Il volontariato promuove la conoscenza della comunità Rom
Ieri sera importante convegno in Sala San Felice
martedì 24 febbraio 2015
12.25
Contrastare il pregiudizio, promuovere la sensibilizzazione, il rispetto, la conoscenza, l'inclusione, la formazione professionale e l'istruzione della comunità Rom: questo è l'impegno sul nostro territorio dell'Associazione di volontariato Eugema. La sua Presidentessa, l'insegnante Corsina Depalo, da anni ormai promuove ed attiva processi concreti di alfabetizzazione oltre che di valorizzazione dei bambini e degli adulti appartenenti alla comunità Rom. Per informare correttamente su questi percorsi interculturali la Presidentessa Depalo ha organizzato, in stretta collaborazione con il Comune di Giovinazzo e con l'Assessore alle Pari Opportunità, Antonia Pansini, un convegno sul tema "L'istruzione, la conoscenza…Scacco Matto al pregiudizio sulla popolazione romanì". Il tutto è nato da uno stretto connubio con la FRI, Fondazione Romanì Italia che ha sede a Pescara.
L'Assessora Antonia Pansini, forte sostenitrice delle attività dell'Associazione Eugema, ha aperto i lavori del convegno: «Credo - ha affermato - in un'idea di civiltà che nasce dall'integrazione e che si sviluppa grazie alla conoscenza. Sostengo il progetto di inclusione sociale che Corsina Depalo segue personalmente e concretamente. Insieme collaboriamo nel progetto "Includo" che mi permette di dare un segnale concreto per integrare, impegnare lavorativamente e dare una vita migliore, ma semplice come la nostra, a persone di diverse culture e religioni, con cui si può convivere nel reciproco rispetto. Spero che questo progetto possa far capire l'utilità di questi percorsi formativi e di conoscenza».
Corsina Depalo ha illustrato buona parte delle attività di alfabetizzazione da lei svolte nei corsi serali in una scuola del quartiere barese di Japigia e qui a Giovinazzo, nelle aule della scuola San Giovanni Bosco, facente parte del 1° Circolo Didattico, oltre a laboratori di cucina, di pasticceria, di cucito che le donne Rom hanno seguito. È pregevole il suo impegno interculturale nel campo del volontariato e l'Associazione Eugema che lei promuove è una sfida. «Oltre a seguire il mio lavoro di docente - ha ricordato - ho deciso di lavorare per educare le famiglie Rom, insegnare loro l'italiano oltre che insegnare a scrivere, dando loro fiducia. All'inizio ho avuto difficoltà, ma ora va meglio, accettano il mio intervento educativo. A giugno abbiamo partecipato alla Festa dei Popoli che si tiene a Bari. Il progetto "Includo" - ha messo in evidenza - promosso con l'amministrazione comunale di Giovinazzo, mi dà supporto concreto per seguire i loro sogni e i progetti futuri che speriamo di portare a termine».
L'Assessore Regionale alle Politiche Giovanili e alla Cittadinanza Sociale, Guglielmo Minervini, si è soffermato sul senso del volontariato, che evidenzia un impegno personale gratuito, senza tornaconto oltre che di alta responsabilità. «Gli altri due punti che ritengo fondamentali - ha rimarcato l'esponente del Partito Democratico - sono l'abbattimento del pregiudizio attraverso la conoscenza, il confronto e l'incontro con l'altro che ci fa scoprire le bellezze e le potenzialità stesse dell'altro. Dobbiamo impegnarci - ha poi concluso - a costruire una cultura dell'accoglienza, che in una bella realtà come Giovinazzo faccia capire come l'immigrazione non debba spaventare ma debba essere considerata una risorsa».
Il sindaco Tommaso Depalma, che da due anni segue il lavoro di Corsina Depalo, lo ritiene importante perché include i ragazzi Rom nelle scuole e dovrebbe vederci «tutti impegnati con sensibilità». Secondo la prof.ssa Silvana Calaprice, docente di Pedagogia Sociale e Interculturale presso l'Università degli Studi di Bari, «se il volontariato non ci fosse stato, la politica non avrebbe realizzato niente». Il Presidente della Fondazione Romanì Italia, Nazzareno Guarnieri, inserito a Pescara con famiglia e lavoro, ha espresso il suo parere di smantellare tutti i campi dove risiedono Rom che hanno risorse economiche per avere una casa. A suo dire devono essere seguiti «con fondi specifici che non portino all'assistenzialismo». Sono infatti tre le campagne portate avanti dalla FRI con l'Associazione Eugema e che mirano a promuovere la formazione universitaria, la creazione di figure professionali e che intendono portare ad una proposta di legge per considerare quella Romanì come una minoranza linguistica.
