«Il sindaco compia un atto di responsabilità verso la cittadinanza»
Il Pd dice basta e chiede con forza le dimissioni di Depalma
mercoledì 14 gennaio 2015
10.57
«Il Pd chiede al sindaco un atto di responsabilità verso la cittadinanza, rassegnando le proprie dimissioni. Certi, però, che tale senso di coscienza e consapevolezza non è caratteristica propria di questo sindaco, chiamiamo a raccolta tutti i cittadini insieme ai consiglieri comunali di minoranza, nonché a quelli di maggioranza, a chiedere con forza le sue dimissioni, divenute ormai un atto necessario per il bene della nostra città».
È la conclusione di un comunicato diffuso dal Partito Democratico che intende proporre una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino nel corso del prossimo consiglio comunale. Una mozione che segue le vicende legate alla discarica di San Pietro Pago e alla ordinanza, poi revocata per le anomalie riscontrate dall'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, circa le riprofilature dei lotti I, II e III del sito. «In consiglio comunale, lo scorso 9 gennaio, abbiamo fatto emergere tutte le magagne del provvedimento. Dall'illegittimità della procedura, all'assenza del parere positivo dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente, e dell'Azienda Sanitaria Locale. Fino alle garanzie finanziarie mai fornite dalla "Daneco Impianti", la società che gestisce la discarica, dal luglio 2013 con il conseguente rischio che i giovinazzesi si trovino domani a dover pagare di tasca propria gli oneri della post-gestione degli impianti su cui l'azienda ha lucrato».
Ma questo, secondo il Pd, non è l'unico motivo che li spinge a chiedere le dimissioni del sindaco. «Il programma elettorale di Depalma - si legge nel documento - era un miscuglio velenoso di luoghi comuni ed errori, senza alcun reale significato di progetto amministrativo. Dopo trenta mesi di amministrazione il conto di quelle elezioni lo pagano tutti i giovinazzesi. Sono state triplicate le tasse comunali. L'attività amministrativa è rimasta ferma, anzi, in molti casi, le procedure (lungomare, nuovo piano urbanistico, impianto rifiuti, ecc.) hanno fatto passi indietro. I servizi ai cittadini sono peggiorati. Sono aumentate le spese per gli hobby del sindaco spacciati come investimenti turistici. Sono cresciute vertiginosamente le spese degli amministratori. Le politiche del personale sono state improntate al più bieco clientelismo e all'occupazione del potere per il potere. Delle mille promesse fatte non è rimasto nulla, se non la scialba retorica dei comunicati Facebook».
Per questi motivi la presa di posizione del Partito Democratico che si rivolge anche a parte dei consiglieri di maggioranza. «Persone dotate di pudore tirerebbero le somme di questo stato di cose. Non è immaginabile che siano Depalma o Sollecito o Favuzzi o Bonvino o Fusaro a farlo. È necessario che lo scatto d'orgoglio venga dagli altri consiglieri comunali che ancora sostengono questa combriccola. Il sostegno a Depalma è un tragico errore per la comunità. Chi rappresenta i cittadini nella massima assise comunale ha il dovere di trarre le conseguenze di quello che abbiamo tutti sotto gli occhi».
Di qui l'invito rivolto a Depalma a rassegnare le proprie dimissioni.
È la conclusione di un comunicato diffuso dal Partito Democratico che intende proporre una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino nel corso del prossimo consiglio comunale. Una mozione che segue le vicende legate alla discarica di San Pietro Pago e alla ordinanza, poi revocata per le anomalie riscontrate dall'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, circa le riprofilature dei lotti I, II e III del sito. «In consiglio comunale, lo scorso 9 gennaio, abbiamo fatto emergere tutte le magagne del provvedimento. Dall'illegittimità della procedura, all'assenza del parere positivo dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente, e dell'Azienda Sanitaria Locale. Fino alle garanzie finanziarie mai fornite dalla "Daneco Impianti", la società che gestisce la discarica, dal luglio 2013 con il conseguente rischio che i giovinazzesi si trovino domani a dover pagare di tasca propria gli oneri della post-gestione degli impianti su cui l'azienda ha lucrato».
Ma questo, secondo il Pd, non è l'unico motivo che li spinge a chiedere le dimissioni del sindaco. «Il programma elettorale di Depalma - si legge nel documento - era un miscuglio velenoso di luoghi comuni ed errori, senza alcun reale significato di progetto amministrativo. Dopo trenta mesi di amministrazione il conto di quelle elezioni lo pagano tutti i giovinazzesi. Sono state triplicate le tasse comunali. L'attività amministrativa è rimasta ferma, anzi, in molti casi, le procedure (lungomare, nuovo piano urbanistico, impianto rifiuti, ecc.) hanno fatto passi indietro. I servizi ai cittadini sono peggiorati. Sono aumentate le spese per gli hobby del sindaco spacciati come investimenti turistici. Sono cresciute vertiginosamente le spese degli amministratori. Le politiche del personale sono state improntate al più bieco clientelismo e all'occupazione del potere per il potere. Delle mille promesse fatte non è rimasto nulla, se non la scialba retorica dei comunicati Facebook».
Per questi motivi la presa di posizione del Partito Democratico che si rivolge anche a parte dei consiglieri di maggioranza. «Persone dotate di pudore tirerebbero le somme di questo stato di cose. Non è immaginabile che siano Depalma o Sollecito o Favuzzi o Bonvino o Fusaro a farlo. È necessario che lo scatto d'orgoglio venga dagli altri consiglieri comunali che ancora sostengono questa combriccola. Il sostegno a Depalma è un tragico errore per la comunità. Chi rappresenta i cittadini nella massima assise comunale ha il dovere di trarre le conseguenze di quello che abbiamo tutti sotto gli occhi».
Di qui l'invito rivolto a Depalma a rassegnare le proprie dimissioni.