Giovinazzo sceglie i 5 Stelle. Male Spina, Lezoche e Bavaro
Galizia e Piarulli trionfano. Si difendono Minuto e Perrone, crolla la sinistra
lunedì 5 marzo 2018
06.00
Giovinazzo la rossa, Giovinazzo in cui Forza Italia ha ripreso vigore, Giovinazzo che non conosce i candidati pentastellati che non hanno nemmeno i voti dei loro parenti.
Tutto ciò che era stato paventato alla vigilia delle Elezioni politiche da parte di alcuni "esperti" della politica locale, pronti a raccontare la loro nelle piazze, nelle sedi di partito e nei migliori bar cittadini, è stato ribaltato dal voto popolare. Giovinazzo questa volta non fa eccezione e rispecchia in pieno il quadro regionale: vince il MoVimento 5 Stelle con percentuali elevate vicine al 40% nell'uninominale e vengono premiate due donne, che beneficiano del simbolo stravotato nel Mezzogiorno.
La giovinazzese Francesca Galizia alla Camera dei Deputati e Angela Bruna Piarulli al Senato della Repubblica sono le prescelte. Due donne, quindi, diversissime caratterialmente e per percorso di vita tra loro, ma unite dalla voglia di abbracciare un progetto politico che guarda alla legalità, alla correttezza, alla fedeltà agli ideali del movimento e soprattutto al ribaltamento del quadro nazionale a livello economico e sociale, senza infingimenti. Due donne che godono di quel simbolo che ha significato protesta, rivolta verso il sistema con una matita in mano.
La prima, in stato interessante, dottoressa di ricerca in demografia, dipendente RyanAir, cresciuta a Giovinazzo e figlia dell'ex comandante della Stazione dei Carabinieri, innamorata di questa cittadina che ha lasciato giovane per i suoi studi e la sua carriera accademica, che l'ha portata in Spagna e poi in Sicilia.
L'altra, conosciuta Direttrice del carcere di Trani, donna delle istituzioni, vogliosa di portare avanti coerenza e rigore nell'applicazione delle leggi.
Saranno loro a rappresentare il nostro territorio a Montecitorio ed a Palazzo Madama.
Cadono il PD e tutta la sinistra, invece, mai così male negli ultimi 20 anni a Giovinazzo durante le Elezioni politiche. Un tonfo a livello nazionale che si ripercuote sul locale, nonostante, va segnalato, in città i Democratici hanno tutto sommato tenuto botta, trovando una inaspettata sponda in frammenti dell'Amministrazione comunale, ma non è affatto bastato. Francesco Spina e Loredana Lezoche resteranno nelle loro Bisceglie e Molfetta e non andranno a Roma.
Il centrodestra è secondo in città dopo il MoVimento 5 Stelle: una grossa mano alla causa l'ha data Forza Italia, poco Fratelli d'Italia, ma Carmela Minuto e Luigi Perrone non entreranno con ogni probabilità in Parlamento. La Puglia va tutta ai 5 Stelle. Sorprendono le decine di voti a Giovinazzo per la Lega di Matteo Salvini, che a livello nazionale supera il partito di Silvio Berlusconi (+12% rispetto al 2013).
Non ce l'ha fatta Nico Bavaro di Liberi e Uguali, altro figlio di Giovinazzo in corsa per la Camera, appoggiato dal direttivo di PrimaVera Alternativa e da Sinistra Italiana. La sua era una battaglia difficile sin dal principio nel Collegio, ma certamente tanti suoi sostenitori, tra cui diversi giovani, si aspettavano un dato locale più confortante. Dato che non è arrivato.
Nelle prossime ore ulteriori approfondimenti. Nel frattempo gongolano i 5 Stelle giovinazzesi, bravi ad intercettare il voto, spesso di protesta, ma non solo o non del tutto tale, di buona parte dell'elettorato. Chissà che non sia un segnale positivo per loro, per provare a crescere verso le amministrative (ancora lontanissime) del 2022.
Tutto ciò che era stato paventato alla vigilia delle Elezioni politiche da parte di alcuni "esperti" della politica locale, pronti a raccontare la loro nelle piazze, nelle sedi di partito e nei migliori bar cittadini, è stato ribaltato dal voto popolare. Giovinazzo questa volta non fa eccezione e rispecchia in pieno il quadro regionale: vince il MoVimento 5 Stelle con percentuali elevate vicine al 40% nell'uninominale e vengono premiate due donne, che beneficiano del simbolo stravotato nel Mezzogiorno.
La giovinazzese Francesca Galizia alla Camera dei Deputati e Angela Bruna Piarulli al Senato della Repubblica sono le prescelte. Due donne, quindi, diversissime caratterialmente e per percorso di vita tra loro, ma unite dalla voglia di abbracciare un progetto politico che guarda alla legalità, alla correttezza, alla fedeltà agli ideali del movimento e soprattutto al ribaltamento del quadro nazionale a livello economico e sociale, senza infingimenti. Due donne che godono di quel simbolo che ha significato protesta, rivolta verso il sistema con una matita in mano.
La prima, in stato interessante, dottoressa di ricerca in demografia, dipendente RyanAir, cresciuta a Giovinazzo e figlia dell'ex comandante della Stazione dei Carabinieri, innamorata di questa cittadina che ha lasciato giovane per i suoi studi e la sua carriera accademica, che l'ha portata in Spagna e poi in Sicilia.
L'altra, conosciuta Direttrice del carcere di Trani, donna delle istituzioni, vogliosa di portare avanti coerenza e rigore nell'applicazione delle leggi.
Saranno loro a rappresentare il nostro territorio a Montecitorio ed a Palazzo Madama.
Cadono il PD e tutta la sinistra, invece, mai così male negli ultimi 20 anni a Giovinazzo durante le Elezioni politiche. Un tonfo a livello nazionale che si ripercuote sul locale, nonostante, va segnalato, in città i Democratici hanno tutto sommato tenuto botta, trovando una inaspettata sponda in frammenti dell'Amministrazione comunale, ma non è affatto bastato. Francesco Spina e Loredana Lezoche resteranno nelle loro Bisceglie e Molfetta e non andranno a Roma.
Il centrodestra è secondo in città dopo il MoVimento 5 Stelle: una grossa mano alla causa l'ha data Forza Italia, poco Fratelli d'Italia, ma Carmela Minuto e Luigi Perrone non entreranno con ogni probabilità in Parlamento. La Puglia va tutta ai 5 Stelle. Sorprendono le decine di voti a Giovinazzo per la Lega di Matteo Salvini, che a livello nazionale supera il partito di Silvio Berlusconi (+12% rispetto al 2013).
Non ce l'ha fatta Nico Bavaro di Liberi e Uguali, altro figlio di Giovinazzo in corsa per la Camera, appoggiato dal direttivo di PrimaVera Alternativa e da Sinistra Italiana. La sua era una battaglia difficile sin dal principio nel Collegio, ma certamente tanti suoi sostenitori, tra cui diversi giovani, si aspettavano un dato locale più confortante. Dato che non è arrivato.
Nelle prossime ore ulteriori approfondimenti. Nel frattempo gongolano i 5 Stelle giovinazzesi, bravi ad intercettare il voto, spesso di protesta, ma non solo o non del tutto tale, di buona parte dell'elettorato. Chissà che non sia un segnale positivo per loro, per provare a crescere verso le amministrative (ancora lontanissime) del 2022.