Giovinazzo il 3 febbraio festeggia San Biagio: il programma
Santa messa solenne alle 19.00 nella chiesa di San Giovanni Battista con il rito della benedizione della gola
mercoledì 29 gennaio 2025
La memoria liturgica in onore di San Biagio vescovo e martire, compatrono della diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, sarà celebrata lunedì 3 febbraio 2025 nella chiesa di San Giovanni Battista situata in Piazza Benedettine, nel centro storico di Giovinazzo. L'antichissimo appuntamento di preghiera è organizzato dall'Arciconfraternita di Maria Santissima del Carmine di Giovinazzo che per rinnovare il rito invita la cittadinanza a prendere parte a questo appuntamento intriso di fede e tradizioni che affondano le radici nel passato del nostro territorio.
L'arciconfraternita Maria Santissima del Carmine ringrazia tutti coloro che con devozione e spirito di carità provvederanno a mantenere viva questa ricorrenza tradizionale in onore di San Biagio vescovo e martire.
Il programma di lunedì 3 febbraio
Il programma previsto per la giornata di lunedì 3 febbraio, festività della memoria liturgica in onore di San Biagio, sarà il seguente: alle ore 8.30 si svolgerà la recita del S. Rosario seguita alle ore 9.00 dalla celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, si terrà l'Adorazione Eucaristica a cui seguiranno alle ore 18.30 la recita dei Vespri e quindi la benedizione eucaristica.
Alle ore 19.00 si svolgerà la Santa Messa. Al termine delle celebrazioni liturgiche, ci sarà il momento dell'atto di affidamento a San Biagio, con la tradizionale benedizione della gola, dei pani e dei taralli. Le celebrazioni liturgiche saranno officiate da padre Pasquale Rago, padre spirituale della Confraternita.
Cenni di Storia di San Biagio
San Biagio è uno dei quattordici cosiddetti "santi ausiliatori" cioè di quei santi che sono associati alla guarigione di mali particolari; San Biagio è invocato come il protettore della gola. San Biagio è stato medico e vescovo di Sebaste in Armenia, morì martire nel 316 d.C. Il suo culto è molto diffuso nella Chiesa cattolica e in quella ortodossa. San Biagio ha compiuto molti miracoli tra cui l'aver salvato un ragazzo che stava soffocando a causa di una lisca di pesce che si era conficcata nella trachea. Ecco che da allora fu definito protettore della gola, tradizionalmente "benedetta", nel giorno della sua festa, per l'appunto il 3 febbraio, con due candele incrociate. Le sue reliquie sono custodite nella Basilica di Maratea, città di cui è il santo protettore.
L'arciconfraternita Maria Santissima del Carmine ringrazia tutti coloro che con devozione e spirito di carità provvederanno a mantenere viva questa ricorrenza tradizionale in onore di San Biagio vescovo e martire.
Il programma di lunedì 3 febbraio
Il programma previsto per la giornata di lunedì 3 febbraio, festività della memoria liturgica in onore di San Biagio, sarà il seguente: alle ore 8.30 si svolgerà la recita del S. Rosario seguita alle ore 9.00 dalla celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, si terrà l'Adorazione Eucaristica a cui seguiranno alle ore 18.30 la recita dei Vespri e quindi la benedizione eucaristica.
Alle ore 19.00 si svolgerà la Santa Messa. Al termine delle celebrazioni liturgiche, ci sarà il momento dell'atto di affidamento a San Biagio, con la tradizionale benedizione della gola, dei pani e dei taralli. Le celebrazioni liturgiche saranno officiate da padre Pasquale Rago, padre spirituale della Confraternita.
Cenni di Storia di San Biagio
San Biagio è uno dei quattordici cosiddetti "santi ausiliatori" cioè di quei santi che sono associati alla guarigione di mali particolari; San Biagio è invocato come il protettore della gola. San Biagio è stato medico e vescovo di Sebaste in Armenia, morì martire nel 316 d.C. Il suo culto è molto diffuso nella Chiesa cattolica e in quella ortodossa. San Biagio ha compiuto molti miracoli tra cui l'aver salvato un ragazzo che stava soffocando a causa di una lisca di pesce che si era conficcata nella trachea. Ecco che da allora fu definito protettore della gola, tradizionalmente "benedetta", nel giorno della sua festa, per l'appunto il 3 febbraio, con due candele incrociate. Le sue reliquie sono custodite nella Basilica di Maratea, città di cui è il santo protettore.