I dati Covid a Giovinazzo in un database comunale accessibile
Alcune considerazioni sull'evoluzione dell'epidemia
lunedì 16 novembre 2020
00.15
I dati sui contagi da Covid19 a Giovinazzo sono stati inseriti in una sorta di database voluto dall'Assessore alle Politiche Sociali, Michele Sollecito, sulla scorta di quanto comunicato dalla Prefettura di Bari. Lo aveva comunicato sabato scorso il Sindaco Tommaso Depalma all'interno di un post che annunciava la sanificazione della scuola "San Tommaso" e l'aumento dei casi in città. Si tratta del primo caso tra i comuni di nord barese (clicca qui ).
In autunno il vero salto in avanti si è avuto il 14 ottobre, quando da 5 positivi si è raddoppiato il dato con ulteriori 5 positivi e quindi col passaggio a 10 persone che avevano contratto il Covid19. Va altresì specificato, sempre osservando i dati sulla curva del contagio, che in un mese, cioè dal 14 ottobre al 14 novembre, su Giovinazzo si è passati da 10 a 106 positivi, un balzo evidentissimo anche dalla grafica allegata.
Secondo i dati forniti dalla Prefettura del capoluogo regionale, sono stati altri due gli incrementi che hanno segnato un momento nero per la comunità giovinazzese: si tratta delle 72 ore tra il 29 ottobre ed il 1° novembre, quando i positivi sono aumentati da 34 a 45, del balzo in avanti tra il 4 ed il 6 novembre, con un incremento dei contagiati da 49 a 62, e infine di quello tra il 7 ed il 9 novembre, allorquando il virus ha colpito altre 19 persone, portando il totale ad 81. Ultima impennata tra il 9 ed il 12 novembre scorso, con ulteriori 19 casi.
Attualmente ci sono 106 positivi (dato fermo al 15 novembre) e diverse persone in attesa di tampone, ma molti pazienti sembrano sulla via della guarigione. Il totale delle persone che a Giovinazzo hanno contratto il virus in questa seconda ondata è pari a 159. Tra di esse anche due vittime, da aggiungersi all'altro decesso risalente al 26 marzo scorso.
Infine un riferimento alla fascia d'età dei contagiati. A tutto il 12 novembre, le più esposte al virus a Giovinazzo paiono essere state, in questa seconda ondata, le persone con un'età compresa tra 40 e 49 anni (36) e quelle tra 50 e 59 anni (30). Poi hanno contratto il virus giovani tra i 30 ed i 39 anni (19) e quelli tra i 20 ed i 29 anni (18, spesso vettori nelle loro famiglie). Confortante il dato sugli anziani con 4 positivi collocati nella forbice tra 80 ed 89 anni, mentre una decina erano quelli compresi tra i 70 ed i 79 anni. A quella data erano 10 anche i ragazzini tra 10 e 19 anni ad essersi contagiati.
Dati che devono necessariamente scendere ancora tanto, grazie al rispetto delle regole imposte da Governo e Regione Puglia, se si vuole ridurre il peso sulle nostre strutture sanitarie (su cui negli anni ci sono stati tagli, di cui poi la politica dovrà rendere conto) e rientrare ad una normalità che almeno preveda la convivenza con un nemico subdolo e silenzioso, in attesa di un vaccino o di cure unanimemente efficaci.
LE RIFLESSIONI SULL'EVOLUZIONE DELL'EPIDEMIA A GIOVINAZZO
Osservando il grafico relativo alla curva del contagio, si può dedurre come i mesi di giugno e luglio siano stati i migliori, ma solo in tre periodi Giovinazzo ha avuto contagi zero: si è trattato del 23 maggio, del periodo dal 6 al 17 giugno e dal 26 luglio al 10 agosto. In tutti gli altri segmenti temporali sul territorio cittadino c'era almeno un positivo. Il dato però interessante è che con l'innesco di 6 casi del 10 agosto il contagio ha di fatto ripreso a circolare nella popolazione giovinazzese senza sosta .In autunno il vero salto in avanti si è avuto il 14 ottobre, quando da 5 positivi si è raddoppiato il dato con ulteriori 5 positivi e quindi col passaggio a 10 persone che avevano contratto il Covid19. Va altresì specificato, sempre osservando i dati sulla curva del contagio, che in un mese, cioè dal 14 ottobre al 14 novembre, su Giovinazzo si è passati da 10 a 106 positivi, un balzo evidentissimo anche dalla grafica allegata.
Secondo i dati forniti dalla Prefettura del capoluogo regionale, sono stati altri due gli incrementi che hanno segnato un momento nero per la comunità giovinazzese: si tratta delle 72 ore tra il 29 ottobre ed il 1° novembre, quando i positivi sono aumentati da 34 a 45, del balzo in avanti tra il 4 ed il 6 novembre, con un incremento dei contagiati da 49 a 62, e infine di quello tra il 7 ed il 9 novembre, allorquando il virus ha colpito altre 19 persone, portando il totale ad 81. Ultima impennata tra il 9 ed il 12 novembre scorso, con ulteriori 19 casi.
Attualmente ci sono 106 positivi (dato fermo al 15 novembre) e diverse persone in attesa di tampone, ma molti pazienti sembrano sulla via della guarigione. Il totale delle persone che a Giovinazzo hanno contratto il virus in questa seconda ondata è pari a 159. Tra di esse anche due vittime, da aggiungersi all'altro decesso risalente al 26 marzo scorso.
Infine un riferimento alla fascia d'età dei contagiati. A tutto il 12 novembre, le più esposte al virus a Giovinazzo paiono essere state, in questa seconda ondata, le persone con un'età compresa tra 40 e 49 anni (36) e quelle tra 50 e 59 anni (30). Poi hanno contratto il virus giovani tra i 30 ed i 39 anni (19) e quelli tra i 20 ed i 29 anni (18, spesso vettori nelle loro famiglie). Confortante il dato sugli anziani con 4 positivi collocati nella forbice tra 80 ed 89 anni, mentre una decina erano quelli compresi tra i 70 ed i 79 anni. A quella data erano 10 anche i ragazzini tra 10 e 19 anni ad essersi contagiati.
Dati che devono necessariamente scendere ancora tanto, grazie al rispetto delle regole imposte da Governo e Regione Puglia, se si vuole ridurre il peso sulle nostre strutture sanitarie (su cui negli anni ci sono stati tagli, di cui poi la politica dovrà rendere conto) e rientrare ad una normalità che almeno preveda la convivenza con un nemico subdolo e silenzioso, in attesa di un vaccino o di cure unanimemente efficaci.