Il PD rintuzza de Gennaro
Riflettori accesi sulla ricostruzione degli incontri dei mesi scorsi su possibili alleanze
sabato 3 giugno 2017
18.29
Una nota secca, che ricostruisce il percorso della locale sezione del Partito Democratico alla ricerca di alleanze e di candidati Sindaco nei mesi scorsi.
Alla sezione guidata da Michele Delle Fontane non sono andati giù alcuni attacchi giunti da Daniele de Gennaro nelle sue ultime uscite pubbliche. Il candidato Sindaco di PVA, SI, Abbracciamo la Città, Per de Gennaro Sindaco e Meet Up Giovinazzo aveva preso le distanze dal modo di concepire intese, alleanze politiche e visione della città da parte del PD.
Un PD che non ci sta e si difende attraverso la propria pagina Facebook ed anzi contrattacca: «Da qualche comizio in qua - scrivono i Democratici -, Daniele de Gennaro chiude i suoi discorsi con una ricostruzione a dir poco fantasiosa degli incontri che, tempo fa, ci furono, per provare a varare una coalizione larga di centro-sinistra.
Egli ne parla in prima persona, come uno dei partecipanti. In realtà - spiegano i Dem -, nella prima fase erano presenti – senza tema di smentite da parte di ognuno – la Segreteria del PD cittadino, rappresentanti di SEL – Sinistra Ecologia e Libertà (non ancora Sinistra Italiana), LED Giovinazzo, Osservatorio per la Legalità e difesa del Bene comune, Comitato "Per la Salute pubblica", "Amici di Nunziante", allora in formazione larga composta da D'Amato, Binetti, Turturro, Poli e altri ancora. Non vi erano rappresentanti di forze di centro».
La nota prosegue con una ricostruzione di quanto avvenne nelle settimane successive: «La discussione allora fu tutta sui programmi, con il confronto tra due bozze elaborate dal PD e dall'Osservatorio. Subito però fu sollevato il tema della realizzabilità o meno di una simile alleanza. Osservatorio, SEL e LED chiusero quella tornata di incontri (almeno un paio) dicendo che non intendevano dar corso ad alleanze con tradizionali formazioni politiche. Ne scaturiva comunque un arricchimento del confronto programmatico di cui ancora oggi si giova in parte il nostro programma "Verrà l'estate".
Poco dopo - spiegano ancora dal PD - veniva annunciata la formazione di PVA - PrimaVera Alternativa, cui seguiva una scissione nel gruppo degli "Amici di Nunziante". Da parte di alcuni di questi (con al centro Turturro e Poli) veniva formata "Abbracciamo la Città" (nelle ricostruzioni di de Gennaro stranamente costoro sono politicanti quando vanno agli incontri nella sezione del PD, divengono santi quando si alleano con PVA).
Successivamente veniva annunciata la candidatura di Daniele de Gennaro».
Poi i Democratici raccontano la loro verità interna: «Frattanto il PD si risolveva ad aprire le trattative con forze di centro e altre associazioni (Galizia, gli amici rimasti a Nunziante, cioè D'Amato e Binetti, Lasorsa, Unione di Centro, Nuova Giovinazzo, Comitato), ma chiedendo al centro - è la sottolineatura importante - un candidato Sindaco espressione delle forze di sinistra. Con questa impostazione - spiegano ancora nella nota dalla Segreteria piddina - fu chiesto ad Antonello Natalicchio di cercare una nuova mediazione con la parte di de Gennaro. La scelta della sua persona come possibile mediatore fu dettata, oltre che per il suo passato ruolo di Sindaco, per il suo impegno degli ultimi anni nella FLC CGIL. Ancora – e questa volta per bocca dello stesso avv. de Gennaro – fu opposta una chiusura totale alla possibilità di qualsiasi dialogo nella prima fase della campagna elettorale».
«Di fronte al pericolo che una parte cospicua del centrosinistra storico di Giovinazzo restasse fuori dalla competizione a tutto vantaggio di Depalma - è la spiegazione ulteriore data dai Democratici -, il PD avanzava ad alcuni esponenti della sinistra giovinazzese e dell'associazionismo culturale e musicale cittadino una formale richiesta di candidatura. Dopo una prima convergenza sulla candidatura del dott. Michele Fiorentino, poi ritirata per motivi personali, la discussione con una parte del centro si arenava su questioni capziose. È così che si veniva rafforzando la volontà, già da molti espressa, di chiedere ad Antonello Natalicchio uno sforzo, un ulteriore sacrificio. Egli alla fine accettava.
All'annuncio della sua candidatura Galizia decideva di andare per conto proprio; D'Amato e Binetti, Lasorsa, Illuzzi e altri passavano a Depalma.
Il resto è noto e sotto gli occhi di tutti.
