Gli alunni dell'I.C. "Bavaro-Marconi" accolgono bimbi ucraini
Lo scorso 12 aprile una giornata che resterà storica per il comprensivo giovinazzese
mercoledì 13 aprile 2022
18.52
Una giornata davvero speciale è stata quella del 12 aprile 2022 per gli alunni dell' Istituto Comprensivo" Bavaro- Marconi", i quali hanno accolto sette alunni ucraini ospitati a Giovinazzo.
La prima ad entrare, alle 8.00 del mattino, è stata Sofia, alunna della scuola secondaria di I grado nel plesso Marconi. I docenti e i compagni di classe hanno condiviso subito con lei l'esperienza di un laboratorio artistico.
Più tardi, alle 10.00, all'interno dei plessi "Don Saverio Bavaro-Wojtyla" sono arrivati altri sei alunni della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Ad aspettarli con tanto entusiasmo nel cortile della scuola c'erano la Dirigente, Prof.ssa Giovanna Domestico, le docenti e gli alunni che, sulle note del canto "La danza dell'accoglienza", hanno dato un caloroso benvenuto ai nuovi compagni e alle loro mamme.
È stato un momento particolare, non si conosce la lingua ma ci si comprende attraverso il linguaggio degli sguardi, dell'affetto, dei sorrisi nascosti dietro le mascherine. In un arcobaleno di colori, tra girandoline e bandierine, un rappresentante di ogni classe ha preso per mano uno a uno i bambini per avviarli a questa nuova esperienza con un sorriso.
Un piccolo dono, segno di accoglienza, utile per l'avvio delle attività, è stato dato a ciascun alunno. Le docenti saranno supportate anche da un mediatore culturale in lingua ucraina, selezionato dall'Istituto, e da altre risorse interne, che offriranno a questi nuovi compagni di classe la possibilità di riallacciare il filo spezzato della loro esperienza scolastica, dando loro l'opportunità di conoscere la lingua italiana e vivere uno scambio reciproco di conoscenze.
La comunità scolastica dell'I.C. "Bavaro-Marconi", ancora una volta, ha mostrato un bell' esempio di inclusione, tendendo la mano a chi è in difficoltà, confermando che la scuola è un posto straordinario dove si diventa cittadini del mondo. La comunità scolastica è convinta di ricevere più di quanto darà.
Tutto lo sforzo organizzativo è stato condiviso con i Servizi Sociali del Comune di Giovinazzo, con la Caritas diocesana e con i privati che ospitano le famiglie ucraine. Attraverso il loro costante supporto si realizzerà un percorso impegnativo, ma molto gratificante. La ricompensa più preziosa saranno i ricordi che si condivideranno per sempre.
La prima ad entrare, alle 8.00 del mattino, è stata Sofia, alunna della scuola secondaria di I grado nel plesso Marconi. I docenti e i compagni di classe hanno condiviso subito con lei l'esperienza di un laboratorio artistico.
Più tardi, alle 10.00, all'interno dei plessi "Don Saverio Bavaro-Wojtyla" sono arrivati altri sei alunni della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Ad aspettarli con tanto entusiasmo nel cortile della scuola c'erano la Dirigente, Prof.ssa Giovanna Domestico, le docenti e gli alunni che, sulle note del canto "La danza dell'accoglienza", hanno dato un caloroso benvenuto ai nuovi compagni e alle loro mamme.
È stato un momento particolare, non si conosce la lingua ma ci si comprende attraverso il linguaggio degli sguardi, dell'affetto, dei sorrisi nascosti dietro le mascherine. In un arcobaleno di colori, tra girandoline e bandierine, un rappresentante di ogni classe ha preso per mano uno a uno i bambini per avviarli a questa nuova esperienza con un sorriso.
Un piccolo dono, segno di accoglienza, utile per l'avvio delle attività, è stato dato a ciascun alunno. Le docenti saranno supportate anche da un mediatore culturale in lingua ucraina, selezionato dall'Istituto, e da altre risorse interne, che offriranno a questi nuovi compagni di classe la possibilità di riallacciare il filo spezzato della loro esperienza scolastica, dando loro l'opportunità di conoscere la lingua italiana e vivere uno scambio reciproco di conoscenze.
La comunità scolastica dell'I.C. "Bavaro-Marconi", ancora una volta, ha mostrato un bell' esempio di inclusione, tendendo la mano a chi è in difficoltà, confermando che la scuola è un posto straordinario dove si diventa cittadini del mondo. La comunità scolastica è convinta di ricevere più di quanto darà.
Tutto lo sforzo organizzativo è stato condiviso con i Servizi Sociali del Comune di Giovinazzo, con la Caritas diocesana e con i privati che ospitano le famiglie ucraine. Attraverso il loro costante supporto si realizzerà un percorso impegnativo, ma molto gratificante. La ricompensa più preziosa saranno i ricordi che si condivideranno per sempre.