Il Comitato "Per la Salute Pubblica": «Su ASI Amministrazione senza vergogna»
Attacco anche sulla gestione dei rapporti con la Città Metropolitana
venerdì 7 ottobre 2016
Nuovo affondo del Comitato "Per la Salute Pubblica" sull'ASI, l'Area di Sviluppo Industriale di Bari di cui Giovinazzo fa parte con altre realtà comunali.
Il Comitato, in particolare, accusa gli amministratori di poca trasparenza, definendoli «senza faccia, senza voce, senza vergogna». Per il gruppo del portavoce Santo Restivo, il Sindaco Tommaso Depalma sarebbe attento «solo ad apparire, vivere sul web o in video. Le prove - rimarcano - sono nelle tante mancate risposte che da anni aspettiamo sulle più varie questioni sollevate o nella stasi assoluta che caratterizza l'azione amministrativa. Giovinazzo è ferma da anni sulle cose essenziali. Poi magari arrivano, affluiscono investimenti o fondi ma in genere senza che mai l'Amministrazione Depalma ne abbia coscienza alcuna o abbia fatto nulla per guadagnarli».
Poi il racconto di alcuni anni in cui, a detta del Comitato, Giovinazzo sarebbe stata pressoché assente dai tavoli di confronto sulle prospettive dell'Area. «La vicenda scandalosa della partecipazione di Giovinazzo al Consorzio ASI ne è la prova più lampante ed è bene che i cittadini la conoscano per filo e per segno per giudicare.
Il 30 ottobre 2013 si riunisce in seconda convocazione l'Assemblea del Consorzio ASI di Bari - scrivono -. Tra i punti da deliberare il programma triennale di opere pubbliche 2014-2016 (in attesa di ricevere il completamento dei finanziamenti da parte della Regione). Prevede finalmente, tra l'altro, interventi per l'agglomerato industriale Giovinazzo-Bitonto, con un programma complessivo di investimenti per circa 30 milioni di euro. Tra i presenti all'assemblea - sottolineano quelli del Comitato - c'è anche il Comune di Giovinazzo: a rappresentarlo non c'è il Sindaco ma un suo delegato, l'assessore Salvatore Stallone. Discussi vari punti, sull'agglomerato industriale Bitonto-Giovinazzo, il Presidente lamenta che "il Consorzio è in attesa di indicazioni dai rispettivi Comuni per avviare la realizzazione della prima parte di quell'agglomerato". Il delegato del Comune di Bitonto dichiara "la disponibilità del proprio Comune ad intavolare incontri tecnici con rappresentanti dell'ASI per pianificare le future iniziative". Nemmeno un fiato da parte del Comune di Giovinazzo. Alla fine il piano triennale è approvato all'unanimità dei presenti».
Nell'ottobre del 2014 e del 2015, l'assemblea ASI, fanno sapere dal Comitato "Per la Salute Pubblica", riapprova i piani triennali aggiornati, ma a quelle riunioni nessun rappresentante giovinazzese ci sarebbe mai andato. Il tutto passato sotto silenzio. Di ASI e Città Metropolitana, rivendicano, si è iniziato a riparlare solo nel marzo 2015 con una serie di conferenze curate dallo stesso Comitato.
«Di ASI si comincia a parlare su al Municipio nell'agosto 2015 - insiste la nota - con la proposta sciagurata del Consigliere Iannone che propone addirittura di uscire dal Consorzio per risparmiare ad alcuni cittadini un po' di tributi. La proposta viene fatta propria dall'Amministrazione che delibera l'istituzione di una specifica Commissione speciale di indagine. L'occasione viene sfruttata per inveire contro il Consorzio ASI con termini come "carrozzone politico", buono a nulla, e per far nascere la nuova amministrazione di centro-destra arricchita ora della partecipazione del consigliere Iannone. Nulla viene detto sugli investimenti destinati a Giovinazzo-Bitonto.
Come Comitato - rimarcano ancora una volta - polemizziamo in più occasioni con questi orientamenti sballati e con una Commissione che di fatto non produce nulla. La svolta a maggio di quest'anno quando il governo Renzi firma il Patto per la Città metropolitana e ufficializza la concreta messa a bilancio dei fondi per una parte degli interventi previsti per l'agglomerato Bitonto-Giovinazzo: 15 milioni circa. Solo allora, di fronte alla scandalosa situazione di un Comune che non sapeva o fingeva di non sapere degli investimenti stanziati a suo favore - attaccano -, l'Amministrazione Depalma si decide ad incontrare la presidenza del Consorzio ASI. Bisogna aspettare così il settembre 2016 per ascoltare da Depalma quello che tutti da tempo sanno: che gli investimenti per le infrastrutture dell'agglomerato industriale Bitonto-Giovinazzo sono una realtà».
