Il saluto del nuovo Direttore responsabile
«Un onore ricoprire questo ruolo»
giovedì 19 febbraio 2015
04.30
«Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è, (nell'ordine): un imbecille, un disonesto, un fanatico. Il fanatismo è il primo nemico della libertà di pensiero. E a questo credo io mi piegherò sempre, per questo credo io pagherò sempre: ignorando orgogliosamente chi non capisce o chi per i suoi interessi e le sue ideologie finge di non capire».
Scriveva così Oriana Fallaci, maestra di un giornalismo senza compromessi, oggi merce rarissima. A lei vorrei sempre ispirarmi nella mia azione, conscio delle trappole che questa professione presenta, soprattutto oggi che mi ritrovo a ricoprire per la prima volta questo ruolo, affidatomi da un editore, Salvatore Farinato, la cui fiducia incondizionata mi lusinga. A lui rendo pubblicamente merito per la validità del progetto editoriale portato avanti e per l'approccio umano autentico avuto con me e con tutta la redazione. Grazie di cuore anche alla sempre presente Mariella Spadavecchia, sua collaboratrice.
Una redazione creata da Mino Ciocia, ex Direttore responsabile che ringrazio, passato ad altro incarico, il quale ha saputo ricostruire una squadra vincente. Quella stessa squadra che, formatasi in parte sulle pagine del mensile "in Città", diretto da Filippo D'Attolico, nel 2008 portò per la prima volta l'informazione quotidiana on line a Giovinazzo. Col tempo Giuseppe Dalbis e Nicola Miccione sono diventati miei amici, prima che colleghi, uniti dalla stessa passione per la notizia "on the road", quella che ti tiene sveglio fino a notte fonda o che ti tira giù dal letto all'alba. Da oggi saremo affiancati da Marzia Morva, che si occuperà di scuola e cultura, due campi da coltivare come fiori delicati, palestre di formazione dell'essere umano senza eguali e da cui si misura spesso la civiltà di un popolo. Presto, però, la nostra redazione potrebbe ancora crescere numericamente.
L'informazione che ho in testa, quindi, è libera ed equilibrata. Libera da condizionamenti di qualsiasi sorta ed equilibrata, come l'etica professionale ci imporrebbe. Un'etica che non intendiamo (noi della redazione) abbandonare mai, consapevoli che i risultati, il pubblico di lettori in crescita ed i consensi possono continuare ad arrivare solo con un lavoro duro e costante. Avranno spazio tutte le aree politiche, le associazioni laiche e religiose, i sindacati, l'imprenditoria, la scuola e la Chiesa. Nessuno sarà escluso, ma nessuno pensi di poter sfruttare questo portale come vetrina per i propri interessi. Non gli sarà concesso. La logica dell'io è quella che combattiamo, quella che coltiva il proprio orticello a discapito della collettività. L'obiettivo del nostro modo di fare informazione, per quanto locale sia, era ed è quello di far crescere una comunità anche attraverso una notizia. Raccontare Giovinazzo non potrà che farle bene, scrostando quello strato di provincialismo sedimentato che, da molto tempo, causa più danni di una calamità naturale.
Non sarete mai lasciati soli, soprattutto voi che risiedete lontano dalla Puglia, con le nostre news che vi accompagneranno 24 ore su 24. Ci potrete seguire direttamente sul portale o se preferite sulla nostra pagina facebook, già punto di riferimento per tanti di voi, oppure scaricando la nostra App. In programma nuovi video che porteranno nelle vostre case personaggi e fatti di questa meravigliosa cittadina del basso versante adriatico. Una cittadina non mia, ma che ho imparato ad amare nonostante le sue tante contraddizioni, grazie a chi mi è accanto, ma anche grazie a mia madre che, ne sono certo, oggi sarebbe molto contenta per me.
