Giovinazzo celebra oggi la "Giornata FAI all'aperto"
Appuntamento imperdibile organizzato dal locale Gruppo per conoscere la storia del contado giovinazzese
sabato 27 giugno 2020
1.06
Anche a Giovinazzo si celebra la Giornata FAI all'aperto.
Il percorso ad anello, con partenza e arrivo dal Casale Rufolo, si sviluppa intorno a quattro itinerari narrativi a seconda dei contesti rurali da attraversare e dei beni e manufatti rurali presenti.
Il primo tratto, lungo l'antica vicinale in località "Piscina a Titti", si sviluppa intorno al tema dell'acqua e dei manufatti in pietra legati alla gestione tradizionale della risorsa idrica. Il secondo tratto con la "Lama Castello", permette di osservare il paesaggio carsico dei solchi erosivi. Il terzo tratto, data la condizione morfologica del terreno, ha una valenza panoramica con lo skyline di Giovinazzo e il mare.
Infine l'ultimo tratto, a partire dalla Chiesa di San Basilio, è legato al tradizionale percorso di fede con le chiese rurali (Chiesa-Torre del Padre Eterno, della Cappella Votiva di Santa Maria di Corsignano e di Santa Lucia) tradizionali luoghi di pellegrinaggio dei giovinazzesi.
«Questa nuova edizione delle Giornate FAI si carica di un significato speciale ed emblematico: il momento storico che stiamo vivendo ha imposto a tutta la collettività di riorganizzarsi e reinventarsi, e il FAI è pronto per tornare a offrire al pubblico una ricca e intensa esperienza di visita, nel rispetto della massima sicurezza per tutti, cogliendo l'occasione per mettere al centro della propria proposta il patrimonio "verde" all'aperto di natura, ambiente e paesaggio del nostro Paese. Il FAI persegue dalla nascita l'obiettivo di riavvicinare gli italiani alla natura e al paesaggio, per riscoprire e coltivare una "cultura della natura" e per favorire la conoscenza del patrimonio verde dell'Italia, a cominciare dai suoi Beni. La nostra missione si basa sul principio che "si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce": comprendere la natura, dunque, si rivela il modo per educarci a "proteggerla". Oggi per un italiano sembra più facile riconoscere un monumento o una celebre opera d'arte che non le specie degli alberi intorno a noi, ma entrambe sono conoscenze fondamentali per un uomo colto e per un cittadino responsabile che abbia a cuore la tutela dell'immenso patrimonio italiano di arte e natura. Ecco perché il FAI dalla crisi generata dalla pandemia ha cercato di cogliere un'opportunità e per la prima volta, dopo 35 edizioni di Giornate FAI, presenta un programma di aperture interamente dedicato al rapporto tra Cultura e Natura, coinvolgendo i Beni e i territori in cui operano, nell'ambito della missione del FAI, le sue Delegazioni. Sarà sorprendente guardare l'Italia con occhi nuovi, e scoprire tutte le sue molteplici sfumature di "verde"».
ORARI E PERCORSI
Quest'oggi 27 giugno, a partire da Torre Rufolo (strada provinciale Giovinazzo Terlizzi) è stato organizzato dal locale Gruppo FAI guidato dall'architetto Michele Camporeale, un cammino di 5 ore tra le architetture rurali del contado di Giovinazzo. Tre gruppi con massimo 15 persone. Gli orari di partenza sono: primo turno ore 8.00, secondo turno ore 8.15, terzo turno ore 9.00.Il percorso ad anello, con partenza e arrivo dal Casale Rufolo, si sviluppa intorno a quattro itinerari narrativi a seconda dei contesti rurali da attraversare e dei beni e manufatti rurali presenti.
Il primo tratto, lungo l'antica vicinale in località "Piscina a Titti", si sviluppa intorno al tema dell'acqua e dei manufatti in pietra legati alla gestione tradizionale della risorsa idrica. Il secondo tratto con la "Lama Castello", permette di osservare il paesaggio carsico dei solchi erosivi. Il terzo tratto, data la condizione morfologica del terreno, ha una valenza panoramica con lo skyline di Giovinazzo e il mare.
Infine l'ultimo tratto, a partire dalla Chiesa di San Basilio, è legato al tradizionale percorso di fede con le chiese rurali (Chiesa-Torre del Padre Eterno, della Cappella Votiva di Santa Maria di Corsignano e di Santa Lucia) tradizionali luoghi di pellegrinaggio dei giovinazzesi.