In seguito a tutto ciò, Depalma aveva annunciato incontri con la cittadinanza per comprendere il futuro giovinazzese nel Consorzio ASI, cosa che per il momento non è avvenuta. E dal Comitato attaccano anche l'operato di Ruggero Iannone, Presidente della Commissione creata ad hoc, per essersi fregiato di meriti che non ha: «Il 10 settembre - scrive ancora il gruppo del portavoce Restivo - dichiara senza vergogna alcuna che "questo problema è venuto fuori perché l'abbiamo sollevato noi" (un'occhiata banale al dibattito del vicino comune di Bitonto o allo stesso dibattito cittadino a Giovinazzo lo smentisce appieno; come del resto anche le sue balzane risposte a chi protestava contro l'assurda proposta di uscire dall'ASI)».
Alla questione ASI, su cui il Comitato "Per la Salute Pubblica" appare assai sensibile, si aggiungono anche le assenze di Depalma nelle conferenze dei sindaci della Città Metropolitana, dove, sottolineano ancora, «a rappresentare Giovinazzo nella sede fondamentale, secondo lo Statuto, della Città metropolitana quasi sempre viene inviata la Assessora Pansini».
La chiosa è un attacco dopo il finanziamento per 2.100.000 euro che sta per fluire nella casse comunali giovinazzesi per opere da realizzare per il cosiddetto waterfront metropolitano da Molfetta a Monopoli: «All'improvviso - evidenzia la missiva - se la Città metropolitana decide investimenti sul cosiddetto waterfront, ovvero sul fronte-mare metropolitano da Molfetta a Monopoli, Giovinazzo si ritrova a godere di somme mai cercate, depositando i progetti più svariati: dalla manutenzione della Villa Comunale al recupero dell'ex Santarella. Questa volta è andata bene dal momento che la Città metropolitana muove i primi passi con i fondi di avvio. Ma non certo per lungimiranza dell'Amministrazione. Come la vicenda ASI dimostra in abbondanza, Depalma e i suoi hanno rivelato piuttosto cecità e incompetenza.
In questi anni, nelle sedi che sempre più contano per programmare il futuro, Giovinazzo è stata "senza faccia" – assente – o "senza voce", senza uno straccio di proposta. Quando poi la realtà ha costretto gli amministratori a cambiare strada, costoro si sono sfacciatamente fatti avanti, "senza vergogna", a vantare medaglie e meriti inesistenti».
Il Comitato, in particolare, accusa gli amministratori di poca trasparenza, definendoli «senza faccia, senza voce, senza vergogna». Per il gruppo del portavoce Santo Restivo, il Sindaco Tommaso Depalma sarebbe attento «solo ad apparire, vivere sul web o in video. Le prove - rimarcano - sono nelle tante mancate risposte che da anni aspettiamo sulle più varie questioni sollevate o nella stasi assoluta che caratterizza l'azione amministrativa. Giovinazzo è ferma da anni sulle cose essenziali. Poi magari arrivano, affluiscono investimenti o fondi ma in genere senza che mai l'Amministrazione Depalma ne abbia coscienza alcuna o abbia fatto nulla per guadagnarli».
Poi il racconto di alcuni anni in cui, a detta del Comitato, Giovinazzo sarebbe stata pressoché assente dai tavoli di confronto sulle prospettive dell'Area. «La vicenda scandalosa della partecipazione di Giovinazzo al Consorzio ASI ne è la prova più lampante ed è bene che i cittadini la conoscano per filo e per segno per giudicare.
Il 30 ottobre 2013 si riunisce in seconda convocazione l'Assemblea del Consorzio ASI di Bari - scrivono -. Tra i punti da deliberare il programma triennale di opere pubbliche 2014-2016 (in attesa di ricevere il completamento dei finanziamenti da parte della Regione). Prevede finalmente, tra l'altro, interventi per l'agglomerato industriale Giovinazzo-Bitonto, con un programma complessivo di investimenti per circa 30 milioni di euro. Tra i presenti all'assemblea - sottolineano quelli del Comitato - c'è anche il Comune di Giovinazzo: a rappresentarlo non c'è il Sindaco ma un suo delegato, l'assessore Salvatore Stallone. Discussi vari punti, sull'agglomerato industriale Bitonto-Giovinazzo, il Presidente lamenta che "il Consorzio è in attesa di indicazioni dai rispettivi Comuni per avviare la realizzazione della prima parte di quell'agglomerato". Il delegato del Comune di Bitonto dichiara "la disponibilità del proprio Comune ad intavolare incontri tecnici con rappresentanti dell'ASI per pianificare le future iniziative". Nemmeno un fiato da parte del Comune di Giovinazzo. Alla fine il piano triennale è approvato all'unanimità dei presenti».
