Il "Braccio" ripulito grazie a LED ed all'AGESCI
Ieri l'iniziativa sul molo di Ponente. Alla Trincea altri volontari insieme al Consigliere Bonvino
lunedì 9 maggio 2016
13.14
Lo chiamano "Braccio" perché dà l'idea di abbracciare la città, proteggendola dai marosi. Ma ogni tanto qualcuno dovrà pur prendersi cura di quel tratto di costa.
Così ieri mattina, mentre buona parte della cittadinanza sonnecchiava per il giorno festivo, i ragazzi del Laboratorio di Energie Democratiche, in collaborazione con il gruppo scout Agesci Giovinazzo I, hanno voluto ripetere l'esperienza dello scorso anno, ripulendo il molo di Ponente.
In un messaggio rivolto alla città, Led scrive: «Anche quest'anno ci siamo cimentati nell'ardua impresa di ripulire una parte del nostro lungomare, che dovrebbe connotare e qualificare il nostro paese. Innanzitutto ci preme ringraziare chi ha voluto affiancarci in questa azione: il gruppo scout Agesci Giovinazzo I e poi Antonello, Gianfranco e Pino».
Poi la precisazione: «Abbiamo usato volutamente l'aggettivo "ardua" - evidenziano nella nota - perché, nonostante il nostro intervento del 10 maggio 2015 (laddove pensavamo di aver raccolto quasi tutto quello che è stato abbandonato lì per anni), stavolta abbiamo comunque riscontrato una sostanziosa mole di rifiuti lasciati "volontariamente" in soli 365 giorni».
LED ha poi fornito alcune cifre interessanti per far comprendere a tutti lo sforzo operato e soprattutto il risultato di questa seconda radicale pulizia: «Veniamo ai numeri - scrivono -: in tutto abbiamo contato 10 bustoni da 100 litri cadauno (5 di rifiuti solidi urbani, 3 di plastica e alluminio, 2 di vetro); per i rifiuti ingombranti, invece, segnaliamo uno pneumatico di tir e una pedana in legno. Per il resto, purtroppo, ma anche per fortuna, ordinaria amministrazione».
«Partendo dall'analisi degli oggetti rinvenuti - è il commento -, e soprattutto data l'alta presenza di materiale differenziabile e quindi riciclabile, riproponiamo il suggerimento avanzato già l'anno scorso all'Amministrazione comunale, con la speranza che quest'anno venga accolto per davvero: fornire il "Braccio" (luogo che, data la sua particolare collocazione, vede un'alta frequentazione di persone nei mesi estivi) di almeno 3 cestini portarifiuti a trespoli dotati di posacenere, così da dare la possibilità a tutti di differenziare».
Infine il saluto, che sentiamo di condividere: «Al prossimo anno, col desiderio di riempire meno bustoni». I giovinazzesi e chi viene da fuori è riuscito a produrre in una sola zona ed in un solo anno tutti quei rifiuti, segno che sul piano della civiltà c'è ancora tanto da fare. Rifiuti raccolti anche in località Ponte e alla Trincea dal Consigliere comunale di maggioranza, Filippo Bonvino, insieme ad altri 15 volontari.
«È una stata mia iniziativa - dice - che ha interessato tutti i cittadini volenterosi: ci siamo dedicati alle località Trincea e Ponte caricando un intero camion di rifiuti». D'altronde basta leggere il report pubblicato oggi sul nostro portale per comprendere che nessun intervento calato dall'alto potrà mai sostituire il senso civico, assente il larghissime fette della popolazione.
Così ieri mattina, mentre buona parte della cittadinanza sonnecchiava per il giorno festivo, i ragazzi del Laboratorio di Energie Democratiche, in collaborazione con il gruppo scout Agesci Giovinazzo I, hanno voluto ripetere l'esperienza dello scorso anno, ripulendo il molo di Ponente.
In un messaggio rivolto alla città, Led scrive: «Anche quest'anno ci siamo cimentati nell'ardua impresa di ripulire una parte del nostro lungomare, che dovrebbe connotare e qualificare il nostro paese. Innanzitutto ci preme ringraziare chi ha voluto affiancarci in questa azione: il gruppo scout Agesci Giovinazzo I e poi Antonello, Gianfranco e Pino».
Poi la precisazione: «Abbiamo usato volutamente l'aggettivo "ardua" - evidenziano nella nota - perché, nonostante il nostro intervento del 10 maggio 2015 (laddove pensavamo di aver raccolto quasi tutto quello che è stato abbandonato lì per anni), stavolta abbiamo comunque riscontrato una sostanziosa mole di rifiuti lasciati "volontariamente" in soli 365 giorni».
LED ha poi fornito alcune cifre interessanti per far comprendere a tutti lo sforzo operato e soprattutto il risultato di questa seconda radicale pulizia: «Veniamo ai numeri - scrivono -: in tutto abbiamo contato 10 bustoni da 100 litri cadauno (5 di rifiuti solidi urbani, 3 di plastica e alluminio, 2 di vetro); per i rifiuti ingombranti, invece, segnaliamo uno pneumatico di tir e una pedana in legno. Per il resto, purtroppo, ma anche per fortuna, ordinaria amministrazione».
«Partendo dall'analisi degli oggetti rinvenuti - è il commento -, e soprattutto data l'alta presenza di materiale differenziabile e quindi riciclabile, riproponiamo il suggerimento avanzato già l'anno scorso all'Amministrazione comunale, con la speranza che quest'anno venga accolto per davvero: fornire il "Braccio" (luogo che, data la sua particolare collocazione, vede un'alta frequentazione di persone nei mesi estivi) di almeno 3 cestini portarifiuti a trespoli dotati di posacenere, così da dare la possibilità a tutti di differenziare».
Infine il saluto, che sentiamo di condividere: «Al prossimo anno, col desiderio di riempire meno bustoni». I giovinazzesi e chi viene da fuori è riuscito a produrre in una sola zona ed in un solo anno tutti quei rifiuti, segno che sul piano della civiltà c'è ancora tanto da fare. Rifiuti raccolti anche in località Ponte e alla Trincea dal Consigliere comunale di maggioranza, Filippo Bonvino, insieme ad altri 15 volontari.
«È una stata mia iniziativa - dice - che ha interessato tutti i cittadini volenterosi: ci siamo dedicati alle località Trincea e Ponte caricando un intero camion di rifiuti». D'altronde basta leggere il report pubblicato oggi sul nostro portale per comprendere che nessun intervento calato dall'alto potrà mai sostituire il senso civico, assente il larghissime fette della popolazione.