Il Comune di Giovinazzo al fianco del fronte "No Triv"

L'Ente ha messo a disposizione gazebo informativi per la campagna referendaria

sabato 5 marzo 2016 06.30
A cura di Gianluca Battista
La massima assise cittadina lo aveva ribadito con un voto unanime: la città di Giovinazzo è al fianco dei proponenti del referendum che intende limitare le concessioni governative per le trivellazioni in Adriatico.

Il fronte "No Triv" si allarga sempre di più ed abbraccia uomini, partiti ed associazionismo pugliese, magari lontani ideologicamente, ma che condividono l'unico grande obiettivo di far vincere il sì il prossimo 17 aprile, per dire invece no allo sfruttamento del nostro mare, per una idea ben lontana delle multinazionali del petrolio. Insomma, il mare è un infinito patrimonio naturale da salvaguardare.

Così il Comune di Giovinazzo installerà gazebo informativi in varie zone della città, per spronare la popolazione ad esprimersi con un voto che punti a mantenere lo status quo, allontanando spettri di uno sfruttamento inaccettabile di una risorsa vitale per il turismo e l'ambiente. «Il referendum è il grande strumento democratico a disposizione dei cittadini per esprimere le proprie idee» ha evidenziato in una nota il Sindaco, Tommaso Depalma.

«Con il voto del 17 aprile mi auguro che anche i giovinazzesi dicano no al proliferare selvaggio delle piattaforme petrolifere off shore e alla ricerca e all'estrazione di idrocarburi in mare. Per la Puglia e per Giovinazzo - continua - il mare è una risorsa preziosa, non permettiamo a nessuno che ne venga fatto scempio. Ma affinché il referendum sia valido, è necessario raggiungere il cosiddetto quorum, ossia che vada a votare la metà più uno degli aventi diritto. Ecco perché invito i miei concittadini ad informarsi sul contenuto del referendum e ad andare in massa alle urne il 17 aprile».

Il movimento "No Triv" della Puglia, la Segreteria cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà e Giovinazzo 5 Stelle stanno intanto cercando di formare un vero e proprio Comitato per il Sì. Il primo incontro c'è già stato e nelle prossime settimane continueranno i confronti. La meta è sempre la stessa: riprendersi il mare Adriatico.