Il volo degli Angeli della Vita a Roma
L’Associazione ha incontrato Papa Francesco e visitato alcune sedi istituzionali
sabato 31 ottobre 2015
12.42
«"Bagnati dal Sole" o meglio dalla "LUCE"». Con questa frase scritta sulla propria pagina Facebook, l'associazione di volontariato Angeli della Vita ha voluto commentare a caldo il viaggio di qualche giorno fa a Roma. I partecipanti al Progetto "OfficiNaDiversAbile" (ONDA), laboratorio di inclusione ideato dall'Associazione, si sono recati nella capitale per un'escursione didattico-istituzionale il 27 ed il 28 ottobre scorsi.
Un'esperienza unica, che ha impegnato chi vi ha preso parte in un programma intensissimo ma estremamente emozionante.
Il viaggio è cominciato nella mattinata di martedì 27 con la visita al Ministero della Pubblica Istruzione e proseguita nel pomeriggio alla Camera dei Deputati, dove i ragazzi del progetto ONDA, i loro genitori, i tutori ed i volontari, accompagnati dal Vice Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Giuseppe Longo, e dalla Dirigente della Teca del Mediterraneo, hanno potuto assistere alle riunioni all'ordine del giorno.
Momento attesissimo quello dell'udienza in Vaticano di mercoledì 28, durante la quale gli Angeli della Vita hanno potuto incontrare personalmente Papa Francesco, ricevere la benedizione del Santo Padre e donargli una maglietta realizzata per il progetto ONDA (a cui si riferisce la foto esclusiva dell'Osservatore Romano ed in cui si vede sulla sinistra il fondatore, Pino Tulipani, ndr). Un incontro di altissima umanità a cui è seguita nel pomeriggio la visita alla sede della Protezione Civile.
Due giorni estremamente importanti, che hanno rappresentato per i partecipanti all'escursione un'occasione di grande arricchimento personale e spirituale. Due giorni che l'Assessora alle Pari Opportunità, Antonia Pansini, che ha accompagnato l'Associazione in rappresentanza del Comune di Giovinazzo, ha ricordato con parole che denotano un forte coinvolgimento emotivo: «Sintetizzare questo viaggio è per me molto difficile. Tante sono state le emozioni provate. Troppe cose sono accadute (…). La sintesi sono loro…i ragazzi che Papa Francesco ha voluto accanto a lui per la benedizione, le persone che dovrebbero avere qualche difficoltà in più rispetto a noi. Persone che hanno invece dato forza ed energia - ha concluso - e la voglia di non tornare... di restare ancora insieme in famiglia… Ecco, eravamo "solo" una famiglia».
Un'esperienza unica, che ha impegnato chi vi ha preso parte in un programma intensissimo ma estremamente emozionante.
Il viaggio è cominciato nella mattinata di martedì 27 con la visita al Ministero della Pubblica Istruzione e proseguita nel pomeriggio alla Camera dei Deputati, dove i ragazzi del progetto ONDA, i loro genitori, i tutori ed i volontari, accompagnati dal Vice Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Giuseppe Longo, e dalla Dirigente della Teca del Mediterraneo, hanno potuto assistere alle riunioni all'ordine del giorno.
Momento attesissimo quello dell'udienza in Vaticano di mercoledì 28, durante la quale gli Angeli della Vita hanno potuto incontrare personalmente Papa Francesco, ricevere la benedizione del Santo Padre e donargli una maglietta realizzata per il progetto ONDA (a cui si riferisce la foto esclusiva dell'Osservatore Romano ed in cui si vede sulla sinistra il fondatore, Pino Tulipani, ndr). Un incontro di altissima umanità a cui è seguita nel pomeriggio la visita alla sede della Protezione Civile.
Due giorni estremamente importanti, che hanno rappresentato per i partecipanti all'escursione un'occasione di grande arricchimento personale e spirituale. Due giorni che l'Assessora alle Pari Opportunità, Antonia Pansini, che ha accompagnato l'Associazione in rappresentanza del Comune di Giovinazzo, ha ricordato con parole che denotano un forte coinvolgimento emotivo: «Sintetizzare questo viaggio è per me molto difficile. Tante sono state le emozioni provate. Troppe cose sono accadute (…). La sintesi sono loro…i ragazzi che Papa Francesco ha voluto accanto a lui per la benedizione, le persone che dovrebbero avere qualche difficoltà in più rispetto a noi. Persone che hanno invece dato forza ed energia - ha concluso - e la voglia di non tornare... di restare ancora insieme in famiglia… Ecco, eravamo "solo" una famiglia».