Giovinazzo col cuore rivolto a Sant'Antonio (FOTO)
Ieri la processione dopo due anni di assenza
domenica 19 giugno 2022
La processione era attesa dal 2019, anno dell'ultimo imbarco a mare. Imbarco che non c'è stato per le prescrizioni della Capitaneria di Porto, ma è stata ugualmente festa di fede.
Giovinazzo ha vissuto ieri sera, 18 giugno, la grande festa in onore di Sant'Antonio di Padova, Santo portoghese venerato in tutta Europa ed in America Latina, le cui celebrazioni in riva al basso Adriatico sono organizzate dai Frati Cappuccini.
Dapprima la messa vespertina celebrata nell'atrio del Santuario del SS Crocifisso, presieduta da fra' Andrea Viscardi.
Poi la processione sul lungomare Marina Italiana sino a piazza Porto, per un momento solenne di riflessione comunitaria, in cui i fedeli cattolici di Giovinazzo si sono finalmente ritrovati ai piedi del "Tamburo", il Torrione aragonese che guarda l'insenatura.
Poi l'effigie del Santo, accompagnata dalle note leggere della Bassa Musica "Città di Giovinazzo" e dalla Orchestra di Fiati della Scuola di Musica "Filippo Cortese", diretta dal M° P.Turturro, ha fatto il giro del centro cittadino tra due ali di folla. Suggestivo il passaggio in cala Porto e poi in piazza Vittorio Emanuele II, sino al rientro da via Molfetta e via Crocifisso, sino al monastero dei frati cappuccini.
È stata nuovamente festa per le vie di Giovinazzo, a distanza di un paio di settimane dalla Madonna delle Grazie ed il giorno prima della Solennità del Corpus Domini. La Chiesa locale è nuovamente in mezzo alla gente, come non accadeva da due anni, e si fa forte quel senso di comunità smarrito per troppo tempo.
Giovinazzo ha vissuto ieri sera, 18 giugno, la grande festa in onore di Sant'Antonio di Padova, Santo portoghese venerato in tutta Europa ed in America Latina, le cui celebrazioni in riva al basso Adriatico sono organizzate dai Frati Cappuccini.
Dapprima la messa vespertina celebrata nell'atrio del Santuario del SS Crocifisso, presieduta da fra' Andrea Viscardi.
Poi la processione sul lungomare Marina Italiana sino a piazza Porto, per un momento solenne di riflessione comunitaria, in cui i fedeli cattolici di Giovinazzo si sono finalmente ritrovati ai piedi del "Tamburo", il Torrione aragonese che guarda l'insenatura.
Poi l'effigie del Santo, accompagnata dalle note leggere della Bassa Musica "Città di Giovinazzo" e dalla Orchestra di Fiati della Scuola di Musica "Filippo Cortese", diretta dal M° P.Turturro, ha fatto il giro del centro cittadino tra due ali di folla. Suggestivo il passaggio in cala Porto e poi in piazza Vittorio Emanuele II, sino al rientro da via Molfetta e via Crocifisso, sino al monastero dei frati cappuccini.
È stata nuovamente festa per le vie di Giovinazzo, a distanza di un paio di settimane dalla Madonna delle Grazie ed il giorno prima della Solennità del Corpus Domini. La Chiesa locale è nuovamente in mezzo alla gente, come non accadeva da due anni, e si fa forte quel senso di comunità smarrito per troppo tempo.