I Fuochi di Sant'Antonio Abate nel Registro regionale del settore
Soddisfazione dell'Assessore Piscitelli: «Criteri molto selettivi. Per noi motivo di grande orgoglio»
lunedì 25 novembre 2019
13.11
Grande riconoscimento per Giovinazzo e per una delle sue tradizioni più antiche e sentite. La Regione Puglia ha inserito la 'Festa di Sant'Antonio Abate', con i suoi tradizionali fuochi accesi in varie zone della città, nel Registro regionale dei rituali festivi pugliesi legati al fuoco.
Sono solo 12 gli eventi pugliesi che hanno ottenuto questo riconoscimento (oltre a Giovinazzo stati selezionati 'Jò a jò' di Corato, "I Fuochi di San Giuseppe a Bovino", "Il Fuoco di san Giuseppe a Carrese di Chieuti", "Sant'Antoni te le Focare" a Cutrofiano, il Rito della Focara e delle Focareddhere in onore di Sant'Antonio Abate a Guagnano, la Focareddhra de Sa' Vicenzu a Miggiano," La notte dei Falò di Santa Lucia a Putignano, le Fanoje di San Giuseppe a Monte Sant'Angelo, la Forareddha di Sant'Andrea a Presicce-Acquarica, le Fracchie di San Marco in Lamis e i "Fuochi del Santo Patrono Sant'Antonio Abate a Rocchetta Sant'Antonio).
Giovedì scorso, 21 novembre, la Regione Puglia ha pubblicato sul BURP l'impegno di spesa e il nuovo bando proprio per sostenere questo genere di manifestazioni stanziando 100mila euro. Entro 30 giorni i Comuni selezionati dovranno presentare le richieste di assegnazione del contributo.
«Essere stati inseriti nel Registro regionale con la nostra Festa di Sant'Antonio Abate è un grande riconoscimento per Giovinazzo - dichiara l'assessore alla Cultura e al Turismo, Cristina Piscitelli -. Il primo a credere nelle potenzialità della nostra festa è stato il sindaco Tommaso Depalma quando ha deciso di candidare i nostri fuochi al riconoscimento storico della Regione. E anche io, quando mi sono insediata, non ho avuto dubbi nel ritenere che la nostra festa fosse perfetta per ottenere questo ambito riconoscimento.
Ora, come Assessorato - ha proseguito -, abbiamo realizzato un progetto con il quale stiamo partecipando al bando. Ottenere finanziamenti regionali, oltre a quelli che come Comune già stanziamo, ci permetterà di potenziare e far crescere il nostro evento di gennaio. Mi preme sottolineare che i criteri adottati dalla Regione per individuare e scegliere le festività pugliesi legate al fuoco sono stati molto selettivi. Questo per noi è motivo di grande orgoglio, possiamo dire di avere un evento di portata regionale».
Sono solo 12 gli eventi pugliesi che hanno ottenuto questo riconoscimento (oltre a Giovinazzo stati selezionati 'Jò a jò' di Corato, "I Fuochi di San Giuseppe a Bovino", "Il Fuoco di san Giuseppe a Carrese di Chieuti", "Sant'Antoni te le Focare" a Cutrofiano, il Rito della Focara e delle Focareddhere in onore di Sant'Antonio Abate a Guagnano, la Focareddhra de Sa' Vicenzu a Miggiano," La notte dei Falò di Santa Lucia a Putignano, le Fanoje di San Giuseppe a Monte Sant'Angelo, la Forareddha di Sant'Andrea a Presicce-Acquarica, le Fracchie di San Marco in Lamis e i "Fuochi del Santo Patrono Sant'Antonio Abate a Rocchetta Sant'Antonio).
Giovedì scorso, 21 novembre, la Regione Puglia ha pubblicato sul BURP l'impegno di spesa e il nuovo bando proprio per sostenere questo genere di manifestazioni stanziando 100mila euro. Entro 30 giorni i Comuni selezionati dovranno presentare le richieste di assegnazione del contributo.
«Essere stati inseriti nel Registro regionale con la nostra Festa di Sant'Antonio Abate è un grande riconoscimento per Giovinazzo - dichiara l'assessore alla Cultura e al Turismo, Cristina Piscitelli -. Il primo a credere nelle potenzialità della nostra festa è stato il sindaco Tommaso Depalma quando ha deciso di candidare i nostri fuochi al riconoscimento storico della Regione. E anche io, quando mi sono insediata, non ho avuto dubbi nel ritenere che la nostra festa fosse perfetta per ottenere questo ambito riconoscimento.
Ora, come Assessorato - ha proseguito -, abbiamo realizzato un progetto con il quale stiamo partecipando al bando. Ottenere finanziamenti regionali, oltre a quelli che come Comune già stanziamo, ci permetterà di potenziare e far crescere il nostro evento di gennaio. Mi preme sottolineare che i criteri adottati dalla Regione per individuare e scegliere le festività pugliesi legate al fuoco sono stati molto selettivi. Questo per noi è motivo di grande orgoglio, possiamo dire di avere un evento di portata regionale».