I giovinazzesi potranno andare a Bisceglie: stop a zone arancioni in Puglia

Emiliano ha annunciato il provvedimento nella serata di domenica. In bilico Altamura e Gravina nel barese

lunedì 14 dicembre 2020 0.31
A cura di Fiorella Barile
Non verrà prorogata la zona arancione nei comuni delle provincia di Barletta-Andria-Trani e di Foggia che erano stati oggetto di ordinanza regionale la settimana scorsa. Torneranno da oggi, lunedì 14 dicembre, zona gialla come l'intera Puglia.
I giovinazzesi che hanno per esempio parenti nella vicina Bisceglie o in altre località della sesta provincia potranno, nei limiti previsti dal DPCM del 4 dicembre scorso, andare a trovarli.


«Stiamo verificando con i sindaci di Gravina in Puglia ed Altamura i dati di questi comuni della Citta Metropolitana di Bari per decidere se prorogare o meno».
Lo ha comunicato poco da il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che però ha lasciato in sospeso Altamura e Gravina.

«La nostra regione - prosegue Emiliano - non è mai entrata in zona rossa, è stata colpita dalla seconda ondata più tardi di altre regioni, ma con numeri altissimi pari a 67mila contagi a fronte di soli 5mila delle prima ondata. Oggi possiamo dire che i segnali di miglioramento che avevano già portato il Ministero della Salute e l'ISS a riclassificare tutta la Puglia in zona gialla la settimana scorsa, e che sono state confermati con l'ultimo report di monitoraggio, si vanno progressivamente consolidando e interessano ormai tutte le province. Si riducono i contagi e si riducono i ricoveri e questo grazie al rispetto delle misure restrittive, nonostante i sacrifici che hanno comportato: noi continueremo a monitorare strettamente la situazione, comune per comune, ospedale per ospedale, come abbiamo sempre fatto, per essere pronti a intervenire se la situazione dovesse cambiare».

«Questo è però un momento delicato - conclude Emiliano - se vogliamo che la curva dei contagi continui a scendere e, soprattutto, se vogliamo che non torni a salire, i comportamenti che ciascuno di noi terrà nei prossimi giorni sono decisivi. Dobbiamo mantenere alta la guardia, rispettare le misure di prevenzione in ogni luogo, al lavoro, durante il tempo libero, in casa. Solo così potremo evitare di tornare alle limitazioni delle settimane scorse, o a misure ancora più stringenti, che sono devastanti per tante categorie produttive, e proteggere noi stessi e le persone più fragili a cui vogliamo bene».