I giovinazzesi hanno reso omaggio alla Famiglia Vincenziana e alla Fratres

Ieri la cerimonia in Sala San Felice durante il Consiglio comunale

martedì 2 luglio 2019 7.54
A cura di Gianluca Battista
Ha ragione il Sindaco Tommaso Depalma, quando parla di «vere e proprie istituzioni del territorio». Il suo riferimento è alla Famiglia Vincenziana ed alla Fratres Giovinazzo, omaggiate ieri nella massima assise tenutasi in Sala San Felice.

Il grazie grande, per quanto fatto dai primi per le persone in difficoltà e dai secondi per sensibilizzare la popolazione sull'importante tema della donazione del sangue, è arrivato in Consiglio comunale in rappresentanza di una intera comunità.

«Alla Famiglia vincenziana per l'instacabile servizio svolto in oltre 100 anni», ha detto il Presidente Alfonso Arbore, leggendo la motivazione del riconoscimento e rimarcando un impegno lungo un secolo non solo delle suore, vero presidio in città su temi quali educazione e solidarietà, ma di tutti i laici, tra cui quelli laboriosi della JMV, che riempiono quotidianamente di contenuti l'insegnamento cattolico (presenti ad esempio nell'ultima raccolta di materiale scolastico per indigenti).

Pergamena andata anche alla piccola eccezionale e laboriosa comunità della Fratres, intitolata non a caso a Luigi Depalma, rappresentata in San Felice dal nuovo presidente, Sabino Papapicco, e da quel infaticabile sostenitore della causa della donazione che risponde al nome di Pasquale Arbore. Una causa che ha connotati della civiltà e che non si arresta soprattutto in estate, grazie a nuove Giornate della donazione programmate di qui ad agosto.

Giovinazzo ha ancora una volta reso omaggio alla sua parte migliore, quella da esportare, spina dorsale di un associazionismo, laica o cattolico, pulito, fattivo, di spessore.