"Giovinazzo in bianco e nero", un viaggio lungo un secolo in un calendario
L'iniziativa editoriale a tiratura limitata curata da Gianfranco Stufano e Michele Decicco
venerdì 7 dicembre 2018
1.38
Non è un calendario a tiratura limitata. È un viaggio lungo un secolo nella storia di un borgo con una storia quasi millenaria. È un pezzo che in molti collezioneranno e custodiranno.
Giovinazzo appare bellissima, merito di uno splendido bianco e nero, nella nuova iniziativa editoriale commissionata da Avantgarde s.r.l., ideata e curata da Gianfranco Stufano e dalla sua Sunflower e da Michele Decicco, per anni operatore Rai, appassionato di fotografia.
Dodici bellissimi scatti che vanno dai primi del Novecento, passando per gli anni '60, fino ad arrivare ai giorni d'oggi. Unica caratteristica comune è quella scala di grigi che solo il bianco e nero d'autore sa rendere accattivante.
L'idea è partita da Michele Decicco, che tempo addietro aveva ritrovato nel suo archivio bellissimi scatti d'epoca della famiglia di Domenico Messere, a cui ha unito alcuni dei suoi. E così una passionaccia grande quanto quella per il mare è diventata un progetto, sposato ed ampliato da Gianfranco Stufano, che di grafica se ne intende davvero.
Ne è venuto fuori un calendario in cui si possono trovare alcune foto di veri artisti del settore. Ad ottobre, ad esempio, il Lungomare di Ponente è ripreso, negli anni '60, dal mai troppo compianto Vincenzo Mottola, con vista mare privilegiata dalla Vedetta sul Mediterraneo, quasi a riprodurre uno scatto di inizio secolo che potrete ammirare nel mese di settembre.
Novembre invece è un passaggio negli anni '80, grazie ad uno scatto di Nicolai Ciannamea del Dolmen di San Silvestro, allora poco conosciuto ed oggetto di una trasmissione della testata giornalistica regionale della Puglia.
Dalle mura aragonesi con sfondo della Cattedrale di gennaio, immortalate nei primi del Novecento, fino alla Fontana dei Tritoni innevata di dicembre, opera dello scorso anno di Gianfranco Stufano, passa esattamente un secolo, quello in cui Giovinazzo è cresciuta, cambiata, si è in parte snaturata, per poi riprendere forma, senza mai dimenticare le sue radici. Terra sì, ma soprattutto pietra, luce e mare.
Entusiastici i commenti dei fortunati che sono già entrati in possesso di un calendario che permette di viaggiare con la mente, di capire, di conoscere ciò che era e non è più e soprattutto ciò che potrebbe essere Giovinazzo se la guardassimo sempre con occhi innamorati, magari con lo sguardo retrò in bianco e nero che fa un po' nostalgia e un po' consapevolezza del posto bellissimo in cui è capitato di vivere.
Per tutte le info sulla distribuzione e su come avere il calendario si può consultare la pagina Sunflower di Gianfranco Stufano, inviando un messaggio.
Giovinazzo appare bellissima, merito di uno splendido bianco e nero, nella nuova iniziativa editoriale commissionata da Avantgarde s.r.l., ideata e curata da Gianfranco Stufano e dalla sua Sunflower e da Michele Decicco, per anni operatore Rai, appassionato di fotografia.
Dodici bellissimi scatti che vanno dai primi del Novecento, passando per gli anni '60, fino ad arrivare ai giorni d'oggi. Unica caratteristica comune è quella scala di grigi che solo il bianco e nero d'autore sa rendere accattivante.
L'idea è partita da Michele Decicco, che tempo addietro aveva ritrovato nel suo archivio bellissimi scatti d'epoca della famiglia di Domenico Messere, a cui ha unito alcuni dei suoi. E così una passionaccia grande quanto quella per il mare è diventata un progetto, sposato ed ampliato da Gianfranco Stufano, che di grafica se ne intende davvero.
Ne è venuto fuori un calendario in cui si possono trovare alcune foto di veri artisti del settore. Ad ottobre, ad esempio, il Lungomare di Ponente è ripreso, negli anni '60, dal mai troppo compianto Vincenzo Mottola, con vista mare privilegiata dalla Vedetta sul Mediterraneo, quasi a riprodurre uno scatto di inizio secolo che potrete ammirare nel mese di settembre.
Novembre invece è un passaggio negli anni '80, grazie ad uno scatto di Nicolai Ciannamea del Dolmen di San Silvestro, allora poco conosciuto ed oggetto di una trasmissione della testata giornalistica regionale della Puglia.
Dalle mura aragonesi con sfondo della Cattedrale di gennaio, immortalate nei primi del Novecento, fino alla Fontana dei Tritoni innevata di dicembre, opera dello scorso anno di Gianfranco Stufano, passa esattamente un secolo, quello in cui Giovinazzo è cresciuta, cambiata, si è in parte snaturata, per poi riprendere forma, senza mai dimenticare le sue radici. Terra sì, ma soprattutto pietra, luce e mare.
Entusiastici i commenti dei fortunati che sono già entrati in possesso di un calendario che permette di viaggiare con la mente, di capire, di conoscere ciò che era e non è più e soprattutto ciò che potrebbe essere Giovinazzo se la guardassimo sempre con occhi innamorati, magari con lo sguardo retrò in bianco e nero che fa un po' nostalgia e un po' consapevolezza del posto bellissimo in cui è capitato di vivere.
Per tutte le info sulla distribuzione e su come avere il calendario si può consultare la pagina Sunflower di Gianfranco Stufano, inviando un messaggio.