Il presepe di Saverio Amorisco in mostra dal 6 dicembre
Inaugurazione presso la Chiesa del Carmine
lunedì 23 novembre 2015
11.12
Ormai è un evento atteso. Tanto atteso, che l'artista si rinchiude in chiesa per mesi e non ne fa parola quasi con nessuno.
Saverio Amorisco, 25enne giovinazzese, artista per vocazione e studente al quarto anno di Teologia per passione, inaugurerà il suo Presepe nel tardo pomeriggio di domenica 6 dicembre, all'interno della Chiesa del Carmine, in via Cattedrale, nel cuore del borgo antico giovinazzese.
Quella che, a buon diritto, può definirsi come una vera e propria opera d'arte, sarà in mostra per un mese, fino all'Epifania. Noi siamo andati a trovarlo in una umida sera novembrina, mentre lavorava nel più assoluto silenzio di quello che, oggi, è purtroppo uno scrigno un po' decadente per via dell'umidità. Ad accompagnarlo nel suo percorso ci sarà il sostegno consueto dell'Arciconfraternita di Maria SS del Carmine, sempre impegnata a promuovere cultura in questa cittadina.
La caratteristica della struttura portante del Presepe di quest'anno è data dalla sua semicircolarità, capace di avvicinare lo spettatore alla scena della Natività, non perdendosi nemmeno un particolare di quanto ruota attorno ad essa. Gli studi teologici di Saverio Amorisco lo aiutano a non essere un artista banale, guidato nella realizzazione delle sue opere dalla conoscenza delle Sacre Scritture.
Va anche sottolineato che Amorisco è colui il quale sta realizzando, sempre in questi giorni, il nuovo Presepe della Parrocchia Sant'Agostino, oltre a lavorare in almeno un altro paio di location tranesi.
L'Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine ci ha anche comunicato che, nel 2016, lo stesso artista giovinazzese realizzerà, sempre nella bella chiesa di via Cattedrale, una rappresentazione della Passione di Cristo, aperta al pubblico il 27 febbraio prossimo.
Da Natale a Pasqua, l'attività del creativo studente di teologia troverà libero sfogo in una delle location più suggestive del centro storico giovinazzese. La gente, da qualche anno, attende questi due eventi, riconoscendo in quelle mani che plasmano materiali differenti, talento da vendere, ma soprattutto cura dei particolari ed una certa idiosincrasia con l'improvvisazione, propria forse di altre manifestazioni natalizie a pasquali.
Saverio Amorisco, 25enne giovinazzese, artista per vocazione e studente al quarto anno di Teologia per passione, inaugurerà il suo Presepe nel tardo pomeriggio di domenica 6 dicembre, all'interno della Chiesa del Carmine, in via Cattedrale, nel cuore del borgo antico giovinazzese.
Quella che, a buon diritto, può definirsi come una vera e propria opera d'arte, sarà in mostra per un mese, fino all'Epifania. Noi siamo andati a trovarlo in una umida sera novembrina, mentre lavorava nel più assoluto silenzio di quello che, oggi, è purtroppo uno scrigno un po' decadente per via dell'umidità. Ad accompagnarlo nel suo percorso ci sarà il sostegno consueto dell'Arciconfraternita di Maria SS del Carmine, sempre impegnata a promuovere cultura in questa cittadina.
La caratteristica della struttura portante del Presepe di quest'anno è data dalla sua semicircolarità, capace di avvicinare lo spettatore alla scena della Natività, non perdendosi nemmeno un particolare di quanto ruota attorno ad essa. Gli studi teologici di Saverio Amorisco lo aiutano a non essere un artista banale, guidato nella realizzazione delle sue opere dalla conoscenza delle Sacre Scritture.
Va anche sottolineato che Amorisco è colui il quale sta realizzando, sempre in questi giorni, il nuovo Presepe della Parrocchia Sant'Agostino, oltre a lavorare in almeno un altro paio di location tranesi.
L'Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine ci ha anche comunicato che, nel 2016, lo stesso artista giovinazzese realizzerà, sempre nella bella chiesa di via Cattedrale, una rappresentazione della Passione di Cristo, aperta al pubblico il 27 febbraio prossimo.
Da Natale a Pasqua, l'attività del creativo studente di teologia troverà libero sfogo in una delle location più suggestive del centro storico giovinazzese. La gente, da qualche anno, attende questi due eventi, riconoscendo in quelle mani che plasmano materiali differenti, talento da vendere, ma soprattutto cura dei particolari ed una certa idiosincrasia con l'improvvisazione, propria forse di altre manifestazioni natalizie a pasquali.