Governo, Depalma fa gli auguri all'esecutivo ma critica 5 Stelle e PD

Una lunga riflessione su Facebook del primo cittadino giovinazzese

venerdì 6 settembre 2019 5.38
Che il MoVimento 5 Stelle non gli piacesse sin dalla sua genesi era chiaro a tutti e lui non ne ha mai fatto mistero, ma che Tommaso Depalma attacchi in qualche misura il Partito Democratico nazionale è fatto raro, poiché non ha mai nascosto di avere dissidi per ovvie ragioni amministrative solo con una parte di quello locale e di avere un'intesa su molte cose con quello regionale.

Ieri il sindaco di Giovinazzo ha affidato a Facebook le riflessioni sul nascente esecutivo guidato nuovamente dal dauno Giuseppe Conte e pur riconoscendone la legittimità piena da un punto di vista Costituzionale ed augurando buon lavoro all'intero Governo, così come aveva sempre fatto in passato, ha tenuto a precisare il suo punto di vista e non l'ha "toccata piano" per dirla in gergo calcistico.

«Finalmente i 5 Stelle sono definitivamente diventati "uguali" a tutti gli altri - è stato l'incipit -. In campagna elettorale (ma anche fino ai giorni scorsi) hanno sparlato e sparato melma su Berlusconi, Renzi e Salvini. Ora mancherebbe loro solo l'alleanza con Berlusconi, mentre con gli altri due hanno già...dato. Quindi la realtà è che in campagna elettorale si sono raccontate frottole, perché poi la realtà dei fatti cambia totalmente le carte in tavola e si fanno cose molto diverse da quelle promesse. Come accaduto su Ilva, Tap, ecc.

Trovo curioso - ha proseguito Depalma - che chi vuole tagliare i parlamentari (giustamente), ha moltiplicato poltrone di ministri (e conseguenti sottosegretari) per tenere tutti contenti. Proprio come si faceva nelle vituperate prima e seconda repubblica.

Di Maio "scappa" dal Ministero del Lavoro e dalle altre deleghe che aveva - si legge ancora nel post del sindaco di Giovinazzo -, lasciando per strada tutti i lavoratori coinvolti nelle circa 160 vertenze di crisi lavorative aperte sul tavolo del MISE. Tra l'altro il suo Ministero viene smembrato in altri Ministeri e ora chissà a chi toccherà riprendere il bandolo della matassa. Io avrei gradito che un leader politico (come Di Maio vuole ritenersi) avesse gli attributi di chiudere le tante vertenze che con lui si sono aperte, continuando a tenere quel Ministero così nevralgico e importante per il lavoro. Spero che tutti quei lavoratori non vengano lasciati soli. Tra l'altro come Ministro degli Esteri, secondo me, farà poco o nulla, perché all'Estero al momento l'unico che ha stima e considerazione è il Premier Conte e Di Maio è colui che all'epoca ha preferito scimmiottare i gillet gialli di Parigi, piuttosto che avere un profilo da Ministro. Una delle tante cose grottesche di questa politica impazzita. Chissà le risate che si stanno facendo all'Eliseo.

Trovo avvilente - è invece un'amara riflessione da amministratore locale - che il Ministro per il Sud venga nominato nuovamente "senza portafoglio". In buona sostanza, solo chiacchiere e distintivo e zero risorse concrete.
Sul PD
- chiosa sferzante - è inutile argomentare, perlomeno quelli sono sempre stati coerenti nel loro essere "trapezisti" parlamentari. Quindi nulla di nuovo sotto il sole».

Depalma è da tempo impegnato in Italia in Comune, il movimento che ha nel sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio il suo leader regionale e che punta a ritagliarsi un posto a livello nazionale. La vocazione del movimento è quella di partire da chi amministra i territori, evitando ideologie troppo marcate. Anche per questo, per un certo pragmatismo che incarna bene lui e la stessa compagine politica, l'ultima parte del messaggio del primo cittadino giovinazzese è un auspicio su quanto potrà accadere nei prossimi mesi: «Tutto ciò premesso, ora bisogna che il nuovo Governo lavori e magari risolva i tanti problemi in campo, a partire dall'evitare l'aumento dell'Iva senza mettere altre tasse e balzelli per trovare le coperture dei 23 MLD necessari.

Per questo, fatte queste mie piccole considerazioni - continua Depalma -, aspetto di vedere le scelte del Governo e i risultati che arriveranno per dare un giudizio sull'operato dell' esecutivo, è inutile commentare quanto accaduto da Marzo 2018 ad oggi, potremmo scrivere una enciclopedia di barzellette. Hanno detto di tutto e su tutti e fatto il contrario di tutto e con ...tutti.

Però siamo tutti italiani, il Parlamento lo eleggono i cittadini e quindi buon lavoro a tutto il Parlamento e rispetto "a prescindere" per chi ci rappresenta, per i rappresentanti del Popolo Italiano», la sua conclusione da amministratore.