Gli scatti di Nicole Depergola in mostra a New York
Il racconto di una passione che diventa professione
domenica 31 marzo 2024
La fotografia è un'autentica forma di arte oltre che di comunicazione, perché è una trasmissione di suggestioni che passa attraverso immagini lì a suscitare emozioni. Un talento autentico del quale vi abbiamo raccontato tempi addietro, in occasione di una sua mostra fotografia molto interessante, è di sicuro Nicole Depergola, classe 1990, giovinazzese emigrata altrove dai venti ai trent'anni e tornata come molti "in patria" dopo la pandemia.
La sua professione di logopedista scorre accanto ad una grande passione, la fotografia. Nicole Depergola ha iniziato a studiare fotografia quando aveva diciotto anni, per poi approfondire gli studi con vari corsi di formazione, workshop , frequentando una scuola di fotografia, la Scuola Camera Chiara di Bari e facendo tantissima pratica. Le abbiamo subito chiesto che cosa è per lei la fotografia. «In una società nella quale è difficile esprimere, soprattutto a parole, le proprie fragilità, in cui è difficile dare un nome alle cose e soprattutto a sensazioni e sentimenti, la fotografia ha rappresentato il mio mezzo di dialogo col mondo a questo livello», ci ha detto Nicole Depergola.
Tutto ciò che avrei voluto dire, ma non sono riuscita a tradurre in frasi, o lì dove il verbale non ha trovato spazio è contenuto nei miei scatti.
Per me la fotografia è anche strumento di ricerca del sé e un modo per autodeterminarsi nel mondo, per dire "io ci sono e sono questa"». La fotografa di Giovinazzo in questi giorni si trova a New York perché ha portato in mostra una sua foto inserita in una Collettiva di Fotografia di ampio respiro internazionale. Ecco cosa ci ha detto a proposito della prestigiosa iniziativa.
«Questa esperienza - ha affermato la fotografa - è nata dal lavoro di due curatori d'arte Martin Vegas e Laura Tota che da anni si spendono per creare delle dimensioni espositive che includano a livello internazionale sia fotografi e fotografe affermate che artisti e artiste emergenti. Durante il periodo della pandemia c'è stata una forte urgenza espressiva rispetto a quello che stavamo vivendo e il mondo dell'arte si è fatto motore di racconti, creazioni di archivi, nascita di collettivi. È stato un periodo molto produttivo ed ho conosciuto davvero tante persone facendo rete grazie alla fotografia. Paradossalmente ho scattato più foto in quel periodo stando chiusa in casa che non in altri periodi in cui si poteva uscire. Ricordo che non sapevamo neanche che ne sarebbe stato di noi, della nostra estate, se avrei potuto rivedere il mare, vivevo a Ostuni in quel periodo. Così pubblicai questa foto intitolata "Choosing my suntan 2020", scegliendo la mia abbronzatura del 2020. È così che lo scatto è stato adocchiato dai curatori di questi circuito, selezionandomi per Parigi 2021 nella mostra "ImageNation Paris".
Di lì mi hanno dato la possibilità di partecipare anche alle altre edizioni e mi hanno selezionata per New York 2024.Alla mostra che si terrà a New York esporrò una foto a cui sono molto legata. È una foto che parla di me, della mia famiglia e di un episodio significativo della mia vita. Sono felicissima di esporre insieme ad artisti di respiro internazionale che stimo molto. Saranno con me altri tre pugliesi: le due fotografe salentine Chiara Vantaggiato e Tatiana Cardellicchio ed il fotografo Vito Lauciello di Terlizzi».
La sua carriera di fotografa è costellata di premi e riconoscimenti perché il suo talento professionale è balzato agli occhi di esperti del settore. «Ci sono state diverse occasioni in cui un mio scatto è stato selezionato per delle pubblicazioni-ha così proseguito Nicole Depergola. Per esempio nel 2020 mi hanno dedicato un articolo sul magazine francese di fotografia contemporanea Fisheye Le Mag (il link dell'articolo: https://fisheyemagazine.fr/en/article/readers-picks-343/ ). Nel 2021 un mio collage fotografico è stato selezionato dalla giuria del pHest-Festival internazionale di fotografia e arte di Monopoli per l'esposizione "Reunion Calling". Il mio collage era un omaggio alla musica, a mio nonno Raffaele e al "Sestetto Verde", che qualche giovinazzese ricorderà. A maggio 2021 ho preso parte alla pubblicazione del IV volume di Bestselected Book a cura di Vanni Pandolfi, una pubblicazione che riunisce diversi fotografi e fotografe emergenti internazionali. Sia nel 2021 che nel 2023, come vi dicevo, due miei scatti sono stati selezionati dal circuito Imagenation Paris per delle esposizioni collettive internazionali a Parigi e Milano e in questi giorni a New York. Sempre lo scorso anno un mio scatto è stato incluso nella IV edizione del magazine tedesco The Smart View Zine a cura di Rosa Roth».
