Giovinazzo ha celebrato il 77° anniversario dal referendum che sancì la nascita della Repubblica
Ieri il corteo e la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai caduti in Villa Comunale
sabato 3 giugno 2023
1.12
Nella mattinata di ieri, 2 giugno, Giovinazzo ha celebrato il 77° anniversario dal referendum che sancì la nascita della Repubblica e l'abbandono dell'assetto istituzionale monarchico.
Un corteo è partito da Palazzo di Città ed ha raggiunto la Villa Comunale "Giuseppe Palombella", dove è stata deposta una corona d'alloro alla memoria di quanti combatterono per la libertà e l'indipendenza del nostro Paese.
Presenti alla cerimonia il sindaco Michele Sollecito, il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cervone, la Giunta comunale, i consiglieri, le associazioni delle armi e le autorità militari cittadine.
«Questo 2 giugno - ha poi scritto a sera il primo cittadino - volge al termine ma non può tramontare il nostro senso di appartenenza alla Repubblica, ai valori e ai principi della Costituzione. Stamattina, nell'onorare tutti i caduti per la nostra Italia abbiamo ricordato ancora una volta a quale prezzo abbiamo conquistato la libertà e la nostra democrazia».
Un prezzo altissimo, motivo per cui questa democrazia ed il nostro assetto vanno difesi, in tempi in cui nel cuore dell'Europa si muore ancora per difendere quei valori.
Un corteo è partito da Palazzo di Città ed ha raggiunto la Villa Comunale "Giuseppe Palombella", dove è stata deposta una corona d'alloro alla memoria di quanti combatterono per la libertà e l'indipendenza del nostro Paese.
Presenti alla cerimonia il sindaco Michele Sollecito, il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cervone, la Giunta comunale, i consiglieri, le associazioni delle armi e le autorità militari cittadine.
«Questo 2 giugno - ha poi scritto a sera il primo cittadino - volge al termine ma non può tramontare il nostro senso di appartenenza alla Repubblica, ai valori e ai principi della Costituzione. Stamattina, nell'onorare tutti i caduti per la nostra Italia abbiamo ricordato ancora una volta a quale prezzo abbiamo conquistato la libertà e la nostra democrazia».
Un prezzo altissimo, motivo per cui questa democrazia ed il nostro assetto vanno difesi, in tempi in cui nel cuore dell'Europa si muore ancora per difendere quei valori.