I ragazzi e le ragazze dello "Spinelli" contro la guerra in Ucraina
Ieri mattina assemblea d'istituto "speciale" in villa Comunale
mercoledì 30 marzo 2022
11.08
Lo hanno imparato i più grandi nel loro recente viaggio in Polonia, con il "treno della Memoria", sulle tracce delle atrocità dei deportati dai nazisti. E lo hanno trasmesso ai più giovani tra loro, a quelli delle prime classi: la guerra e le dittature, il comunismo ed il nazismo, vanno ripudiati con forza.
Gli studenti e le studentesse del Liceo "Matteo Spinelli" di Giovinazzo ieri mattina, 29 marzo, hanno tenuto un'assemblea d'istituto straordinaria in Villa Comunale "Giuseppe Palombella" per ribadire il loro anelito di pace, in Ucraina come in altre zone del mondo. Una bandiera multicolore è stata deposta anche ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre. Letture e riflessioni hanno fatto da prologo al loro breve corteo verso piazza Vittorio Emanuele II, dove, accompagnati dai docenti, hanno incontrato le istituzioni locali.
È salito alto l'urlo contro le guerre, contro i soprusi e la violenza che distrugge case e semina dolore, strappando interi popoli alla loro terra natìa. Hanno le idee chiare, anche a 15, 16 e 18 anni e sperano in un mondo diverso, senza contrasti ed in cui le differenti vedute siano ricchezza e non motivo di odio.
Una delle città care a don Tonino Bello, ancora una volta ha scelto da che parte stare. Lo hanno fatto i più giovani, infondendo speranza in chi li osservava, perché il loro volere non è stato indotto, ma è stato pensato, studiato, costruito passo dopo passo con consapevolezza.
Giovinazzo è sempre più città di Pace.
Gli studenti e le studentesse del Liceo "Matteo Spinelli" di Giovinazzo ieri mattina, 29 marzo, hanno tenuto un'assemblea d'istituto straordinaria in Villa Comunale "Giuseppe Palombella" per ribadire il loro anelito di pace, in Ucraina come in altre zone del mondo. Una bandiera multicolore è stata deposta anche ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre. Letture e riflessioni hanno fatto da prologo al loro breve corteo verso piazza Vittorio Emanuele II, dove, accompagnati dai docenti, hanno incontrato le istituzioni locali.
È salito alto l'urlo contro le guerre, contro i soprusi e la violenza che distrugge case e semina dolore, strappando interi popoli alla loro terra natìa. Hanno le idee chiare, anche a 15, 16 e 18 anni e sperano in un mondo diverso, senza contrasti ed in cui le differenti vedute siano ricchezza e non motivo di odio.
Una delle città care a don Tonino Bello, ancora una volta ha scelto da che parte stare. Lo hanno fatto i più giovani, infondendo speranza in chi li osservava, perché il loro volere non è stato indotto, ma è stato pensato, studiato, costruito passo dopo passo con consapevolezza.
Giovinazzo è sempre più città di Pace.