Girma Mancini terza al concorso "Romanzo in cartolina"

I suoi testi brevi hanno convinto la giuria del Premio Letterario "Subiaco Città del Libro"

sabato 27 ottobre 2018 07.30
A cura di Marzia Morva
Il Concorso "Romanzo in cartolina", inserito nell'edizione 2018 del Premio Letterario "Subiaco Città del Libro", sembra sia stato cucito addosso alla nostra concittadina Girma Mancini, che ha conquistato il terzo posto in questa speciale sezione.

Con le cartoline, Girma Mancini, impiegata alle Poste presso il Centro Meccanografico Postale di Bari, ha molto a che fare, e questa occasione originale datale dal concorso è stata davvero divertente ed è stata apprezzata in quel di Subiaco, nel Lazio, da molti tra ospiti e pubblico intervenuti alla cerimonia di premiazione, tenutasi il 21 ottobre nel Borgo "La Rocca dei Borgia".

Il Premio Letterario "Subiaco Città del Libro 2018", giunto alla sesta edizione, ha quest'anno aggiunto la sezione "Romanzo in cartolina" che entra a far parte di un concorso in cui sono presenti varie sezioni dedicate alla Poesia Inedita, alla Narrativa Inedita, all'Editoria Virtuosa, alla Narrativa edita, a cui aggiungere il Premio Speciale Subiaco.

Il concorso "Romanzo in Cartolina" ha richiesto ai partecipanti la stesura di testi brevi, anzi brevissimi, in lingua italiana, naturalmente inediti, lunghi sessantacinque parole scritte a penna con inchiostro nero in formato stampatello maiuscolo. Il testo doveva essere scritto sul retro di una cartolina illustrata non firmata. La storia doveva contenere un personaggio di fantasia, un nome di persona o un'astrazione.

Abbiamo chiesto a Girma Mancini di parlarci di questa originale esperienza nella quale ha utilizzato una cartolina con l'immagine del centro storico di Giovinazzo.

«Ho saputo dell'iniziativa tramite Internet, su un sito di concorsi letterari - ha affermato -. Sono appassionata di scrittura creativa, amo la poesia, l'arte ed il cinema, mi piace scrivere e descrivere anche semplici emozioni. L'idea di scrivere un romanzo, seppur breve, su di una cartolina mi ha incuriosita. Presentare un testo brevissimo di sessantacinque parole, scritto a penna sul retro di una cartolina illustrata, è stata un'idea allettante e così ho giocato con le parole. Tra l'altro sono una dipendente postale - ha spiegato - che ama il suo lavoro e di cartoline ne vede tante! Il testo che ho intitolato "Mani di fata" è ispirato ad una figura a me molto familiare, una zia materna, una "seconda mamma " che ancora oggi, a quasi ottant'anni, è entusiasta di realizzare un ricamo, simbolo di una passione e di un'arte che sta scomparendo.

Questa è la mia prima esperienza assolutamente positiva - ha affermato sicura Girma Mancini -, perché ritrovarsi in un contesto letterario dove si sente "il profumo di libri e di poesie" non poteva che emozionarmi. Mi piace portare sempre con me una matita e un foglio di carta dove fermare i miei pensieri e dar voce all'anima. Nascono così - ha chiosato - i miei versi poetici e penso che a breve parteciperò ad altri concorsi».

In questo periodo Girma Mancini si sta dedicando alla poesia e ad un corso di ceramica curato da un'altra artista giovinazzese, Ilia Scardigno, a dimostrazione della sua vena artistica e creativa sempre in fermento.