I Malalingua stasera nel centro storico

Lo spettacolo itinerante "La Festa di Ognissanti" ritorna a Giovinazzo dopo il successo al Dolmen di San Silvestro

sabato 8 dicembre 2018
A cura di Gabriella Serrone
A fine estate ci hanno fatto divertire e riflettere nel sito archeologico del Dolmen di San Silvestro, regalando uno spettacolo di ottima qualità, vincitore del premio "I teatri del sacro 2017".

Tornano a Giovinazzo, questa sera 8 dicembre, I Malalingua, compagnia che farà del borgo antico giovinazzese un grande palcoscenico a cielo aperto. Lo spettacolo-evento "La Festa di Ognissanti" è inserito nel cartellone natalizio approntato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo e gode del patrocinio dell'Ente comunale.

I Santi, come da programma, "appariranno" in varie zone della città vecchia, dopo essere arrivati alle ore 17.00 tutti insieme in piazza Vittorio Emanuele II.

San Simeone lo stilita si presenterà al pubblico dalle 17.30 a Palazzo Ducale, mentre San Nicola, festeggiatissimo nei giorni scorsi, sarà in piazza Meschino. San Giuseppe da Copertino dialogherà col pubblico nella chiesa di San Giovanni Battista, in piazza delle Benedettine, dalle 17.30, mentre Santa Marta farà la sua prima apparizione nella meravigliosa Corte de Castiglia lungo via Gelso alle ore 17.45. Non lontana, in una cornice altrettanto suggestiva come Corte de Ritiis, apparirà Santa Lucia.

Lo spettacolo è un puzzle tra agiografia e battute, un mix che potrebbe sembrare azzardato e che invece ne ha fatto la fortuna. Ciascun Santo apparirà al pubblico nella location destinata ogni 45-50 minuti, ripetendo il suo monologo.

I​n Corte de Ritiis si chiude alle 20.20 con l'ultima apparizione di Santa Lucia, mentre nella chiesa di San Giovanni Battista ed a Palazzo Ducale, ultime esibizioni sulla vita di San Giuseppe da Copertino e San Simeone lo Stilita previste per le 20.30.
Santa Marta, in Corte de Castiglia apparirà per l'ultima volta alle 20.40, mentre la chiusura con San Nicola, in piazza Meschino, è prevista per le 20.45.


Uno spettacolo vivo, bello da gustare, tra fede e commedia, che invita a riflettere sulla tradizione ed i luoghi comuni ad essa legata, spesso fuorvianti. Alla gente di Giovinazzo piacerà certamente molto, come era stato per la rappresentazione al Dolmen. La collaborazioni di tutti è di fondamentale importanza. Compostezza ed ordine aiuteranno gli attori nel loro sforzo.