Questo è il mio, il nostro punto di partenza. A voi chiedo di continuare a seguirci, a sostenerci ed a criticarci costruttivamente per permetterci di migliorare. Ora è tempo di tornare a scrivere ed a raccontare Giovinazzo. Un vostro clic renderà merito al nostro impegno e sarà il miglior premio per i nostri sforzi.
Scriveva così Oriana Fallaci, maestra di un giornalismo senza compromessi, oggi merce rarissima. A lei vorrei sempre ispirarmi nella mia azione, conscio delle trappole che questa professione presenta, soprattutto oggi che mi ritrovo a ricoprire per la prima volta questo ruolo, affidatomi da un editore, Salvatore Farinato, la cui fiducia incondizionata mi lusinga. A lui rendo pubblicamente merito per la validità del progetto editoriale portato avanti e per l'approccio umano autentico avuto con me e con tutta la redazione. Grazie di cuore anche alla sempre presente Mariella Spadavecchia, sua collaboratrice.
Una redazione creata da Mino Ciocia, ex Direttore responsabile che ringrazio, passato ad altro incarico, il quale ha saputo ricostruire una squadra vincente. Quella stessa squadra che, formatasi in parte sulle pagine del mensile "in Città", diretto da Filippo D'Attolico, nel 2008 portò per la prima volta l'informazione quotidiana on line a Giovinazzo. Col tempo Giuseppe Dalbis e Nicola Miccione sono diventati miei amici, prima che colleghi, uniti dalla stessa passione per la notizia "on the road", quella che ti tiene sveglio fino a notte fonda o che ti tira giù dal letto all'alba. Da oggi saremo affiancati da Marzia Morva, che si occuperà di scuola e cultura, due campi da coltivare come fiori delicati, palestre di formazione dell'essere umano senza eguali e da cui si misura spesso la civiltà di un popolo. Presto, però, la nostra redazione potrebbe ancora crescere numericamente.
L'informazione che ho in testa, quindi, è libera ed equilibrata. Libera da condizionamenti di qualsiasi sorta ed equilibrata, come l'etica professionale ci imporrebbe. Un'etica che non intendiamo (noi della redazione) abbandonare mai, consapevoli che i risultati, il pubblico di lettori in crescita ed i consensi possono continuare ad arrivare solo con un lavoro duro e costante. Avranno spazio tutte le aree politiche, le associazioni laiche e religiose, i sindacati, l'imprenditoria, la scuola e la Chiesa. Nessuno sarà escluso, ma nessuno pensi di poter sfruttare questo portale come vetrina per i propri interessi. Non gli sarà concesso. La logica dell'io è quella che combattiamo, quella che coltiva il proprio orticello a discapito della collettività. L'obiettivo del nostro modo di fare informazione, per quanto locale sia, era ed è quello di far crescere una comunità anche attraverso una notizia. Raccontare Giovinazzo non potrà che farle bene, scrostando quello strato di provincialismo sedimentato che, da molto tempo, causa più danni di una calamità naturale.
Non sarete mai lasciati soli, soprattutto voi che risiedete lontano dalla Puglia, con le nostre news che vi accompagneranno 24 ore su 24. Ci potrete seguire direttamente sul portale o se preferite sulla nostra pagina facebook, già punto di riferimento per tanti di voi, oppure scaricando la nostra App. In programma nuovi video che porteranno nelle vostre case personaggi e fatti di questa meravigliosa cittadina del basso versante adriatico. Una cittadina non mia, ma che ho imparato ad amare nonostante le sue tante contraddizioni, grazie a chi mi è accanto, ma anche grazie a mia madre che, ne sono certo, oggi sarebbe molto contenta per me.
Questo è il mio, il nostro punto di partenza. A voi chiedo di continuare a seguirci, a sostenerci ed a criticarci costruttivamente per permetterci di migliorare. Ora è tempo di tornare a scrivere ed a raccontare Giovinazzo. Un vostro clic renderà merito al nostro impegno e sarà il miglior premio per i nostri sforzi.