Come Nicole Depergola definisce la sua fotografia? «La mia fotografia si muove parallelamente su due progetti: uno di ricerca personale, come mezzo d'introspezione ed espressione del sé accostando paesaggi urbani e bucolici all'elemento umano e sfruttando ritratti e autoritratti per esprimere le sensazioni del momento; e uno di fotografia musicale "Scatola Enne", svolgendo lavori in tutta la regione e fuori per diverse webzine di musica (PugliaRock, 100Decibel, Rockit.it ) e diversi festival d'importanza regionale e nazionale», ha chiosato.
La sua professione di logopedista scorre accanto ad una grande passione, la fotografia. Nicole Depergola ha iniziato a studiare fotografia quando aveva diciotto anni, per poi approfondire gli studi con vari corsi di formazione, workshop , frequentando una scuola di fotografia, la Scuola Camera Chiara di Bari e facendo tantissima pratica. Le abbiamo subito chiesto che cosa è per lei la fotografia. «In una società nella quale è difficile esprimere, soprattutto a parole, le proprie fragilità, in cui è difficile dare un nome alle cose e soprattutto a sensazioni e sentimenti, la fotografia ha rappresentato il mio mezzo di dialogo col mondo a questo livello», ci ha detto Nicole Depergola.
Tutto ciò che avrei voluto dire, ma non sono riuscita a tradurre in frasi, o lì dove il verbale non ha trovato spazio è contenuto nei miei scatti.
Per me la fotografia è anche strumento di ricerca del sé e un modo per autodeterminarsi nel mondo, per dire "io ci sono e sono questa"». La fotografa di Giovinazzo in questi giorni si trova a New York perché ha portato in mostra una sua foto inserita in una Collettiva di Fotografia di ampio respiro internazionale. Ecco cosa ci ha detto a proposito della prestigiosa iniziativa.
«Questa esperienza - ha affermato la fotografa - è nata dal lavoro di due curatori d'arte Martin Vegas e Laura Tota che da anni si spendono per creare delle dimensioni espositive che includano a livello internazionale sia fotografi e fotografe affermate che artisti e artiste emergenti. Durante il periodo della pandemia c'è stata una forte urgenza espressiva rispetto a quello che stavamo vivendo e il mondo dell'arte si è fatto motore di racconti, creazioni di archivi, nascita di collettivi. È stato un periodo molto produttivo ed ho conosciuto davvero tante persone facendo rete grazie alla fotografia. Paradossalmente ho scattato più foto in quel periodo stando chiusa in casa che non in altri periodi in cui si poteva uscire. Ricordo che non sapevamo neanche che ne sarebbe stato di noi, della nostra estate, se avrei potuto rivedere il mare, vivevo a Ostuni in quel periodo. Così pubblicai questa foto intitolata "Choosing my suntan 2020", scegliendo la mia abbronzatura del 2020. È così che lo scatto è stato adocchiato dai curatori di questi circuito, selezionandomi per Parigi 2021 nella mostra "ImageNation Paris".
Di lì mi hanno dato la possibilità di partecipare anche alle altre edizioni e mi hanno selezionata per New York 2024.Alla mostra che si terrà a New York esporrò una foto a cui sono molto legata. È una foto che parla di me, della mia famiglia e di un episodio significativo della mia vita. Sono felicissima di esporre insieme ad artisti di respiro internazionale che stimo molto. Saranno con me altri tre pugliesi: le due fotografe salentine Chiara Vantaggiato e Tatiana Cardellicchio ed il fotografo Vito Lauciello di Terlizzi».
La sua carriera di fotografa è costellata di premi e riconoscimenti perché il suo talento professionale è balzato agli occhi di esperti del settore. «Ci sono state diverse occasioni in cui un mio scatto è stato selezionato per delle pubblicazioni-ha così proseguito Nicole Depergola. Per esempio nel 2020 mi hanno dedicato un articolo sul magazine francese di fotografia contemporanea Fisheye Le Mag (il link dell'articolo: https://fisheyemagazine.fr/en/article/readers-picks-343/ ). Nel 2021 un mio collage fotografico è stato selezionato dalla giuria del pHest-Festival internazionale di fotografia e arte di Monopoli per l'esposizione "Reunion Calling". Il mio collage era un omaggio alla musica, a mio nonno Raffaele e al "Sestetto Verde", che qualche giovinazzese ricorderà. A maggio 2021 ho preso parte alla pubblicazione del IV volume di Bestselected Book a cura di Vanni Pandolfi, una pubblicazione che riunisce diversi fotografi e fotografe emergenti internazionali. Sia nel 2021 che nel 2023, come vi dicevo, due miei scatti sono stati selezionati dal circuito Imagenation Paris per delle esposizioni collettive internazionali a Parigi e Milano e in questi giorni a New York. Sempre lo scorso anno un mio scatto è stato incluso nella IV edizione del magazine tedesco The Smart View Zine a cura di Rosa Roth».
Come Nicole Depergola definisce la sua fotografia? «La mia fotografia si muove parallelamente su due progetti: uno di ricerca personale, come mezzo d'introspezione ed espressione del sé accostando paesaggi urbani e bucolici all'elemento umano e sfruttando ritratti e autoritratti per esprimere le sensazioni del momento; e uno di fotografia musicale "Scatola Enne", svolgendo lavori in tutta la regione e fuori per diverse webzine di musica (PugliaRock, 100Decibel, Rockit.it ) e diversi festival d'importanza regionale e nazionale», ha chiosato.