Il Manto della Madonna è in Concattedrale

Ieri sera la traslazione dall'Istituto San Giuseppe

sabato 18 agosto 2018 10.36
A cura di Marzia Morva
La traslazione del Manto di Maria SS. Di Corsignano, Santa Patrona della città di Giovinazzo, ieri sera, è stata vissuta con partecipazione e devozione da tantissima gente. Il corteo era composto dall' Amministrazione Comunale, con a capo il sindaco Tommaso Depalma, dal Comitato Feste Patronali, dai componenti del Circolo Figli del Mare, dalle rappresentanze A.N.M.I, dal personale M.M.I, e dalle autorità Militari della Marina, cui questo momento di culto è dedicato.

Nell'Istituto San Giuseppe, dimora delle suore dell'Ordine delle Figlie di Maria, si è composto il corteo ed è partito, allietato dalla musica eseguita dall'Associazione dei Complessi bandistici di Giovinazzo: ha percorso via Cappuccini e piazza Vittorio Emanuele II per poi fermarsi e vivere in grande condivisione un momento di riflessione e preghiera indotto da don Giuseppe Milillo. In questo spazio è stata collocata una corona d'alloro sotto la targa dedicata ai marinai giovinazzesi caduti in mare, posta sulla facciata del comune rivolta al porto. Don Giuseppe Milillo nella sua benedizione e preghiera ha espresso un pensiero intriso di ricordi.

«L'antica tradizione del trasporto del Manto della Madonna, non è più giustamente considerata una processione, ma solo una traslazione - ha affermato Mons. Giuseppe Milillo - . Il termine, non ha intaccato, però, la fede e la devozione dei marinai di Giovinazzo alla Vergine SS di Corsignano, che l'ha considerata sempre la loro Protettrice. Allora ho pensato che in questa traslazione fosse presente anche un Sacerdote, anche perché io stesso mi sento erede della stirpe della Marineria di Giovinazzo. I nomi ed i cognomi dei tantissimi marinai, dei quali si fa un lungo elenco, compreso anche quello dei miei avi - ha rimarcato -, sono ricordati perché scritti su una pergamena inserita nel prezioso Manto azzurro, fatto restaurare pochi anni addietro dall' Associazione Figli del Mare con il contributo di tanti volontari. In questa circostanza voglio ricordare la storia della nostra marineria giovinazzese oltre che il valore e i sacrifici di tanti nostri uomini di mare che hanno perduto la vita. A loro rivolgo il nostro saluto e la nostra preghiera. In questo momento vogliamo ricordare anche i tanti marinai giovinazzesi che hanno dato ed ancora danno lustro alla nostra Marineria. Un caro saluto rivolgo a tutti gli Alti Ufficiali che oggi operano nella Marina Italiana, i tantissimi sottufficiali oltre che uomini e donne di Giovinazzo che sono a servizio della Marina in svariati settori».

Il sindaco Tommaso Depalma ha dato grande valore a questo momento di festa che riunisce intorno alla Santa Patrona tante persone che a Lei si rivolgono con forte senso di devozione ed militari della Marina oltre che i marinai che al mare hanno rivolto le loro fatiche lavorative. La seconda serata della festa patronale si è conclusa nella suggestiva cornice della Concattedrale dove alle ore 22.00 è stata celebrata una Messa in onore alla Marineria e dove il manto azzurro è stato portato perché renderà preziosa la processione della Domenica sera della festa. Nel pensiero del prof. Agostino Picicco, scrittore, giornalista e cultore di storia locale, sono racchiusi elementi che insieme fondono tradizione, religiosità e fervida devozione.

«L'edicola che accoglie l'antico e venerato quadro di Maria Santissima di Corsignano è ricoperta durante l'anno da un Manto rosso ma, in occasione della festa patronale, il Manto viene sostituito da uno più prezioso di colore azzurro, custodito dalle Suore Figlie della Carità, presso l'Istituto San Giuseppe. Tale manto viene portato in Cattedrale in forma solenne tramite un corteo (tecnicamente non è una processione, dato che le processioni riguardano icone e statue) scortato da graduati della Marina Militare, dal Circolo Figli del mare e dall'Associazione Nazionale Marinai d'Italia. Sul Manto azzurro, opera della ricamatrice giovinazzese Ninetta Maldari, con l'aiuto di Angela Carrieri, è raffigurata una barca a vela incorniciata da una bordatura di gigli ricamati in oro, un capolavoro dell'arte del ricamo in oro delle ricamatrici giovinazzesi. L'azzurro è un richiamo al mare, che ha sempre rappresentato per Giovinazzo fonte di lavoro e anche di pericoli. Ci piace pensare che la Madonna, mentre attraversa il paese nel giorno della sua festa, copra col suo manto ogni tristezza e voglia proteggere i suoi devoti da ogni tipo di calamità, non solo siccità, cecità e malattie varie, ma anche dalle durezze dell'animo, cecità del cuore, indifferenza, mediocrità, nella certezza che il suo sguardo materno ci accompagnerà anche durante tutto l'anno – ovunque si viva - nelle ordinarie occupazioni e negli impegni professionali, civici, sociali, familiari».
PHOTO © Giuseppe Dalbis
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