Giovinazzo ringrazia una donna ed un medico esemplare
Dedicato il Giardino della Scuola “San G. Bosco” ed intitolata IV Traversa Marconi a Sabina Anemone Ressa
giovedì 13 dicembre 2018
1.11
«Ora finalmente Sabina è immortale e vivrà sempre con noi».
Con questo pensiero, Wanda Massari, Presidentessa della sezione giovinazzese della Fidapa, ha voluto accompagnare la cerimonia di scoprimento della targa di dedica del Giardino della Scuola Elementare "San Giovanni Bosco" a Sabina Anemone Ressa, cittadina giovinazzese e prima donna pediatra pugliese, di cui ieri mattina si è celebrata la memoria proprio nel giorno in cui Giovinazzo le diede i natali, il 12 dicembre del 1913.
A lei, esempio di umanità e di professionalità, sempre nella mattinata di ieri, è stata intitolata anche IV Traversa Marconi, perché diventasse indelebile nella memoria di Giovinazzo la storia di un'illustre concittadina che lottò, pur con modestia e garbo, per farsi strada in un mondo maschile e portò caparbiamente nel suo lavoro i valori di generosità e gratuità offrendo assistenza costante ai meno fortunati.
Una cerimonia carica di emozioni e di gratitudine, che ha avuto il suo momento iniziale nell'Aula Magna della Scuola "San Giovanni Bosco", dove parenti, istituzioni e tanti che l'hanno stimata hanno voluto renderle omaggio festeggiando in modo speciale il giorno del suo compleanno.
In primis Maria Paola Scorza, la Dirigente Scolastica dell'istituto, che ha ripercorso le fasi della vita dell'Anemone Ressa rimarcando l'eccezionalità del suo operato in un momento in cui l'analfabetismo rappresentava una triste realtà su tutto il territorio nazionale. «Possa essere per voi un esempio di come con la cultura ed il bene si possa arrivare in alto» - si è rivolta ai suoi alunni-.
Un appello questo condiviso anche dal primo cittadino Tommaso Depalma, fermo nell'invitare i bambini a prendere come modelli di vita coloro che si distinguono per studio ed impegno e non pongono limiti ai propri sogni.
Convinta dell'esemplarità della pediatra giovinazzese anche Wanda Massari, che, nel definirla «un'antesignana sia in ambito medico sia nell'affermazione del ruolo della donna in società» e riconoscendo l'attenzione particolare che rivolgeva nella cura delle donne e dei bambini, ha sottolineato la volontà della Fidapa di celebrarla proprio nel giorno del suo compleanno per renderle un tributo speciale.
Toccanti, poi, le testimonianze di Rossella Ressa, figlia della dottoressa Anemone oltre che insegnante e presidente della sezione barese del FAI di Bari, e della nipote Micaela Paparella, presidente del Municipio I di Bari. Nelle loro parole commosse, sono riaffiorati i ricordi di una professionista, sempre tesa a perfezionarsi e ad aggiornarsi in ogni campo per non subire la discriminazione dai colleghi uomini, di un'amante elegante e gentile della bellezza della cultura e soprattutto di una mamma e di una nonna semplice ed affettuosa, attenta a non trascurare mai la famiglia.
Ed è con semplicità ed affetto che Giovinazzo ha voluto ricordarla scolpendo nel marmo il suo nome, perché la sua vita possa lasciare un segno in ogni bambino che attraversa quel giardino ed in ogni persona che percorre quella strada.
Una decisione, quella della Fidapa e dell'amministrazione giovinazzesi, che riuscire a far avviare lo stesso iter anche nel capoluogo barese, dove l'Anemone Ressa operò con grande dedizione, grazie ad un coinvolgimento del Soroptimist Club Bari. La Presidente Maria Antonietta Paradiso, presente alla cerimonia, ha infatti dichiarato: «Continueremo nell'intento di far riconoscere il valore di donna e di medico della dottoressa Anemone, sperando che presto una strada di Bari possa portare il suo nome».
Con questo pensiero, Wanda Massari, Presidentessa della sezione giovinazzese della Fidapa, ha voluto accompagnare la cerimonia di scoprimento della targa di dedica del Giardino della Scuola Elementare "San Giovanni Bosco" a Sabina Anemone Ressa, cittadina giovinazzese e prima donna pediatra pugliese, di cui ieri mattina si è celebrata la memoria proprio nel giorno in cui Giovinazzo le diede i natali, il 12 dicembre del 1913.
A lei, esempio di umanità e di professionalità, sempre nella mattinata di ieri, è stata intitolata anche IV Traversa Marconi, perché diventasse indelebile nella memoria di Giovinazzo la storia di un'illustre concittadina che lottò, pur con modestia e garbo, per farsi strada in un mondo maschile e portò caparbiamente nel suo lavoro i valori di generosità e gratuità offrendo assistenza costante ai meno fortunati.
Una cerimonia carica di emozioni e di gratitudine, che ha avuto il suo momento iniziale nell'Aula Magna della Scuola "San Giovanni Bosco", dove parenti, istituzioni e tanti che l'hanno stimata hanno voluto renderle omaggio festeggiando in modo speciale il giorno del suo compleanno.
In primis Maria Paola Scorza, la Dirigente Scolastica dell'istituto, che ha ripercorso le fasi della vita dell'Anemone Ressa rimarcando l'eccezionalità del suo operato in un momento in cui l'analfabetismo rappresentava una triste realtà su tutto il territorio nazionale. «Possa essere per voi un esempio di come con la cultura ed il bene si possa arrivare in alto» - si è rivolta ai suoi alunni-.
Un appello questo condiviso anche dal primo cittadino Tommaso Depalma, fermo nell'invitare i bambini a prendere come modelli di vita coloro che si distinguono per studio ed impegno e non pongono limiti ai propri sogni.
Convinta dell'esemplarità della pediatra giovinazzese anche Wanda Massari, che, nel definirla «un'antesignana sia in ambito medico sia nell'affermazione del ruolo della donna in società» e riconoscendo l'attenzione particolare che rivolgeva nella cura delle donne e dei bambini, ha sottolineato la volontà della Fidapa di celebrarla proprio nel giorno del suo compleanno per renderle un tributo speciale.
Toccanti, poi, le testimonianze di Rossella Ressa, figlia della dottoressa Anemone oltre che insegnante e presidente della sezione barese del FAI di Bari, e della nipote Micaela Paparella, presidente del Municipio I di Bari. Nelle loro parole commosse, sono riaffiorati i ricordi di una professionista, sempre tesa a perfezionarsi e ad aggiornarsi in ogni campo per non subire la discriminazione dai colleghi uomini, di un'amante elegante e gentile della bellezza della cultura e soprattutto di una mamma e di una nonna semplice ed affettuosa, attenta a non trascurare mai la famiglia.
Ed è con semplicità ed affetto che Giovinazzo ha voluto ricordarla scolpendo nel marmo il suo nome, perché la sua vita possa lasciare un segno in ogni bambino che attraversa quel giardino ed in ogni persona che percorre quella strada.
Una decisione, quella della Fidapa e dell'amministrazione giovinazzesi, che riuscire a far avviare lo stesso iter anche nel capoluogo barese, dove l'Anemone Ressa operò con grande dedizione, grazie ad un coinvolgimento del Soroptimist Club Bari. La Presidente Maria Antonietta Paradiso, presente alla cerimonia, ha infatti dichiarato: «Continueremo nell'intento di far riconoscere il valore di donna e di medico della dottoressa Anemone, sperando che presto una strada di Bari possa portare il suo nome».