Il cuore dei giovinazzesi rivolto a San Tommaso. LE FOTO della celebrazione
Ieri sera la messa solenne presieduta da Mons. Cornacchia
domenica 4 luglio 2021
15.02
Quando la sera calava ed il sole dava l'ultimo bacio al rosone della Concattedrale di Santa Maria Assunta, i fedeli si riunivano per rendere omaggio al co-Patrono di Giovinazzo, San Tommaso Apostolo.
Ieri sera, 3 luglio, la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, che ha richiamato tanti fedeli, nonostante gli ingressi fossero inevitabilmente contingentati per via dell'emergenza sanitaria ancora in corso.
Presenti alla celebrazione il direttivo del Comitato Feste Patronali, in testa il presidente Gaetano Dagostino, l'intero clero locale, i rappresentanti delle confraternite e dei pii sodalizi, nonché le massime autorità civili e militari cittadine. Per la prima volta dopo tanti mesi di paura, la comunità cattolica giovinazzese si è ritrovata senza paure ad omaggiare il suo Santo, colui il quale non credette senza vedere, ma che poi è divenuto uno dei più venerati dalla Chiesa.
Sotto il nostro articolo il fotoracconto della celebrazione.
Ieri sera, 3 luglio, la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, che ha richiamato tanti fedeli, nonostante gli ingressi fossero inevitabilmente contingentati per via dell'emergenza sanitaria ancora in corso.
Presenti alla celebrazione il direttivo del Comitato Feste Patronali, in testa il presidente Gaetano Dagostino, l'intero clero locale, i rappresentanti delle confraternite e dei pii sodalizi, nonché le massime autorità civili e militari cittadine. Per la prima volta dopo tanti mesi di paura, la comunità cattolica giovinazzese si è ritrovata senza paure ad omaggiare il suo Santo, colui il quale non credette senza vedere, ma che poi è divenuto uno dei più venerati dalla Chiesa.
L'OMELIA DI MONS. CORNACCHIA
«La sfida alla quale noi tutti siamo chiamati - ha detto Mons. Cornacchia durante la sua omelia - è quella di scommettere su Gesù. Dobbiamo tenere a mente ciò che dice Dio a San Paolo nella lettera ai Corinzi, nella seconda lettura di questa domenica: "Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Oggi non possiamo essere incerti, dobbiamo fare una dichiarazione di fede al Signore e lasciarci raggiungere dalla sua grazia. Soprattutto adesso che stiamo vivendo un momento assai difficile dal punto di vista sanitario e degli affetti. Questo vorrei che rimanesse della festa di San Tommaso - ha quindi sottolineato il prelato - : lasciamo che sia il Signore a toccare le nostre ferite e dove arriva Gesù, giunga amore e fiducia. E se noi sarei guariti da Lui, anche noi saremo a nostra volta guaritori. Accettiamo la nostra debolezza per comprendere che solo Lui può darci fede e forza per vivere ogni giorno», è stata la sua conclusione ad indicare l'unica via possibile verso la nostra totale serenità e l'accettazione della nostra quotidianità.Sotto il nostro articolo il fotoracconto della celebrazione.