I 5 Stelle raccontano la loro idea di Paese

Ieri sera incontro con gli elettori per Francesca Galizia e Angela Bruna Piarulli

giovedì 1 marzo 2018 0.40
A cura di Gianluca Battista
Raccontarsi al Paese senza il filtro di quei media che, a loro parere, distorcono la realtà per interessi degli editori.

Il MoVimento 5 Stelle ha incontrato gli elettori ieri sera, presso la Sala concerti della Scuola Musical "Filippo Cortese". Un modo per farsi conoscere ed avvicinare simpatizzanti ed indecisi, illustrando loro un programma scandito in 20 punti, frutto del risultato della volontà della base emersa dalla piattaforma Rousseau.

Francesca Galizia, candidata giovinazzese nell'uninominale per la Camera dei Deputati, e Angela Bruna Piarulli, che corre al Senato della Repubblica, hanno voluto porre l'accento sulle proposte del MoVimento 5 Stelle, dando spazio anche agli interventi del pubblico (fatto assai raro in campagna elettorale) e dei giornalisti.

La dottoressa di ricerca giovinazzese ha tracciato alcuni aspetti importanti del programma pentastellato in fatto di lavoro, welfare, scuola ed università, non prima di aver rimarcato come sia una fandonia quella dei candidai 5 Stelle senza preparazione, improvvisati in politica.

Francesca Galizia ha così annunciato il programma per una "Smart Nation", ovvero per una nazione che investa in opere preventive dei grandi disastri naturali e in una industria "green", che tenga presente le più importanti innovazioni presenti già in altri Paesi europei. Questo, secondo la candidata alla Camera dei Deputati, porterà «alla creazione di circa 200 mila posti di lavoro», dando spazio anche ai giovani che hanno voglia di creare piccole e medie imprese 2.0.

Strettamente collegati a questo grande progetto su scala nazionale è la promozione del territorio, delle peculiarità enogastronomiche e delle bellezze paesaggistiche di ciascuna regione. Ma per far questo, ha specificato la Galizia, occorrono investimenti cospicui nella formazione dei giovani. Tutto ciò passa per nuovi fondi messi a disposizione dell'Università e della Scuola pubblica, «maltrattate prima dalla Gelmini, poi dalla sinistra». Ed a proposito di formazione, il MoVimento 5 Stelle propone la "Flex Security", ossia una sicurezza flessibile per figure professionali da formare. Scomparso in Italia il vecchio apprendistato, messo troppo presto e malamente da parte, c'è quindi bisogno di tornare ad investire per dare chance lavorative agli under 30, avvicinandoli al mercato del lavoro, ma dando loro gli strumenti per adeguarsi all'economia sempre in cambiamento. Non una formazione in un solo settore, dunque, ma la possibilità di avere ragazzi e ragazze pronti ad impegnarsi in vari ambiti anche quando la situazione economica del Paese dovesse mutare.

Sul Reddito di Cittadinanza, Francesca Galizia è stata chiara: «Non si tratta di una proposta campata in aria - ha detto -, peraltro scopiazzata male da varie forze politiche. Si tratta di una misura che prevede di dare 780 euro al mese a persone che cercano lavoro, attraverso un sistema di verifica rigidissimo ed una tracciabilità della loro situazione». Si evita in questa maniera di creare quelli che i 5 Stelle definiscono "bacini di dipendenza" dalla politica, che così non potrebbe più influenzare il voto attraverso promesse di posti di lavoro. Il costo totale è di 17 miliardi circa, con 2 miliardi destinati ai centri per l'impiego, preposti alla formazione. Se venissero rifiutate tre proposte di lavoro, i cittadini destinatari non usufruirebbero più di una misura, che resta a tempo e vincolata all'inserimento nel mercato lavorativo.

Altri due aspetti del suo discorrere hanno colpito i simpatizzanti presenti. Il primo è quello relativo al sostegno alle imprese, per cui il MoVimento 5 Stelle prospetta di ridurre l'IRPEF, aumentando la No Tax Area da 8.000 a 10.000 euro, dimezzando l'IRAP e eliminando i costosissimi studi di settore. L'altro aspetto riguarda il sostegno alle famiglie: Francesca Galizia ha precisato come in Italia si spenda solo l'1,5% del Pil per agevolare la maternità e le politiche familiari in genere. Il MoVimento 5 Stelle propone un congruo supporto economico in base al reddito per asili nido, evitando che le donne perdano i propri posti di lavoro perché in attesa di un figlio.

Angela Bruna Piarulli ha invece chiarito che i grillini non intendono in alcun modo tagliare sui costi delle forze dell'ordine, come annunciato da alcuni avversari politici, puntando invece sulla lotta alla criminalità ed alla illegalità diffusa senza sconti di sorta. Da direttrice del carcere di Trani, inoltre, la Piarulli ha fatto notare come spesso in cella «avvenga una radicalizzazione di alcuni detenuti stranieri, pronti poi, una volta usciti e non espulsi,a compiere atti terroristici». Per questo il MoVimento 5 Stelle intende puntare su un controllo rigido dell'arrivo in Italia di migranti, chiedendo all'Europa un maggiore impegno e cercando di assumere mediatori interculturali, anello spesso mancante per comprendere le reali esigenze di chi giunge nel nostro Paese.

La candidata nel Collegio uninominale al Senato ha anche evidenziato come, per compire un reale progresso della nostra nazione, ci sia l'esigenza di ridurre il numero di leggi, spesso in contrasto tra loro. Ve ne sarebbero circa 400 inutili, accorpabili ad altre norme. «Non servono nuove leggi in Italia - ha rimarcato la Piarulli -, ma l'accorpamento e l'applicazione delle norme già esistenti». Ed un altro passo verso i cittadini, il MoVimento 5 Stelle intende compierlo con il completamento della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Non più 16.000 registri spalmati su ogni settore della vita pubblica, ma un unico grande contenitore telematico che, come accade in Paesi più avanzati del nostro, risponda ai criteri di trasparenza e porti lo Stato a conoscere il quadro complessivo della situazione e delle esigenze del cittadino.

E poi c'è la questione meridionale, l'eterna questione meridionale, su cui i candidati del MoVimento 5 Stelle puntano moltissimo. Deve essere il Mezzgiorno la porzione d'Italia in cui investire di più, contrastando l'idea salviniana "nordcentrica".

Per far questo i pentastellati chiedono dai 5 ai 10 anni, perché "bacchette magiche" non ce ne sono. Ma il loro impegno, secondo quanto detto da Francesca Galizia e Angela Bruna Piarulli, sarà costante, con un monito alla gente comune: «La gestione della Res Publica - hanno spiegato - nella nostra concezione viene dal basso, dalla gente che deve concretamente partecipare alle decisioni. Oggi il MoVimento 5 Stelle - ha concluso la direttrice del carcere di Trani - è più maturo di qualche anno fa ed è il momento per governare questo Paese».