Grossa tartaruga marina spiaggiata alla Trincea
Rinvenuta ormai priva di vita ieri pomeriggio sull'arenile di Ponente
mercoledì 7 luglio 2021
10.33
Alcuni bagnanti hanno avvistato a riva una grossa tartaruga marina della specie caretta caretta. È sembrata semplicemente in difficoltà ed hanno subito avvisato la Guardia Costiera, che, giunta sul posto, a Ponente, ha trovato l'animale privo di vita. E purtroppo per la costa a nord di Bari non è un caso sporadico. Anzi.
L'esemplare, piuttosto grosso, 70 chilogrammi di peso e con una lunghezza del carapace di circa 88 centimetri, è stato rinvenuto in località Trincea, su lungomare Marina Italiana. L'animale, un maschio della specie caretta caretta, la tartaruga marina più comune del Mediterraneo, una specie diffusa in molti mari del mondo, ma ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane, era privo di vita ed è stato successivamente prelevato dagli uomini dell'Ufficio Locale Marittimo.
Sul posto, assieme ai militari, per i rilievi di rito, anche il veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale, la Polizia Locale ed i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta. «In genere si hanno gli spiaggiamenti di tartarughe ormai senza vita - spiega Pasquale Salvemini - dopo giornate di maltempo. In questo caso è stato il maestrale a spingere l'animale sulla battigia a nord di Giovinazzo. Era in una fase di decomposizione, molto probabilmente finita in una rete da pesca».
In queste settimane sono stati numerosi gli spiaggiamenti di esemplari di caretta caretta. «Con il dipartimento di Medicina Veterinaria di Bari - termina Salvemini - stiamo studiando una patologia letale: il gas embolico che, con l'annegamento, è una delle cause principali che determinano la decimazione della specie».
L'esemplare, piuttosto grosso, 70 chilogrammi di peso e con una lunghezza del carapace di circa 88 centimetri, è stato rinvenuto in località Trincea, su lungomare Marina Italiana. L'animale, un maschio della specie caretta caretta, la tartaruga marina più comune del Mediterraneo, una specie diffusa in molti mari del mondo, ma ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane, era privo di vita ed è stato successivamente prelevato dagli uomini dell'Ufficio Locale Marittimo.
Sul posto, assieme ai militari, per i rilievi di rito, anche il veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale, la Polizia Locale ed i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta. «In genere si hanno gli spiaggiamenti di tartarughe ormai senza vita - spiega Pasquale Salvemini - dopo giornate di maltempo. In questo caso è stato il maestrale a spingere l'animale sulla battigia a nord di Giovinazzo. Era in una fase di decomposizione, molto probabilmente finita in una rete da pesca».
In queste settimane sono stati numerosi gli spiaggiamenti di esemplari di caretta caretta. «Con il dipartimento di Medicina Veterinaria di Bari - termina Salvemini - stiamo studiando una patologia letale: il gas embolico che, con l'annegamento, è una delle cause principali che determinano la decimazione della specie».