I nostri auguri per il 2018
GiovinazzoViva saluta il nuovo anno tra auspici e qualche considerazione
lunedì 1 gennaio 2018
0.49
Auguri Giovinazzo, buon 2018!
Auguri ad amministratori ed oppositori, affinché il bene comune divenga sempre più la voce in cima all'agenda della politica locale. Auguri a tutti loro, donne e uomini, perché il compito a cui saranno chiamati dopo i primi mesi di assestamento della nuova consiliatura sarà arduo. In gioco c'è uno sguardo d'insieme per continuare a far crescere Giovinazzo, migliorata molto negli ultimi anni sotto alcuni aspetti ed ancora ferma sotto altri punti di vista.
Auguri alle associazioni giovinazzesi. Il più grande è che la smettiate di essere feudi da conquistare da questa o quella parte politica. Siete la parte più bella di questa cittadina, quella più viva, che noi amiamo raccontare e che spesso si dona per semplice amore verso la propria cittadina: l'auspicio è che prima o poi a Giovinazzo si finisca di usare queste realtà come terreni su cui piantare il proprio vessillo. Sarebbe un enorme passo in avanti, una vera rivoluzione, mai attuata perché ha fatto comodo a tutti, di ogni colorazione.
Auguri alla chiesa locale, che sappia essere guida senza divisioni interne, talvolta palesatesi, e che conduca i giovinazzesi verso una fede autentica e mai barocca, ostentata, piena di orpelli.
Auguri alle forze dell'ordine perché, a fronte di stipendi spesso inadeguati allo sforzo che compiono quotidianamente, possano sentirsi confortate dal sostegno costante dei cittadini, cosa che non sempre avviene. Ed al contempo che, in taluni casi, diano qualcosa in più anche quando non sembra di tale importanza. La differenza, nel loro delicato ruolo, sta nei dettagli.
Auguri ai disoccupati, a chi cerca un lavoro, a chi non ce la fa ad arrivare a fine mese. Vorremmo fare i buonisti di inizio anno e dire loro che cambierà tutto quest'anno: ce lo auguriamo di cuore, per loro e per noi, precari dell'informazione locale. Ma sarà dura. Auguri soprattutto a coloro i quali hanno avuto il coraggio di lasciare Giovinazzo per una nuova avventura lavorativa, lontani da casa, dagli affetti, dal calore.
Auguri agli anziani, perché sono loro la memoria storica, la vita passata che può insegnare a guardare al futuro, quando sa essere discreta e lascia campo d'azione alle nuove generazioni.
Ed infine auguri a noi, alla stampa locale, a tutte le testate giovinazzesi e non solo ed ai colleghi. Mai come in questo periodo, caratterizzato da querele temerarie, intimidazioni costanti attraverso i social, attacchi pretestuosi di chi ha mille scheletri negli armadi, il nostro ruolo è stato così delicato.
Anche il nuovo Presidente Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, nel suo insediamento ha sottolineato la necessità di una legislazione che non penalizzi più il giornalista, come in nessun altro Paese occidentale accade. C'è bisogno di libertà, vera libertà di stampa.
A livello locale decine sono state le aggressioni a danno della nostra testata e di alcuni nostri giornalisti, sempre respinte al mittente, con garbo, così come accaduto in altri comuni in cui il nostro circuito è presente. A Giovinazzo non si è salvato nessuno: Viva, Live, in Città, La Piazza, tutti, almeno una volta, immotivatamente aggrediti.
Ecco, il nostro augurio, fatto a noi stessi, è che la stampa locale trovi la forza per coalizzarsi e cambiare insieme direzione. L'idea è stata lanciata qualche tempo fa. Che il 2018 sia un anno proficuo da questo punto di vista. Ce n'è tanto bisogno.
Auguri ad amministratori ed oppositori, affinché il bene comune divenga sempre più la voce in cima all'agenda della politica locale. Auguri a tutti loro, donne e uomini, perché il compito a cui saranno chiamati dopo i primi mesi di assestamento della nuova consiliatura sarà arduo. In gioco c'è uno sguardo d'insieme per continuare a far crescere Giovinazzo, migliorata molto negli ultimi anni sotto alcuni aspetti ed ancora ferma sotto altri punti di vista.
Auguri alle associazioni giovinazzesi. Il più grande è che la smettiate di essere feudi da conquistare da questa o quella parte politica. Siete la parte più bella di questa cittadina, quella più viva, che noi amiamo raccontare e che spesso si dona per semplice amore verso la propria cittadina: l'auspicio è che prima o poi a Giovinazzo si finisca di usare queste realtà come terreni su cui piantare il proprio vessillo. Sarebbe un enorme passo in avanti, una vera rivoluzione, mai attuata perché ha fatto comodo a tutti, di ogni colorazione.
Auguri alla chiesa locale, che sappia essere guida senza divisioni interne, talvolta palesatesi, e che conduca i giovinazzesi verso una fede autentica e mai barocca, ostentata, piena di orpelli.
Auguri alle forze dell'ordine perché, a fronte di stipendi spesso inadeguati allo sforzo che compiono quotidianamente, possano sentirsi confortate dal sostegno costante dei cittadini, cosa che non sempre avviene. Ed al contempo che, in taluni casi, diano qualcosa in più anche quando non sembra di tale importanza. La differenza, nel loro delicato ruolo, sta nei dettagli.
Auguri ai disoccupati, a chi cerca un lavoro, a chi non ce la fa ad arrivare a fine mese. Vorremmo fare i buonisti di inizio anno e dire loro che cambierà tutto quest'anno: ce lo auguriamo di cuore, per loro e per noi, precari dell'informazione locale. Ma sarà dura. Auguri soprattutto a coloro i quali hanno avuto il coraggio di lasciare Giovinazzo per una nuova avventura lavorativa, lontani da casa, dagli affetti, dal calore.
Auguri agli anziani, perché sono loro la memoria storica, la vita passata che può insegnare a guardare al futuro, quando sa essere discreta e lascia campo d'azione alle nuove generazioni.
Ed infine auguri a noi, alla stampa locale, a tutte le testate giovinazzesi e non solo ed ai colleghi. Mai come in questo periodo, caratterizzato da querele temerarie, intimidazioni costanti attraverso i social, attacchi pretestuosi di chi ha mille scheletri negli armadi, il nostro ruolo è stato così delicato.
Anche il nuovo Presidente Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, nel suo insediamento ha sottolineato la necessità di una legislazione che non penalizzi più il giornalista, come in nessun altro Paese occidentale accade. C'è bisogno di libertà, vera libertà di stampa.
A livello locale decine sono state le aggressioni a danno della nostra testata e di alcuni nostri giornalisti, sempre respinte al mittente, con garbo, così come accaduto in altri comuni in cui il nostro circuito è presente. A Giovinazzo non si è salvato nessuno: Viva, Live, in Città, La Piazza, tutti, almeno una volta, immotivatamente aggrediti.
Ecco, il nostro augurio, fatto a noi stessi, è che la stampa locale trovi la forza per coalizzarsi e cambiare insieme direzione. L'idea è stata lanciata qualche tempo fa. Che il 2018 sia un anno proficuo da questo punto di vista. Ce n'è tanto bisogno.