Giovinazzo Teatro: tutto esaurito per la prima
In scena "Ditegli sempre di sì" di Eduardo De Filippo
lunedì 29 agosto 2016
12.13
Una fila interminabile verso il botteghino e la sala al completo già dopo qualche minuto dall'apertura della porta. Queste le istantanee della prima serata dell'edizione 2016 di Giovinazzo Teatro, la rassegna ideata dal Gruppo Teatro Moduloesse e realizzata con il fondamentale ausilio del Comitato regionale F.I.T.A. Puglia e dell'Associazione Ascenaperta e con il patrocinio del Comune di Giovinazzo e della Regione Puglia.
A determinare un così grande successo, non solo l'eco di una manifestazione entrata in diciassette anni nel cuore di Giovinazzo e dei comuni dell'area metropolitana di Bari, ma anche la fama della compagnia "Instabile Napolinscena" (oltre al giusto clamore mediatico suscitato dai nostri articoli, ndr), che da anni porta in giro le commedie di uno dei giganti del teatro europeo, Eduardo De Filippo, e che ieri sera si è esibita brillantemente nell'esilarante "Ditegli sempre di sì".
Dopo essersi fatta apprezzare l'anno scorso nella stessa cornice con un altro capolavoro del commediografo napoletano, "Uomo e galantuomo", la compagnia tarantina è tornata quest'anno a calcare la scena giovinazzese, guadagnando nuovamente consensi da parte di un pubblico gremito e divertito dalle numerose gag che compongono l'intreccio della commedia. Due ore di puro teatro, proposto con disinvoltura e professionalità da tutti gli attori, che hanno onorato la tradizione partenopea ed eduardiana muovendosi sul palco con spontaneità e spigliatezza.
Bravissimi gli interpreti, in nulla diversi da certi attori professionisti, nel saper riprodurre l'anima pirandelliana della pièce e dare quel ritmo connaturato alla tradizione teatrale nata e poi sviluppatasi all'ombra del Vesuvio. La loro è stata un'interpretazione più che convincente, frutto di un'attenta ricerca di quelle movenze e di quella gestualità che sono diventate nel tempo un vero e proprio marchio di fabbrica del genere.
La storia di Michele Murri, ritornato a casa dal manicomio, incapace di riadeguarsi alla realtà che lo circonda, ha fatto sorridere e riflettere il folto pubblico. La pazzia, forse, non è solo da ricercare tra coloro i quali sono definiti "matti", ma rappresenta per Eduardo uno stato dell'animo, riottoso ad adeguarsi a standard prestabiliti di comportamenti, talvolta ipocriti e ripetitivi. Il protagonista cerca in tutti i modi di "rimettere a posto le cose", giungendo alla conclusione che «la pazzia va ricercata nella condizione stessa che assume l'umanità, di voler ragionare a qualunque costo».
Giovinazzo Teatro ha aperto i battenti sotto i migliori auspici, nonostante l'annullamento dello spettacolo di sabato, "Camera 719- il padre della sposa", in conseguenza del lutto nazionale per le vittime del terremoto del centro Italia. Un evento tragico per cui gli organizzatori hanno mostrato il proprio sentito cordoglio, non solo annullando lo spettacolo, ma decidendo di devolvere l'intero incasso di una delle serate del cartellone della rassegna per aiutare le popolazioni colpite.
La programmazione rimane invariata, invece, per il prossimo fine settimana, quando a salire sul palco del giardino della Scuola Elementare "San Giovanni Bosco" saranno la compagnia tarantina "La Cricca" con la commedia "Questi figli amatissimi" e la leccese "Calandra" con "Romeo vs Amleto". Prevedibile un nuovo pieno di pubblico.
A determinare un così grande successo, non solo l'eco di una manifestazione entrata in diciassette anni nel cuore di Giovinazzo e dei comuni dell'area metropolitana di Bari, ma anche la fama della compagnia "Instabile Napolinscena" (oltre al giusto clamore mediatico suscitato dai nostri articoli, ndr), che da anni porta in giro le commedie di uno dei giganti del teatro europeo, Eduardo De Filippo, e che ieri sera si è esibita brillantemente nell'esilarante "Ditegli sempre di sì".
Dopo essersi fatta apprezzare l'anno scorso nella stessa cornice con un altro capolavoro del commediografo napoletano, "Uomo e galantuomo", la compagnia tarantina è tornata quest'anno a calcare la scena giovinazzese, guadagnando nuovamente consensi da parte di un pubblico gremito e divertito dalle numerose gag che compongono l'intreccio della commedia. Due ore di puro teatro, proposto con disinvoltura e professionalità da tutti gli attori, che hanno onorato la tradizione partenopea ed eduardiana muovendosi sul palco con spontaneità e spigliatezza.
Bravissimi gli interpreti, in nulla diversi da certi attori professionisti, nel saper riprodurre l'anima pirandelliana della pièce e dare quel ritmo connaturato alla tradizione teatrale nata e poi sviluppatasi all'ombra del Vesuvio. La loro è stata un'interpretazione più che convincente, frutto di un'attenta ricerca di quelle movenze e di quella gestualità che sono diventate nel tempo un vero e proprio marchio di fabbrica del genere.
La storia di Michele Murri, ritornato a casa dal manicomio, incapace di riadeguarsi alla realtà che lo circonda, ha fatto sorridere e riflettere il folto pubblico. La pazzia, forse, non è solo da ricercare tra coloro i quali sono definiti "matti", ma rappresenta per Eduardo uno stato dell'animo, riottoso ad adeguarsi a standard prestabiliti di comportamenti, talvolta ipocriti e ripetitivi. Il protagonista cerca in tutti i modi di "rimettere a posto le cose", giungendo alla conclusione che «la pazzia va ricercata nella condizione stessa che assume l'umanità, di voler ragionare a qualunque costo».
Giovinazzo Teatro ha aperto i battenti sotto i migliori auspici, nonostante l'annullamento dello spettacolo di sabato, "Camera 719- il padre della sposa", in conseguenza del lutto nazionale per le vittime del terremoto del centro Italia. Un evento tragico per cui gli organizzatori hanno mostrato il proprio sentito cordoglio, non solo annullando lo spettacolo, ma decidendo di devolvere l'intero incasso di una delle serate del cartellone della rassegna per aiutare le popolazioni colpite.
La programmazione rimane invariata, invece, per il prossimo fine settimana, quando a salire sul palco del giardino della Scuola Elementare "San Giovanni Bosco" saranno la compagnia tarantina "La Cricca" con la commedia "Questi figli amatissimi" e la leccese "Calandra" con "Romeo vs Amleto". Prevedibile un nuovo pieno di pubblico.