Saluti finali affidati all'educatore Matteo Magnisi ed al funzionario della Prefettura di Bari, Mario Volpe, i quali hanno evidenziato che questa è la giusta strada da perseguire, sottolineando la bellezza e la positività dell'impegno di donne come Corsina Depalo.
L'Assessora Antonia Pansini, forte sostenitrice delle attività dell'Associazione Eugema, ha aperto i lavori del convegno: «Credo - ha affermato - in un'idea di civiltà che nasce dall'integrazione e che si sviluppa grazie alla conoscenza. Sostengo il progetto di inclusione sociale che Corsina Depalo segue personalmente e concretamente. Insieme collaboriamo nel progetto "Includo" che mi permette di dare un segnale concreto per integrare, impegnare lavorativamente e dare una vita migliore, ma semplice come la nostra, a persone di diverse culture e religioni, con cui si può convivere nel reciproco rispetto. Spero che questo progetto possa far capire l'utilità di questi percorsi formativi e di conoscenza».
Corsina Depalo ha illustrato buona parte delle attività di alfabetizzazione da lei svolte nei corsi serali in una scuola del quartiere barese di Japigia e qui a Giovinazzo, nelle aule della scuola San Giovanni Bosco, facente parte del 1° Circolo Didattico, oltre a laboratori di cucina, di pasticceria, di cucito che le donne Rom hanno seguito. È pregevole il suo impegno interculturale nel campo del volontariato e l'Associazione Eugema che lei promuove è una sfida. «Oltre a seguire il mio lavoro di docente - ha ricordato - ho deciso di lavorare per educare le famiglie Rom, insegnare loro l'italiano oltre che insegnare a scrivere, dando loro fiducia. All'inizio ho avuto difficoltà, ma ora va meglio, accettano il mio intervento educativo. A giugno abbiamo partecipato alla Festa dei Popoli che si tiene a Bari. Il progetto "Includo" - ha messo in evidenza - promosso con l'amministrazione comunale di Giovinazzo, mi dà supporto concreto per seguire i loro sogni e i progetti futuri che speriamo di portare a termine».
L'Assessore Regionale alle Politiche Giovanili e alla Cittadinanza Sociale, Guglielmo Minervini, si è soffermato sul senso del volontariato, che evidenzia un impegno personale gratuito, senza tornaconto oltre che di alta responsabilità. «Gli altri due punti che ritengo fondamentali - ha rimarcato l'esponente del Partito Democratico - sono l'abbattimento del pregiudizio attraverso la conoscenza, il confronto e l'incontro con l'altro che ci fa scoprire le bellezze e le potenzialità stesse dell'altro. Dobbiamo impegnarci - ha poi concluso - a costruire una cultura dell'accoglienza, che in una bella realtà come Giovinazzo faccia capire come l'immigrazione non debba spaventare ma debba essere considerata una risorsa».
Il sindaco Tommaso Depalma, che da due anni segue il lavoro di Corsina Depalo, lo ritiene importante perché include i ragazzi Rom nelle scuole e dovrebbe vederci «tutti impegnati con sensibilità». Secondo la prof.ssa Silvana Calaprice, docente di Pedagogia Sociale e Interculturale presso l'Università degli Studi di Bari, «se il volontariato non ci fosse stato, la politica non avrebbe realizzato niente». Il Presidente della Fondazione Romanì Italia, Nazzareno Guarnieri, inserito a Pescara con famiglia e lavoro, ha espresso il suo parere di smantellare tutti i campi dove risiedono Rom che hanno risorse economiche per avere una casa. A suo dire devono essere seguiti «con fondi specifici che non portino all'assistenzialismo». Sono infatti tre le campagne portate avanti dalla FRI con l'Associazione Eugema e che mirano a promuovere la formazione universitaria, la creazione di figure professionali e che intendono portare ad una proposta di legge per considerare quella Romanì come una minoranza linguistica.
Saluti finali affidati all'educatore Matteo Magnisi ed al funzionario della Prefettura di Bari, Mario Volpe, i quali hanno evidenziato che questa è la giusta strada da perseguire, sottolineando la bellezza e la positività dell'impegno di donne come Corsina Depalo.