Nell'ottobre del 2014 e del 2015, l'assemblea ASI, fanno sapere dal Comitato "Per la Salute Pubblica", riapprova i piani triennali aggiornati, ma a quelle riunioni nessun rappresentante giovinazzese ci sarebbe mai andato. Il tutto passato sotto silenzio. Di ASI e Città Metropolitana, rivendicano, si è iniziato a riparlare solo nel marzo 2015 con una serie di conferenze curate dallo stesso Comitato.
«Di ASI si comincia a parlare su al Municipio nell'agosto 2015 - insiste la nota - con la proposta sciagurata del Consigliere Iannone che propone addirittura di uscire dal Consorzio per risparmiare ad alcuni cittadini un po' di tributi. La proposta viene fatta propria dall'Amministrazione che delibera l'istituzione di una specifica Commissione speciale di indagine. L'occasione viene sfruttata per inveire contro il Consorzio ASI con termini come "carrozzone politico", buono a nulla, e per far nascere la nuova amministrazione di centro-destra arricchita ora della partecipazione del consigliere Iannone. Nulla viene detto sugli investimenti destinati a Giovinazzo-Bitonto.
Come Comitato - rimarcano ancora una volta - polemizziamo in più occasioni con questi orientamenti sballati e con una Commissione che di fatto non produce nulla. La svolta a maggio di quest'anno quando il governo Renzi firma il Patto per la Città metropolitana e ufficializza la concreta messa a bilancio dei fondi per una parte degli interventi previsti per l'agglomerato Bitonto-Giovinazzo: 15 milioni circa. Solo allora, di fronte alla scandalosa situazione di un Comune che non sapeva o fingeva di non sapere degli investimenti stanziati a suo favore - attaccano -, l'Amministrazione Depalma si decide ad incontrare la presidenza del Consorzio ASI. Bisogna aspettare così il settembre 2016 per ascoltare da Depalma quello che tutti da tempo sanno: che gli investimenti per le infrastrutture dell'agglomerato industriale Bitonto-Giovinazzo sono una realtà».
In seguito a tutto ciò, Depalma aveva annunciato incontri con la cittadinanza per comprendere il futuro giovinazzese nel Consorzio ASI, cosa che per il momento non è avvenuta. E dal Comitato attaccano anche l'operato di Ruggero Iannone, Presidente della Commissione creata ad hoc, per essersi fregiato di meriti che non ha: «Il 10 settembre - scrive ancora il gruppo del portavoce Restivo - dichiara senza vergogna alcuna che "questo problema è venuto fuori perché l'abbiamo sollevato noi" (un'occhiata banale al dibattito del vicino comune di Bitonto o allo stesso dibattito cittadino a Giovinazzo lo smentisce appieno; come del resto anche le sue balzane risposte a chi protestava contro l'assurda proposta di uscire dall'ASI)».
Alla questione ASI, su cui il Comitato "Per la Salute Pubblica" appare assai sensibile, si aggiungono anche le assenze di Depalma nelle conferenze dei sindaci della Città Metropolitana, dove, sottolineano ancora, «a rappresentare Giovinazzo nella sede fondamentale, secondo lo Statuto, della Città metropolitana quasi sempre viene inviata la Assessora Pansini».
La chiosa è un attacco dopo il finanziamento per 2.100.000 euro che sta per fluire nella casse comunali giovinazzesi per opere da realizzare per il cosiddetto waterfront metropolitano da Molfetta a Monopoli: «All'improvviso - evidenzia la missiva - se la Città metropolitana decide investimenti sul cosiddetto waterfront, ovvero sul fronte-mare metropolitano da Molfetta a Monopoli, Giovinazzo si ritrova a godere di somme mai cercate, depositando i progetti più svariati: dalla manutenzione della Villa Comunale al recupero dell'ex Santarella. Questa volta è andata bene dal momento che la Città metropolitana muove i primi passi con i fondi di avvio. Ma non certo per lungimiranza dell'Amministrazione. Come la vicenda ASI dimostra in abbondanza, Depalma e i suoi hanno rivelato piuttosto cecità e incompetenza.
In questi anni, nelle sedi che sempre più contano per programmare il futuro, Giovinazzo è stata "senza faccia" – assente – o "senza voce", senza uno straccio di proposta. Quando poi la realtà ha costretto gli amministratori a cambiare strada, costoro si sono sfacciatamente fatti avanti, "senza vergogna", a vantare medaglie e meriti inesistenti».