Il PD denuncia: «Greenway capriccio di Depalma»
Una nota per mettere in evidenza i disagi che cittadini ed esercenti sopporteranno dopo la sua realizzazione
giovedì 12 settembre 2019
Non piace la "greenway" cittadina al Partito Democratico di Giovinazzo. Non piace perché finirà, secondo quanto si apprende dalla segreteria guidata da Mimmo Brancato, col mettere in difficoltà cittadini ed esercenti, con carreggiate ristrette, posti auto in meno e uscite dei condomini tagliate in due.
In una nota, il PD esprime tutto il suo disagio per un'opera giudicata un «capriccio di Tom», un'idea venuta al Sindaco-ciclista che non porterà reale utilità. I Dem e PrimaVera Alternativa, in maniera congiunta, avevano chiesto negli scorsi mesi che le commissioni consiliari fossero il centro di un'ampia discussione sull'opera in toto, varianti comprese, ma a quanto denunciatoci dal PD, dalla maggioranza e dall'Amministrazione non sarebbe arrivata alcuna apertura in tal senso.
«Avanza la pista ciclabile in via Marconi - scrivono i piddini mostrando la foto che vi proponiamo in home -. La famosa "greeway" cittadina comincia a prendere forma e denuncia già tutti i disagi che la popolazione residente in quella zona, gli avventori degli esercizi commerciali e anche coloro che vorranno raggiungere la stazione ferroviaria, saranno costretti a subire.
Un percorso - si legge ancora - che prima si snoda sui marciapiedi, tagliando le uscite dai condomini, e che per proseguire, è costretto ad invadere la carreggiata, riducendo della metà la sua larghezza e letteralmente cancellando posti auto, anche quelli per la sosta temporanea, per la grande soddisfazione di Tom. Ma il malumore dei cittadini monta per la realizzazione di un'opera la cui utilità è tutta da verificare e che costringerà gli automobilisti, che pure esistono, a cercare parcheggio nei suoi dintorni andando ad intasare le strade circostanti.
Ma quanti ciclisti la useranno nel corso dell'anno - si chiedono dal PD -? E per contro, quanti affari in meno dovranno presto lamentare i negozianti della zona? È stato fatto questo calcolo nel progettare la ciclopedonale?».
La nota dei democratici giovinazzesi vira poi in maniera dura sul progetto: «Per poterlo realizzare - scrivono - Tom e la sua combriccola, rispetto al disegno iniziale, quello che ha vinto il premio farlocco dell'Urban Promo, ha dovuto variare per ben 15 volte il percorso della ciclopedonale, per una perdita calcolata di 220 parcheggi per le automobili. E tutto questo senza che nessun provvedimento che riguardi gli standard urbanistici, come atto propedeutico all'opera risulta sia stato mai concepito, nonostante le opposizioni abbiano più volte chiesto di poter visionare il progetto definitivo chiedendo la convocazione congiunta delle commissioni consiliari (la terza e la quarta) - è la sottolineatura che fa riferimento a quanto anticipatovi - proprio per discutere delle numerose varianti apportate. Naturalmente, e non è una novità - denunciato i Dem -, l'Amministrazione comunale ha fatto finta, fino ad oggi, di niente».
Non solo quindi vi sarebbe una progettazione non esattamente lineare, ma dal Partito Democratico denunciano l'assenza di volontà da parte degli amministratori di un confronto serio nelle sedi opportune: «Insomma - è l'attacco - Tom con la sua pista ciclabile naviga a vista. Di volta in volta "vede un po' come si può fare", purché si faccia, in barba a qualunque considerazione logica. Glielo impone il premio vinto.
A proposito, visto che la "greenway" sarà alquanto diversa da quella presentata a Milano e rivestita dagli allori di un premio comprato, il progetto iniziale sarà assai diverso da quello eseguito, non sarebbe il caso di restituirlo quel premio - è la stoccata finale -? Lo imporrebbe la coerenza, altrimenti sarebbe un ennesimo inganno di Tom ai danni dei cittadini e dei contribuenti».
In una nota, il PD esprime tutto il suo disagio per un'opera giudicata un «capriccio di Tom», un'idea venuta al Sindaco-ciclista che non porterà reale utilità. I Dem e PrimaVera Alternativa, in maniera congiunta, avevano chiesto negli scorsi mesi che le commissioni consiliari fossero il centro di un'ampia discussione sull'opera in toto, varianti comprese, ma a quanto denunciatoci dal PD, dalla maggioranza e dall'Amministrazione non sarebbe arrivata alcuna apertura in tal senso.
«Avanza la pista ciclabile in via Marconi - scrivono i piddini mostrando la foto che vi proponiamo in home -. La famosa "greeway" cittadina comincia a prendere forma e denuncia già tutti i disagi che la popolazione residente in quella zona, gli avventori degli esercizi commerciali e anche coloro che vorranno raggiungere la stazione ferroviaria, saranno costretti a subire.
Un percorso - si legge ancora - che prima si snoda sui marciapiedi, tagliando le uscite dai condomini, e che per proseguire, è costretto ad invadere la carreggiata, riducendo della metà la sua larghezza e letteralmente cancellando posti auto, anche quelli per la sosta temporanea, per la grande soddisfazione di Tom. Ma il malumore dei cittadini monta per la realizzazione di un'opera la cui utilità è tutta da verificare e che costringerà gli automobilisti, che pure esistono, a cercare parcheggio nei suoi dintorni andando ad intasare le strade circostanti.
Ma quanti ciclisti la useranno nel corso dell'anno - si chiedono dal PD -? E per contro, quanti affari in meno dovranno presto lamentare i negozianti della zona? È stato fatto questo calcolo nel progettare la ciclopedonale?».
La nota dei democratici giovinazzesi vira poi in maniera dura sul progetto: «Per poterlo realizzare - scrivono - Tom e la sua combriccola, rispetto al disegno iniziale, quello che ha vinto il premio farlocco dell'Urban Promo, ha dovuto variare per ben 15 volte il percorso della ciclopedonale, per una perdita calcolata di 220 parcheggi per le automobili. E tutto questo senza che nessun provvedimento che riguardi gli standard urbanistici, come atto propedeutico all'opera risulta sia stato mai concepito, nonostante le opposizioni abbiano più volte chiesto di poter visionare il progetto definitivo chiedendo la convocazione congiunta delle commissioni consiliari (la terza e la quarta) - è la sottolineatura che fa riferimento a quanto anticipatovi - proprio per discutere delle numerose varianti apportate. Naturalmente, e non è una novità - denunciato i Dem -, l'Amministrazione comunale ha fatto finta, fino ad oggi, di niente».
Non solo quindi vi sarebbe una progettazione non esattamente lineare, ma dal Partito Democratico denunciano l'assenza di volontà da parte degli amministratori di un confronto serio nelle sedi opportune: «Insomma - è l'attacco - Tom con la sua pista ciclabile naviga a vista. Di volta in volta "vede un po' come si può fare", purché si faccia, in barba a qualunque considerazione logica. Glielo impone il premio vinto.
A proposito, visto che la "greenway" sarà alquanto diversa da quella presentata a Milano e rivestita dagli allori di un premio comprato, il progetto iniziale sarà assai diverso da quello eseguito, non sarebbe il caso di restituirlo quel premio - è la stoccata finale -? Lo imporrebbe la coerenza, altrimenti sarebbe un ennesimo inganno di Tom ai danni dei cittadini e dei contribuenti».