Il Pd attacca la maggioranza sul Piano comunale delle Coste
«Disastri quando mette mano a qualcosa»
martedì 31 marzo 2015
03.12
La presentazione del Piano delle Coste, avvenuta un paio di settimane fa in sala San Felice, aveva scatenato il dibattito, con concessionari e membri dell'Amministrazione comunale contrari alle regole troppo rigide per la progettazione a ridosso del mare.
Il Partito Democratico però si è fatto una sua idea sul processo di redazione e presentazione del piano: «Nessuno della maggioranza è andato a leggere i contenuti del Piano regionale. Depalma e i suoi - evidenziano da piazza Vittorio Emanuele II - hanno pensato che si trattasse di un'occasione per fare qualche accorduccio. Così, mentre mandavano un consigliere a votare un ordine del giorno dell'Anci contro il Piano delle Coste regionale, per tenere quieti gli operatori locali, a testa bassa si sono messi a scarabocchiare carte. A dispetto dello strombazzamento quotidiano sulla trasparenza con cui il Sindaco ci martella ogni giorno su Facebook, il piano se lo sono cotto e mangiato in gran segreto».
«Alla discussione dei suoi contenuti - sottolinea il Pd - mentre i tecnici provvedevano a formarlo, hanno partecipato solo Depalma e i suoi: così - attaccano i piddini - mentre da una parte si mettevano in pericolo tutte le attività di servizi alla balneazione sul territorio e si cancellavano per sempre tutti i progetti esistenti di valorizzazione economica della costa, si chiedeva ai tecnici di fare spazio ad attività balneari in luoghi ben precisi. Così il procedimento è andato avanti fino all'adozione degli elaborati del Piano comunale delle Coste, il 20 novembre dell'anno scorso. E nessuno ne ha parlato - affondano - finché, con l'approssimarsi della campagna elettorale per la Regione Puglia, Depalma ha pensato di far bella figura e di presentare finalmente, bontà sua, il Piano ai cittadini».
Il Partito Democratico torna quindi sulla presentazione dello stesso: «La serata è stata organizzata con ampie e sussiegose relazioni da parte dei tecnici per evitare che i cittadini potessero interloquire. Ma nonostante ciò, alla rassegna dei contenuti del Piano è scoppiato il finimondo. Si è infatti scoperto che - è la sottolineatura dei Democratici - se non si interviene immediatamente, l'intero settore turistico-balneare cittadino non potrà riaprire i battenti già a partire dalla prossima stagione estiva. Sono volate parole grosse, tanto che lo stesso Presidente del Consiglio Comunale, a quanto riportano le cronache "ha assicurato che l'Amministrazione si impegnerà a ridiscutere il tutto con la Regione Puglia per ritagliarsi margini di manovra"».
Da queste riflessioni maturate all'interno del circolo cittadino, il segretario Michele Delle Fontane trae le proprie conclusioni: «Morale della favola - scrive -: Depalma e i suoi non fanno niente da 3 anni e quando mettono mano a qualcosa combinano disastri. Parlano dei provvedimenti amministrativi senza essere in grado di leggerne i contenuti, di valutarne l'impatto, di considerarne le conseguenze; sono lontani anni luce dal conoscere la realtà del territorio ed hanno un'idea bislacca della trasparenza e del confronto con i cittadini. Infine ritengo che abbiano un'idea particolare di legalità e rispetto delle procedure. Ormai la città - è la chiosa tra l'ironico e l'amaro - deve sperare che l'Amministrazione non si muova, perché ogni volta che fa qualcosa mette nei pasticci pezzi interi della comunità e ipoteca un pezzo del suo futuro».
Il Partito Democratico però si è fatto una sua idea sul processo di redazione e presentazione del piano: «Nessuno della maggioranza è andato a leggere i contenuti del Piano regionale. Depalma e i suoi - evidenziano da piazza Vittorio Emanuele II - hanno pensato che si trattasse di un'occasione per fare qualche accorduccio. Così, mentre mandavano un consigliere a votare un ordine del giorno dell'Anci contro il Piano delle Coste regionale, per tenere quieti gli operatori locali, a testa bassa si sono messi a scarabocchiare carte. A dispetto dello strombazzamento quotidiano sulla trasparenza con cui il Sindaco ci martella ogni giorno su Facebook, il piano se lo sono cotto e mangiato in gran segreto».
«Alla discussione dei suoi contenuti - sottolinea il Pd - mentre i tecnici provvedevano a formarlo, hanno partecipato solo Depalma e i suoi: così - attaccano i piddini - mentre da una parte si mettevano in pericolo tutte le attività di servizi alla balneazione sul territorio e si cancellavano per sempre tutti i progetti esistenti di valorizzazione economica della costa, si chiedeva ai tecnici di fare spazio ad attività balneari in luoghi ben precisi. Così il procedimento è andato avanti fino all'adozione degli elaborati del Piano comunale delle Coste, il 20 novembre dell'anno scorso. E nessuno ne ha parlato - affondano - finché, con l'approssimarsi della campagna elettorale per la Regione Puglia, Depalma ha pensato di far bella figura e di presentare finalmente, bontà sua, il Piano ai cittadini».
Il Partito Democratico torna quindi sulla presentazione dello stesso: «La serata è stata organizzata con ampie e sussiegose relazioni da parte dei tecnici per evitare che i cittadini potessero interloquire. Ma nonostante ciò, alla rassegna dei contenuti del Piano è scoppiato il finimondo. Si è infatti scoperto che - è la sottolineatura dei Democratici - se non si interviene immediatamente, l'intero settore turistico-balneare cittadino non potrà riaprire i battenti già a partire dalla prossima stagione estiva. Sono volate parole grosse, tanto che lo stesso Presidente del Consiglio Comunale, a quanto riportano le cronache "ha assicurato che l'Amministrazione si impegnerà a ridiscutere il tutto con la Regione Puglia per ritagliarsi margini di manovra"».
Da queste riflessioni maturate all'interno del circolo cittadino, il segretario Michele Delle Fontane trae le proprie conclusioni: «Morale della favola - scrive -: Depalma e i suoi non fanno niente da 3 anni e quando mettono mano a qualcosa combinano disastri. Parlano dei provvedimenti amministrativi senza essere in grado di leggerne i contenuti, di valutarne l'impatto, di considerarne le conseguenze; sono lontani anni luce dal conoscere la realtà del territorio ed hanno un'idea bislacca della trasparenza e del confronto con i cittadini. Infine ritengo che abbiano un'idea particolare di legalità e rispetto delle procedure. Ormai la città - è la chiosa tra l'ironico e l'amaro - deve sperare che l'Amministrazione non si muova, perché ogni volta che fa qualcosa mette nei pasticci pezzi interi della comunità e ipoteca un pezzo del suo futuro».