alcune chiese, dall'orario dei negozi, dalla mancanza di spiagge attrezzate, da tante piccoli limiti che, con il tempo, ci siamo creati e di cui, sembra, non riusciamo a liberarci».

I soci ARAC concludono quindi con un messaggio rivolto ai colleghi ma anche al pubblico: «Facciamo gli auguri ad Agostino, Paola e Tina e facciamo gli auguri all'ARAC stessa, che, con lo sforzo di alcuni commercianti, sta portando avanti iniziative di sicuro interesse. Si può fare molto di più e ne siamo consapevoli. Ecco perché ci sentite poco: non abbiamo molto altro tempo da perdere».