Il 20, 21 e 22 gennaio torna la Festa di Sant'Antonio Abate a Giovinazzo
Prologo al venerdì ed al sabato, poi i tradizionali falò la domenica sera. Attese migliaia di persone
venerdì 6 gennaio 2023
Torna la Festa di Sant'Antonio Abate, dopo due anni di sospensione a causa della pandemia, con un programma che unisce tradizione, folklore ed arte, con l'obiettivo di celebrare la bellezza del borgo antico e della città di Giovinazzo, valorizzandone il suo ricco patrimonio paesaggistico e culturale.
La Festa di Sant'Antonio Abate, iscritta nel Registro Regionale dei rituali festivi legati al fuoco unitamente alle più importanti rappresentazioni basate sulla unicità del fuoco, si articolerà in più giornate.
Il 20 e il 21 gennaio 2023, come anticipato dalla nostra redazione, si parte con "Borgo Infernum" (Il cammino verso la sfera del fuoco), performance itinerante in cui i gironi danteschi, tra poesia, musica, teatro e suggestione, troveranno la loro ambientazione più adatta tra le antiche mura del borgo antico di Giovinazzo. Con il Laboratorio urbano "Scuola Filippo Cortese" e il Carro dei Comici, grazie alla collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese di cui l'Amministrazione comunale è socia, si porteranno in scena i versi più intensi del sommo poeta Dante ed il nostro borgo diventerà complice di una narrazione poetica nella quale il pubblico potrà scorgere personaggi archetipi come Caronte, Paolo e Francesca, il Conte Ugolino, Minosse, Ulisse ed altro ancora.
Domenica 22 gennaio, con la collaborazione dell'Associazione Culturaly e di tutti i fuochi periferici , torna la festa che rinverdisce l'antica tradizione a cominciare dal grande falò in piazza Vittorio Emanuele II , assieme agli espositori e amici di Guastalla - città gemellata a Giovinazzo e tradizionalmente presente alla manifestazione – per poi dare spazio all'arte musicale folkloristica.
L'assessora alla Cultura e al Turismo, Cristina Piscitelli, dichiara: «Una nuova sfida per la storica festività di Sant'Antonio Abate che mira a riscoprire l'autenticità della dimensione locale e delle sue tradizioni con eventi di altissimo livello culturale. Grazie all'ambientazione suggestiva e alla tradizione dei falò, puntiamo ad attrarre una folta platea di visitatori per un turismo sostenibile e di qualità».
Il programma dettagliato della festa sarà reso noto nei prossimi giorni, e vedrà il coinvolgimento attivo del tessuto commerciale della città al fine di creare ulteriori occasioni di promozione del territorio e delle sue tradizioni.
La Festa di Sant'Antonio Abate, iscritta nel Registro Regionale dei rituali festivi legati al fuoco unitamente alle più importanti rappresentazioni basate sulla unicità del fuoco, si articolerà in più giornate.
Il 20 e il 21 gennaio 2023, come anticipato dalla nostra redazione, si parte con "Borgo Infernum" (Il cammino verso la sfera del fuoco), performance itinerante in cui i gironi danteschi, tra poesia, musica, teatro e suggestione, troveranno la loro ambientazione più adatta tra le antiche mura del borgo antico di Giovinazzo. Con il Laboratorio urbano "Scuola Filippo Cortese" e il Carro dei Comici, grazie alla collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese di cui l'Amministrazione comunale è socia, si porteranno in scena i versi più intensi del sommo poeta Dante ed il nostro borgo diventerà complice di una narrazione poetica nella quale il pubblico potrà scorgere personaggi archetipi come Caronte, Paolo e Francesca, il Conte Ugolino, Minosse, Ulisse ed altro ancora.
Domenica 22 gennaio, con la collaborazione dell'Associazione Culturaly e di tutti i fuochi periferici , torna la festa che rinverdisce l'antica tradizione a cominciare dal grande falò in piazza Vittorio Emanuele II , assieme agli espositori e amici di Guastalla - città gemellata a Giovinazzo e tradizionalmente presente alla manifestazione – per poi dare spazio all'arte musicale folkloristica.
L'assessora alla Cultura e al Turismo, Cristina Piscitelli, dichiara: «Una nuova sfida per la storica festività di Sant'Antonio Abate che mira a riscoprire l'autenticità della dimensione locale e delle sue tradizioni con eventi di altissimo livello culturale. Grazie all'ambientazione suggestiva e alla tradizione dei falò, puntiamo ad attrarre una folta platea di visitatori per un turismo sostenibile e di qualità».
Il programma dettagliato della festa sarà reso noto nei prossimi giorni, e vedrà il coinvolgimento attivo del tessuto commerciale della città al fine di creare ulteriori occasioni di promozione del territorio e delle sue tradizioni.