Ilia Scardigno ha realizzato i trofei della Maratona delle Cattedrali
L’artista giovinazzese: «L’arte è per tutti ed è terapeutica»
venerdì 15 dicembre 2017
Tutta la bellezza della Puglia contenuta in coppe artigianali, che faranno da originale trofeo per una gara importante. I vincitori della Maratona delle Cattedrali, la rassegna organizzata da Puglia Marathon e che domenica prossima, 17 dicembre, partirà da Barletta concludendosi in piazza Vittorio Emanuele II a Giovinazzo, saranno omaggiati con questi splendidi manufatti.
A realizzarli è stata la giovinazzese Ilia Scardigno, artista che, dopo una lunga esperienza nel campo della grafica, si dedica alla produzione artigianale ed alla lavorazione dell'argilla.
La forma è quella di oggetti della nostra tradizione contadina, adatti a contenere gustosi prodotti e pietanze, quali frutta, zuppe e vini locali. La Puglia è richiamata anche dai colori delle coppe: il bianco dell'esterno è quello delle chiese romaniche, immenso patrimonio artistico che contraddistingue la nostra regione; il giallo e le sue sfumature rinviano al calore del sole ed il blu della base al mare, altro elemento vitale per il territorio.
A trasmettere movimento alla coppa, il manico, che rappresenta un uomo che corre. Ed è nel dinamismo della sua corsa che tutta la coppa acquista energia e vivacità, proprietà da sempre riconosciute alla Puglia che sembrano propagarsi dalla testa dell'omino, perché « è la testa che permette ogni forma di azione, di volontà e divenire» - ha spiegato Ilia Scardigno nella presentazione delle sue creazioni per la Maratona-.
«È stato un lavoro bello ed impegnativo, che ha rappresentato una vera e propria sfida – ha detto ai nostri taccuini - . Ho sempre realizzato oggetti di dimensioni ridotte, mentre queste coppe sono pezzi grandi. La manualità è quindi differente e la sfida è data proprio da questo».
Su cosa significa fare arte e creare l'artista giovinazzese si poi è così espressa: «L'arte è mettere fuori qualcosa che si ha dentro, comunicarla all'esterno. Condivido particolarmente quella frase di San Francesco D'Assisi che recita "Chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano, chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista". In effetti, a monte di un'opera c'è sempre una progettazione, che prende forma dalle mani e da cui si percepisce quell'emozione che le ha dato vita».
«Chiunque può creare, ognuno di noi ha in sé quella capacità di plasmare opere di valore artistico, perché tutti noi abbiamo un sentimento da comunicare – ha poi proseguito spiegando meglio la sua idea di arte e di artista –. Creare si può, perché sei solo tu a volerlo, tu con la tua volontà e l'emozione che porti dentro.
Poi, sul suo rapporto personale con l'arte, Ilia Scardigno ci ha confidato: «Da quando ho scoperto le infinite potenzialità della creazione manuale e la malleabilità dell'argilla, non ho più lasciato questa strada. Questo percorso mi ha rigenerata e dedicarmici completamente è stato quanto di più bello e soddisfacente potessi fare. L'arte per me è una medicina».
Gli atleti, provenienti da tutta Europa, avranno la fortuna di portare a casa un pezzo di Puglia, ma soprattutto il cuore di un'artista figlia della nostra terra, che con semplicità e vitalità plasma e colora le proprie opere.
A realizzarli è stata la giovinazzese Ilia Scardigno, artista che, dopo una lunga esperienza nel campo della grafica, si dedica alla produzione artigianale ed alla lavorazione dell'argilla.
La forma è quella di oggetti della nostra tradizione contadina, adatti a contenere gustosi prodotti e pietanze, quali frutta, zuppe e vini locali. La Puglia è richiamata anche dai colori delle coppe: il bianco dell'esterno è quello delle chiese romaniche, immenso patrimonio artistico che contraddistingue la nostra regione; il giallo e le sue sfumature rinviano al calore del sole ed il blu della base al mare, altro elemento vitale per il territorio.
A trasmettere movimento alla coppa, il manico, che rappresenta un uomo che corre. Ed è nel dinamismo della sua corsa che tutta la coppa acquista energia e vivacità, proprietà da sempre riconosciute alla Puglia che sembrano propagarsi dalla testa dell'omino, perché « è la testa che permette ogni forma di azione, di volontà e divenire» - ha spiegato Ilia Scardigno nella presentazione delle sue creazioni per la Maratona-.
«È stato un lavoro bello ed impegnativo, che ha rappresentato una vera e propria sfida – ha detto ai nostri taccuini - . Ho sempre realizzato oggetti di dimensioni ridotte, mentre queste coppe sono pezzi grandi. La manualità è quindi differente e la sfida è data proprio da questo».
Su cosa significa fare arte e creare l'artista giovinazzese si poi è così espressa: «L'arte è mettere fuori qualcosa che si ha dentro, comunicarla all'esterno. Condivido particolarmente quella frase di San Francesco D'Assisi che recita "Chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano, chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista". In effetti, a monte di un'opera c'è sempre una progettazione, che prende forma dalle mani e da cui si percepisce quell'emozione che le ha dato vita».
«Chiunque può creare, ognuno di noi ha in sé quella capacità di plasmare opere di valore artistico, perché tutti noi abbiamo un sentimento da comunicare – ha poi proseguito spiegando meglio la sua idea di arte e di artista –. Creare si può, perché sei solo tu a volerlo, tu con la tua volontà e l'emozione che porti dentro.
Poi, sul suo rapporto personale con l'arte, Ilia Scardigno ci ha confidato: «Da quando ho scoperto le infinite potenzialità della creazione manuale e la malleabilità dell'argilla, non ho più lasciato questa strada. Questo percorso mi ha rigenerata e dedicarmici completamente è stato quanto di più bello e soddisfacente potessi fare. L'arte per me è una medicina».
Gli atleti, provenienti da tutta Europa, avranno la fortuna di portare a casa un pezzo di Puglia, ma soprattutto il cuore di un'artista figlia della nostra terra, che con semplicità e vitalità plasma e colora le proprie opere.