Il molo di sottovento pulito grazie a L.E.D.
Ieri l'iniziativa "Dateci un Braccio" per porre l'accento sull'importanza del rispetto dell'ambiente
lunedì 14 maggio 2018
Guantoni, spazzole, bustoni, tenaglie. I ragazzi dell'associazione L.E.D. Giovinazzo lo hanno fatto ancora. Hanno pulito il molo di sottovento grazie all'iniziativa "Dateci un Braccio", inserita nella campagna internazionale "Let's clean Europe" e con l'ausilio degli scout.
Ieri mattina, di buon'ora, circa 25 volontari si sono ritrovati in piazza Vittorio Emanuele II per poi andare a Ponente ed operare attivamente per la propria città, ripulendo quel molo da tutto ciò che l'inciviltà della gente e le mareggiate hanno lasciato.
Il quadro che ne è emerso anche quest'anno è abbastanza desolante: sono stati raccolti, infatti, 10 bustoni di indifferenziato abbandonato sui frangiflutti, ben 5 di vetro e altri 4 sacchi di plastica. Inoltre i volontari si sono imbattuti in una sedia abbandonata, una pedana in legno, un telone, una boa di segnalazione ed addirittura un tubo in plexiglas, oltre all'immancabile secchio "distrattamente" lasciato forse da qualche pescatore.
Un lavoro encomiabile di giovani impegnati non solo politicamente, ma che continuano a mostrare un'attenzione straordinaria verso la tutela paesaggistica e dell'ambiente (urbano e non). Il loro sforzo, tuttavia, ha mostrato una volta di più quanto poco senso civico ci sia in chi frequenta il nostro litorale, quanta poca voglia di rispettare regole elementari alberghi in chi vive quel tratto di costa, con lo sfondo stupendo del borgo antico a far da cornice.
A L.E.D. deve andare il grazie di tutta la comunità locale e delle istituzioni, per aver ancora una volta restituito dignità ad un luogo carissimo ai giovinazzesi. Quegli stessi giovinazzesi che non devono cullarsi e che devono fare la loro parte ogni giorno dell'anno, per mantenerlo pulito come i ragazzi lo hanno lasciato ieri mattina. La sfida è lanciata.
Ieri mattina, di buon'ora, circa 25 volontari si sono ritrovati in piazza Vittorio Emanuele II per poi andare a Ponente ed operare attivamente per la propria città, ripulendo quel molo da tutto ciò che l'inciviltà della gente e le mareggiate hanno lasciato.
Il quadro che ne è emerso anche quest'anno è abbastanza desolante: sono stati raccolti, infatti, 10 bustoni di indifferenziato abbandonato sui frangiflutti, ben 5 di vetro e altri 4 sacchi di plastica. Inoltre i volontari si sono imbattuti in una sedia abbandonata, una pedana in legno, un telone, una boa di segnalazione ed addirittura un tubo in plexiglas, oltre all'immancabile secchio "distrattamente" lasciato forse da qualche pescatore.
Un lavoro encomiabile di giovani impegnati non solo politicamente, ma che continuano a mostrare un'attenzione straordinaria verso la tutela paesaggistica e dell'ambiente (urbano e non). Il loro sforzo, tuttavia, ha mostrato una volta di più quanto poco senso civico ci sia in chi frequenta il nostro litorale, quanta poca voglia di rispettare regole elementari alberghi in chi vive quel tratto di costa, con lo sfondo stupendo del borgo antico a far da cornice.
A L.E.D. deve andare il grazie di tutta la comunità locale e delle istituzioni, per aver ancora una volta restituito dignità ad un luogo carissimo ai giovinazzesi. Quegli stessi giovinazzesi che non devono cullarsi e che devono fare la loro parte ogni giorno dell'anno, per mantenerlo pulito come i ragazzi lo hanno lasciato ieri mattina. La sfida è lanciata.