Giovinazzo attrezzato per scalo merci pericolose
La conferma in un comunicato di RFI
lunedì 28 settembre 2015
14.53
«Si comunica che RFI ha aggiornato il reticolo degli scali terminali di merci pericolose con l'attrezzaggio dell'impianto di Giovinazzo quale scalo terminale di tipo raccordato».
Recita così un comunicato sul sito di Rete Ferroviaria Italiana. Una decisione che continuerà ad alimentare polemiche e, soprattutto, preoccupazioni in città. Non era bastata una missiva inviata ai vertici nazionali e regionali da parte del Sindaco, Tommaso Depalma, che chiedeva lumi sulla vicenda. O meglio, quella lettera chiedeva chiarimenti immediati. Ma quei chiarimenti non sono quelli che la gente di Giovinazzo sperava arrivassero.
«La stazione di Giovinazzo è stata inserita nel reticolo degli scali ferroviari per merci pericolose del Prospetto Informativo della Rete - spiega la nota - in quanto un'impresa di trasporto ferroviario ha chiesto di effettuare nel raccordo ferroviario privato, ad essa collegato, la terminalizzazione di merci pericolose. RFI ha adeguato l'hub ferroviario agli standard di sicurezza - precisano - attrezzandolo con i dispositivi di emergenza previsti dal Decreto Ministeriale del 20 ottobre 1998».
Poi l'ulteriore spiegazione, necessaria ad evitare fraintendimenti: «Allo scalo di Giovinazzo vengono trasportate esclusivamente le merci pericolose che rientrano nelle categorie:
a) fanghi e terre residui di lavorazione industriale parzialmente stabilizzati;
b) polverino da altoforno;
c) terre e rocce contenenti sostanze pericolose.
Sono escluse le merci infiammabili, esplosive, gassose e radioattive».
Infine una chiosa che sa di ulteriore spiegazione dopo l'interessamento ed il pressing arrivato da parte dell'Amministrazione e della cittadinanza tutta: «La terminalizzazione è il trasferimento della merce da un vettore di trasporto a un altro (ad esempio dal treno al camion e viceversa), non il trattamento o la manipolazione».
Ed ora? Come intende muoversi il Comune di Giovinazzo? È sufficiente questo comunicato a tranquillizzare tutti? Gli interrogativi restano lì, aperti. RFI, dal canto suo, ha spiegato cosa intende fare. Sta all'Amministrazione comunale capire ora come muoversi.
Recita così un comunicato sul sito di Rete Ferroviaria Italiana. Una decisione che continuerà ad alimentare polemiche e, soprattutto, preoccupazioni in città. Non era bastata una missiva inviata ai vertici nazionali e regionali da parte del Sindaco, Tommaso Depalma, che chiedeva lumi sulla vicenda. O meglio, quella lettera chiedeva chiarimenti immediati. Ma quei chiarimenti non sono quelli che la gente di Giovinazzo sperava arrivassero.
«La stazione di Giovinazzo è stata inserita nel reticolo degli scali ferroviari per merci pericolose del Prospetto Informativo della Rete - spiega la nota - in quanto un'impresa di trasporto ferroviario ha chiesto di effettuare nel raccordo ferroviario privato, ad essa collegato, la terminalizzazione di merci pericolose. RFI ha adeguato l'hub ferroviario agli standard di sicurezza - precisano - attrezzandolo con i dispositivi di emergenza previsti dal Decreto Ministeriale del 20 ottobre 1998».
Poi l'ulteriore spiegazione, necessaria ad evitare fraintendimenti: «Allo scalo di Giovinazzo vengono trasportate esclusivamente le merci pericolose che rientrano nelle categorie:
a) fanghi e terre residui di lavorazione industriale parzialmente stabilizzati;
b) polverino da altoforno;
c) terre e rocce contenenti sostanze pericolose.
Sono escluse le merci infiammabili, esplosive, gassose e radioattive».
Infine una chiosa che sa di ulteriore spiegazione dopo l'interessamento ed il pressing arrivato da parte dell'Amministrazione e della cittadinanza tutta: «La terminalizzazione è il trasferimento della merce da un vettore di trasporto a un altro (ad esempio dal treno al camion e viceversa), non il trattamento o la manipolazione».
Ed ora? Come intende muoversi il Comune di Giovinazzo? È sufficiente questo comunicato a tranquillizzare tutti? Gli interrogativi restano lì, aperti. RFI, dal canto suo, ha spiegato cosa intende fare. Sta all'Amministrazione comunale capire ora come muoversi.