Guardare e riflettere
Questa mattina la lettura scenica del "Don Chisciotte" a cura di "Senza Piume"
mercoledì 18 febbraio 2015
04.00
Un appuntamento formativo e nel contempo educativo si terrà questa mattina a cura della Rete Scolastica impegnata attivamente sul nostro territorio. Questa mattina sarà di scena la compagnia teatrale "Senza Piume" (in foto con il Collettivo Polartis durante le lettura scenica "Il volo", ndr) che proporrà la sua lettura scenica, frutto di una rivisitazione molto libera, del Don Chisciotte di Miguel de Cervantes.
L'iniziativa, scaturita dal Progetto teatrale scolastico "Diversi Fratelli", si terrà nella sala-teatro del Convento dei Frati Cappuccini in due diversi momenti (ore 09.30 e ore 11.30). Il romanzo racconta dei viaggi, delle avventure e delle fantasticherie del cavaliere Don Chisciotte della Manchia, che decise di rinnovare le gesta dei cavalieri erranti con il preciso intento di aiutare i deboli e sconfiggere i prepotenti. Oltre a questa lettura scenica, il Progetto prevede l'attivazione di percorsi e laboratori teatrali rivolti a studenti della scuola secondaria, seguendo la finalità del "rispetto dei rapporti interpersonali e dell'inclusione giovanile". La lettura scenica è una rivisitazione teatrale libera del Don Chisciotte nata da un lavoro di scrittura creativa e autobiografica svolto con un gruppo di pazienti psichiatrici. Un incontro-dibattito seguirà alla visione della lettura scenica, in modo che i giovani spettatori, alunni delle scuole primarie e secondarie inferiori, possano completare la comprensione e interiorizzare le tematiche affrontate, per poi impostare il lavoro di rielaborazione da svolgere autonomamente in classe con i loro insegnanti. A tal fine sarà data ai docenti una completa scheda didattica con l'indicazione delle tematiche ed alcuni spunti di lavoro.
A Damiano Nirchio, portavoce del gruppo teatrale "Senza Piume", abbiamo chiesto quale sia il messaggio che emerge forte e chiaro dalla visione del loro spettacolo: «Il messaggio che vogliamo trasmettere fa riferimento alla diversità vista come ricchezza e qualità. La diversità - ha proseguito l'attore giovinazzese - è un dato che appartiene ad ognuno di noi, è presente in tutte le persone perché siamo tutti diversi e possediamo differenti capacità. La diversità è bellezza, è un elemento che deve unire non dividere ed è un bene per la collettività, che nel rispetto di ognuno può portare al confronto ed alla condivisione».
L'assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, si dice «entusiasta di questo rapporto sempre più stretto ed appagante che si sta creando tra scuola e teatro. A Giovinazzo abbiamo molte eccellenze e professionalità in questo campo - ha evidenziato il numero 2 a Palazzo di Città -. È giusto quindi creare le situazioni e le opportunità per offrire agli studenti l'occasione per innamorarsi di quest'arte e per poter crescere dal punto di vista umano grazie al messaggio che l'arte scenica è capace di evidenziare, in modo del tutto speciale e molto apprezzato dagli studenti di ogni età».
L'iniziativa, scaturita dal Progetto teatrale scolastico "Diversi Fratelli", si terrà nella sala-teatro del Convento dei Frati Cappuccini in due diversi momenti (ore 09.30 e ore 11.30). Il romanzo racconta dei viaggi, delle avventure e delle fantasticherie del cavaliere Don Chisciotte della Manchia, che decise di rinnovare le gesta dei cavalieri erranti con il preciso intento di aiutare i deboli e sconfiggere i prepotenti. Oltre a questa lettura scenica, il Progetto prevede l'attivazione di percorsi e laboratori teatrali rivolti a studenti della scuola secondaria, seguendo la finalità del "rispetto dei rapporti interpersonali e dell'inclusione giovanile". La lettura scenica è una rivisitazione teatrale libera del Don Chisciotte nata da un lavoro di scrittura creativa e autobiografica svolto con un gruppo di pazienti psichiatrici. Un incontro-dibattito seguirà alla visione della lettura scenica, in modo che i giovani spettatori, alunni delle scuole primarie e secondarie inferiori, possano completare la comprensione e interiorizzare le tematiche affrontate, per poi impostare il lavoro di rielaborazione da svolgere autonomamente in classe con i loro insegnanti. A tal fine sarà data ai docenti una completa scheda didattica con l'indicazione delle tematiche ed alcuni spunti di lavoro.
A Damiano Nirchio, portavoce del gruppo teatrale "Senza Piume", abbiamo chiesto quale sia il messaggio che emerge forte e chiaro dalla visione del loro spettacolo: «Il messaggio che vogliamo trasmettere fa riferimento alla diversità vista come ricchezza e qualità. La diversità - ha proseguito l'attore giovinazzese - è un dato che appartiene ad ognuno di noi, è presente in tutte le persone perché siamo tutti diversi e possediamo differenti capacità. La diversità è bellezza, è un elemento che deve unire non dividere ed è un bene per la collettività, che nel rispetto di ognuno può portare al confronto ed alla condivisione».
L'assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, si dice «entusiasta di questo rapporto sempre più stretto ed appagante che si sta creando tra scuola e teatro. A Giovinazzo abbiamo molte eccellenze e professionalità in questo campo - ha evidenziato il numero 2 a Palazzo di Città -. È giusto quindi creare le situazioni e le opportunità per offrire agli studenti l'occasione per innamorarsi di quest'arte e per poter crescere dal punto di vista umano grazie al messaggio che l'arte scenica è capace di evidenziare, in modo del tutto speciale e molto apprezzato dagli studenti di ogni età».