«Gli anziani di Villa Giovanni XXIII accuditi in sicurezza»
Il direttore Castro chiarisce: «Col personale falcidiato, impossibile rispondere celermente. Ma sono tutti in buone condizioni»
sabato 23 gennaio 2021
0.49
Non c'è alcuna volontà né interesse a far mancare le informazioni ai parenti degli ospiti ma con l'organico ridimensionato dai contagi rispondere in tempi celeri a tutti è impossibile.
È questa, in estrema sintesi, la situazione rappresentata da Nicola Castro, direttore di Villa Giovanni XXIII, la residenza per anziani di Bitonto investita da un focolaio Covid che ha colpito 80 pazienti e 30 operatori. Nelle scorse ore, pur nella fiducia generale della maggior parte dei familiari con parenti nella struttura, erano emerse alcune lamentele, provenienti anche da famiglie di Giovinazzo, circa la difficoltà di mettersi in contatto col personale per avere notizie sui propri congiunti.
«Comprendiamo benissimo la preoccupazione dei familiari ansiosi di avere notizie sullo stato di salute dei propri amati – ha detto Castro a l Network Viva – ma con l'organico falcidiato dalle assenze dovute ai contagi è impossibile rispondere tempestivamente a tutti i congiunti dei nostri 135 ospiti. Tutti, però, erano stati informati che sarebbero stati avvertiti in caso di variazione di una certa entità nelle condizioni cliniche degli ospiti accuditi. Al momento, però, fortunatamente, non c'è stata alcuna necessità di farlo: tutti i contagiati sono infatti asintomatici e solo alcuni paucisintomatici, tanto che non c'è stata nemmeno l'esigenza di ricorrere ad alcuna assistenza sanitaria di emergenza/urgenza».
«La situazione, infatti, al momento sembra essere sotto controllo - rileva il direttore - anche se è vietato abbassare la guardia. Purtroppo siamo difronte ad un nemico subdolo ed è impossibile fare previsioni a lungo termine. Di certo i familiari possono stare tranquilli: i nostri ospiti sono accuditi con professionalità e attenzione e i nostri medici sono costantemente in clinica per intervenire in caso di emergenza. Vengono effettuati ogni giorno 4 triage ad ognuno degli anziani in struttura, col personale completamente dedicato alla loro cura nonostante la mancanza di operatori. Difficile in queste condizioni avere modo di rispondere in tempi stretti alle chiamate dei parenti delle 135 persone ospitate in struttura».
Già da domani la situazione potrebbe migliorare, grazie all'affiancamento col personale del Distretto sanitario di Bitonto, coordinato dalla dottoressa Squicciarini. «Con la quale siamo sempre in stretto contatto – tiene a precisare Nicola Castro – così come siamo in contatto costante con i medici di base che stabiliscono le cure di ogni singolo ospite e con le USCA, per un monitoraggio sanitario che è davvero a 360°. A chi è fuori dalla struttura chiediamo pazienza e fiducia: la stessa che hanno riposto in noi in tutti questi anni perché il livello di professionalità e dedizione che stiamo riversando sui nostri ospiti è come sempre su livelli di eccellenza».
È questa, in estrema sintesi, la situazione rappresentata da Nicola Castro, direttore di Villa Giovanni XXIII, la residenza per anziani di Bitonto investita da un focolaio Covid che ha colpito 80 pazienti e 30 operatori. Nelle scorse ore, pur nella fiducia generale della maggior parte dei familiari con parenti nella struttura, erano emerse alcune lamentele, provenienti anche da famiglie di Giovinazzo, circa la difficoltà di mettersi in contatto col personale per avere notizie sui propri congiunti.
«Comprendiamo benissimo la preoccupazione dei familiari ansiosi di avere notizie sullo stato di salute dei propri amati – ha detto Castro a l Network Viva – ma con l'organico falcidiato dalle assenze dovute ai contagi è impossibile rispondere tempestivamente a tutti i congiunti dei nostri 135 ospiti. Tutti, però, erano stati informati che sarebbero stati avvertiti in caso di variazione di una certa entità nelle condizioni cliniche degli ospiti accuditi. Al momento, però, fortunatamente, non c'è stata alcuna necessità di farlo: tutti i contagiati sono infatti asintomatici e solo alcuni paucisintomatici, tanto che non c'è stata nemmeno l'esigenza di ricorrere ad alcuna assistenza sanitaria di emergenza/urgenza».
«La situazione, infatti, al momento sembra essere sotto controllo - rileva il direttore - anche se è vietato abbassare la guardia. Purtroppo siamo difronte ad un nemico subdolo ed è impossibile fare previsioni a lungo termine. Di certo i familiari possono stare tranquilli: i nostri ospiti sono accuditi con professionalità e attenzione e i nostri medici sono costantemente in clinica per intervenire in caso di emergenza. Vengono effettuati ogni giorno 4 triage ad ognuno degli anziani in struttura, col personale completamente dedicato alla loro cura nonostante la mancanza di operatori. Difficile in queste condizioni avere modo di rispondere in tempi stretti alle chiamate dei parenti delle 135 persone ospitate in struttura».
Già da domani la situazione potrebbe migliorare, grazie all'affiancamento col personale del Distretto sanitario di Bitonto, coordinato dalla dottoressa Squicciarini. «Con la quale siamo sempre in stretto contatto – tiene a precisare Nicola Castro – così come siamo in contatto costante con i medici di base che stabiliscono le cure di ogni singolo ospite e con le USCA, per un monitoraggio sanitario che è davvero a 360°. A chi è fuori dalla struttura chiediamo pazienza e fiducia: la stessa che hanno riposto in noi in tutti questi anni perché il livello di professionalità e dedizione che stiamo riversando sui nostri ospiti è come sempre su livelli di eccellenza».