I due volti della «Corrinicittà» 2014
Sport, solidarietà e qualche polemica di troppo
domenica 24 agosto 2014
19.09
Gli scatti del nostro Giuseppe Dalbis raccontano di un pomeriggio da ricordare, legato allo sport ed alla solidarietà. La Corrincittà 2014 ha accarezzato Giovinazzo, con tanti atleti, amatori ed agonisti, provenienti da tutta la Puglia. Un appuntamento fisso, quest'anno spostato in agosto.
Potremmo raccontarvi della splendida cornice di pubblico presente su tutto il tracciato di gara o dell'eccellente organizzazione dei volontari lungo il percorso stesso. Vi potremmo anche raccontare dei meravigliosi siparietti fra gli atleti più anziani, dell'ennesimo trionfo di un motivatissimo Gennaro Bonvino, della solidarietà espressa dai gazebo di Anffas e Fratres, della puntualità e dell'eccellenza del servizio svolto dagli uomini della Polizia Municipale, guidati in prima persona dal Comandante Mimmo Camporeale. Vi potremmo scrivere del cane che si è sentito male pur di correre col padrone o della meticolosità con cui i giudici hanno raccolto tempi ed elargito medaglie, o ancora delle amicizie nate sulla linea del traguardo.
Vi racconteremmo volentieri del messaggio lanciato dal mensile in Città, quello di una cittadina a misura d'uomo, slow e che guarda ai servizi per il cittadino ed all'ambiente con grande attenzione, apprezzato dai tanti turisti presenti in piazza o iscrittisi. Vi ricordiamo, questo sì, la corsa di Giuseppe Casale, uno degli uomini simbolo dell'organizzazione della Maratona delle Cattedrali, la gara che attraverserà la costa nord barese da Trani a Giovinazzo il 21 dicembre prossimo, valorizzando il patrimonio architettonico immenso della nostra terra e di cui la Corrincittà ha voluto essere piccolo antipasto. Vi dobbiamo invece dar conto, anche, ahinoi, del ripetuto tentativo di zittire la manifestazione.
In piazza ieri, si provava per uno spettacolo serale. L'autorizzazione concessa alla Corrincittà dall'assessorato alla Polizia Municipale andava dalle ore 15.00 alle ore 21.00, ma come da accordi l'organizzazione della corsa aveva fornito ampie rassicurazioni anche al Comitato Feste Patronali: microfoni aperti dalle 17.30 alle 20.00. Poi stop, tutti a casa, senza nuocere ad alcuno e prove per lo spettacolo serale che potevano svolgersi in serenità. Purtroppo qualcosa non ha funzionato (ancora una volta!) nella comunicazione, con un funerale alle ore 16.00 che ovviamente non poteva essere disturbato. Prove iniziate in ritardo ed accavallamento di orari tra chi provava e la corsa che doveva partire. Esito finale: qualcuno (chi?) ha cercato due volte di staccare la luce alla Corrincittà di cui si stava ultimando la premiazione. In precedenza altri avevano anche invitato gli speaker a smettere, con invito rispedito al mittente. Gli episodi che vi raccontiamo rappresentano ancora una volta l'emblema di quanto sia difficile organizzare a Giovinazzo qualcosa di slegato dai grandi cartelloni nei mesi estivi. Ha ragione chi da più parti, sindaco in testa, ha ribadito nei giorni scorsi un concetto: gli interessi di pochi non possono prevalere su quelli di tanti.
Potremmo raccontarvi della splendida cornice di pubblico presente su tutto il tracciato di gara o dell'eccellente organizzazione dei volontari lungo il percorso stesso. Vi potremmo anche raccontare dei meravigliosi siparietti fra gli atleti più anziani, dell'ennesimo trionfo di un motivatissimo Gennaro Bonvino, della solidarietà espressa dai gazebo di Anffas e Fratres, della puntualità e dell'eccellenza del servizio svolto dagli uomini della Polizia Municipale, guidati in prima persona dal Comandante Mimmo Camporeale. Vi potremmo scrivere del cane che si è sentito male pur di correre col padrone o della meticolosità con cui i giudici hanno raccolto tempi ed elargito medaglie, o ancora delle amicizie nate sulla linea del traguardo.
Vi racconteremmo volentieri del messaggio lanciato dal mensile in Città, quello di una cittadina a misura d'uomo, slow e che guarda ai servizi per il cittadino ed all'ambiente con grande attenzione, apprezzato dai tanti turisti presenti in piazza o iscrittisi. Vi ricordiamo, questo sì, la corsa di Giuseppe Casale, uno degli uomini simbolo dell'organizzazione della Maratona delle Cattedrali, la gara che attraverserà la costa nord barese da Trani a Giovinazzo il 21 dicembre prossimo, valorizzando il patrimonio architettonico immenso della nostra terra e di cui la Corrincittà ha voluto essere piccolo antipasto. Vi dobbiamo invece dar conto, anche, ahinoi, del ripetuto tentativo di zittire la manifestazione.
In piazza ieri, si provava per uno spettacolo serale. L'autorizzazione concessa alla Corrincittà dall'assessorato alla Polizia Municipale andava dalle ore 15.00 alle ore 21.00, ma come da accordi l'organizzazione della corsa aveva fornito ampie rassicurazioni anche al Comitato Feste Patronali: microfoni aperti dalle 17.30 alle 20.00. Poi stop, tutti a casa, senza nuocere ad alcuno e prove per lo spettacolo serale che potevano svolgersi in serenità. Purtroppo qualcosa non ha funzionato (ancora una volta!) nella comunicazione, con un funerale alle ore 16.00 che ovviamente non poteva essere disturbato. Prove iniziate in ritardo ed accavallamento di orari tra chi provava e la corsa che doveva partire. Esito finale: qualcuno (chi?) ha cercato due volte di staccare la luce alla Corrincittà di cui si stava ultimando la premiazione. In precedenza altri avevano anche invitato gli speaker a smettere, con invito rispedito al mittente. Gli episodi che vi raccontiamo rappresentano ancora una volta l'emblema di quanto sia difficile organizzare a Giovinazzo qualcosa di slegato dai grandi cartelloni nei mesi estivi. Ha ragione chi da più parti, sindaco in testa, ha ribadito nei giorni scorsi un concetto: gli interessi di pochi non possono prevalere su quelli di tanti.