Non fa bene a nessuno - concludono dal Patito Democratico - ricostruire queste vicende con tocchi e distorsioni fantasiose».
Chiunque volesse replicare ha facoltà di farlo.
Alla sezione guidata da Michele Delle Fontane non sono andati giù alcuni attacchi giunti da Daniele de Gennaro nelle sue ultime uscite pubbliche. Il candidato Sindaco di PVA, SI, Abbracciamo la Città, Per de Gennaro Sindaco e Meet Up Giovinazzo aveva preso le distanze dal modo di concepire intese, alleanze politiche e visione della città da parte del PD.
Un PD che non ci sta e si difende attraverso la propria pagina Facebook ed anzi contrattacca: «Da qualche comizio in qua - scrivono i Democratici -, Daniele de Gennaro chiude i suoi discorsi con una ricostruzione a dir poco fantasiosa degli incontri che, tempo fa, ci furono, per provare a varare una coalizione larga di centro-sinistra.
Egli ne parla in prima persona, come uno dei partecipanti. In realtà - spiegano i Dem -, nella prima fase erano presenti – senza tema di smentite da parte di ognuno – la Segreteria del PD cittadino, rappresentanti di SEL – Sinistra Ecologia e Libertà (non ancora Sinistra Italiana), LED Giovinazzo, Osservatorio per la Legalità e difesa del Bene comune, Comitato "Per la Salute pubblica", "Amici di Nunziante", allora in formazione larga composta da D'Amato, Binetti, Turturro, Poli e altri ancora. Non vi erano rappresentanti di forze di centro».
La nota prosegue con una ricostruzione di quanto avvenne nelle settimane successive: «La discussione allora fu tutta sui programmi, con il confronto tra due bozze elaborate dal PD e dall'Osservatorio. Subito però fu sollevato il tema della realizzabilità o meno di una simile alleanza. Osservatorio, SEL e LED chiusero quella tornata di incontri (almeno un paio) dicendo che non intendevano dar corso ad alleanze con tradizionali formazioni politiche. Ne scaturiva comunque un arricchimento del confronto programmatico di cui ancora oggi si giova in parte il nostro programma "Verrà l'estate".
Poco dopo - spiegano ancora dal PD - veniva annunciata la formazione di PVA - PrimaVera Alternativa, cui seguiva una scissione nel gruppo degli "Amici di Nunziante". Da parte di alcuni di questi (con al centro Turturro e Poli) veniva formata "Abbracciamo la Città" (nelle ricostruzioni di de Gennaro stranamente costoro sono politicanti quando vanno agli incontri nella sezione del PD, divengono santi quando si alleano con PVA).
Successivamente veniva annunciata la candidatura di Daniele de Gennaro».
Poi i Democratici raccontano la loro verità interna: «Frattanto il PD si risolveva ad aprire le trattative con forze di centro e altre associazioni (Galizia, gli amici rimasti a Nunziante, cioè D'Amato e Binetti, Lasorsa, Unione di Centro, Nuova Giovinazzo, Comitato), ma chiedendo al centro - è la sottolineatura importante - un candidato Sindaco espressione delle forze di sinistra. Con questa impostazione - spiegano ancora nella nota dalla Segreteria piddina - fu chiesto ad Antonello Natalicchio di cercare una nuova mediazione con la parte di de Gennaro. La scelta della sua persona come possibile mediatore fu dettata, oltre che per il suo passato ruolo di Sindaco, per il suo impegno degli ultimi anni nella FLC CGIL. Ancora – e questa volta per bocca dello stesso avv. de Gennaro – fu opposta una chiusura totale alla possibilità di qualsiasi dialogo nella prima fase della campagna elettorale».
«Di fronte al pericolo che una parte cospicua del centrosinistra storico di Giovinazzo restasse fuori dalla competizione a tutto vantaggio di Depalma - è la spiegazione ulteriore data dai Democratici -, il PD avanzava ad alcuni esponenti della sinistra giovinazzese e dell'associazionismo culturale e musicale cittadino una formale richiesta di candidatura. Dopo una prima convergenza sulla candidatura del dott. Michele Fiorentino, poi ritirata per motivi personali, la discussione con una parte del centro si arenava su questioni capziose. È così che si veniva rafforzando la volontà, già da molti espressa, di chiedere ad Antonello Natalicchio uno sforzo, un ulteriore sacrificio. Egli alla fine accettava.
All'annuncio della sua candidatura Galizia decideva di andare per conto proprio; D'Amato e Binetti, Lasorsa, Illuzzi e altri passavano a Depalma.
Il resto è noto e sotto gli occhi di tutti.
Non fa bene a nessuno - concludono dal Patito Democratico - ricostruire queste vicende con tocchi e distorsioni fantasiose».
Chiunque volesse replicare ha facoltà di farlo.